Antonello Ciervo
Abstract
Viene esaminato l’istituto giuridico del diritto di resistenza in una prospettiva costituzionalistica che tenga conto anche della più generale riflessione giusfilosofica sull’argomento. [...] a Parigi. Il monarca, udito il resoconto del duca, pare che avesse esclamato: «C’est une rivolte !», ma La Rochefoucauld-Liancurt lo corresse immediatamente, affermando: «Non sire, c’est une révolution».
Le ideologie, insomma, come pure ci ricorda l ...
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BERNASCONI, Ugo
Luciano Caramel
Nacque a Buenos Aires il 21 maggio 1874 da Leone e Giuseppina Pini, originari di Olgiate, presso Como. Condotto adolescente in Italia, seguì a Milano le scuole classiche [...] , n. 52), dei Pensieri di Joubert (Breviari Intellettuali, n. 69, prima versione italiana), delle Massime e altri scritti di La Rochefoucauld (Gli Immortali, s. 2 LVII; ristampata a Milano 1950), dei Pensieri di Pascal (Gli Immortali, s. 2, LXXXIV ...
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CALANDRINI, Scipione
Michele Luzzati
Figlio illegittimo di Giuliano di Filippo, nacque, probabilmente a Lucca, intorno al 1540. Sebbene abbia avuto qualche rapporto con i congiunti di legittimi natali, [...] presentato come servitore di certo Chaumont, probabilmente da identificare con Antoine de La Rochefoucauld, signore di Chaurnont, cugino di Frangois de La Rochefoucauld, luogotenente del re ed uno dei capi del partito protestante. è certo che ...
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BALLOCO, Giuseppe Luigi (Balochi, Balocchi, Ballocco)
Silvana Simonetti
Nacque a Vercelli da Agostino nel 1766 e studiò a Pisa al collegio Dal Pozzo, laureandosi nel 1786 in giurisprudenza. Abbandonò [...] 1825), libretto originale per il primo lavoro scritto dal Rossini per il Teatro Italiano, commessogli dal visconte S. de La Rochefoucauld in occasione dell'incoronazione di Carlo X, Le siège de Corinthe (Théâtre de l'Opéra, 9 ott. 1826), libretto ...
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È il nome di una congregazione religiosa fondata a Cluny da S. Bernone, dei conti di Borgogna (anno 910), nella quale si compì la prima riforma dell'ordine benedettino. Caratteristica di quest'ordine era [...] i privilegi alla nuova congregazione di Solesmes, istituita nel 1837. L'ultimo abate di Cluny fu il cardinale Domenico de la Rochefoucauld, morto a Parigi nel 1800.
Bibl.: Per la storia della congregazione la fonte più autorevole è sempre il Marrier ...
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SABLIÈRE, Madame de la
Francesco Picco
Marguerite Heissein nacque nel 1636 a Parigi, dove morì nel 1693. Di famiglia protestante, sposò giovane il trentenne Antoine de Rambouillet, signore de la Sablière [...] a poetare anche quando la gentildonna, appartatasi "aux Incurables", in seguito a quella che fu detta la sua conversione, si dedicò a pratiche pie, dettando Pensées chrétiennes, che si stamparono più volte insieme con le Maximes del La Rochefoucauld. ...
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Scambio sociale
Peter M. Blau
Introduzione
Gli scambi reciproci tra individui non sono circoscritti alle transazioni economiche e ai mercati; lo scambio sociale è piuttosto un fenomeno onnipresente: [...] hanno richiamato l'attenzione sullo scambio sociale nell'interazione tra individui. Il primo è il francese La Rochefoucauld, che dedica molte delle sue Maximes (1664), spesso sarcastiche, alle sottili strategie utilizzate nello scambio sociale: la ...
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VAUVENARGUES, Luc de Clapiers, marchese di
Leonardo VITETTI
Scrittore francese, nato il 6 agosto 1715 a Aix-en-Provence, morto il 28 maggio 1747 a Parigi. Di cagionevole salute, formò il suo spirito [...] de Mirabeau.
Posto al centro il problema dell'uomo, e movendo dai maestri del Seicento, V. combatte il pessimismo di La Rochefoucauld, difendendo il fecondo "amor di sé", e affermando la realtà della virtù; contro Pascal, pensa che l'azione non è un ...
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RETZ, Jean-François-Paul de Gondi, cardinale de
Roberto Palmarocchi
Storico e uomo politico francese, nato a Montmirail nel 1614, morto a Parigi nel 1679. Il nome Retz si scrisse anche Rais, e così [...] gli assicurò il favore della plebe, la mancanza di principi gl'impedì di crearsi una solida posizione politica. Il suo nemico La Rochefoucauld scrisse di lui: "Il a suscité les plus grands désordres dans l'état sans avoir un dessein formé de s'en ...
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massima
Nell’accezione generica, presente fin dall’antichità, giudizio, sia personale sia collettivo, proposto come norma generale o come regola di condotta, senza essere fondato su principi o dimostrazioni. [...] ambito pratico-morale è assai ampio nel genere saggistico letterario, esemplato, nel sec. 17°, dalle opere di Fr. de La Rochefoucauld (Réflexions ou sentences et maximes morales, 1665) e di J. de La Bruyère (Les caractères ou les moeurs de ce siècle ...
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massima1
màssima1 s. f. [dal lat. maxĭma (sententia), propr. «sentenza di carattere generale»]. – 1. a. Giudizio che si trae dall’esperienza pratica e si assume come norma generale dell’agire; anche il detto, la sentenza che esprime tale giudizio:...