Poeta danese (Gummerup, Fyn, 1705 - Ribe 1758). Coltivò varie forme di poesia (canzoni conviviali, epigrammi, confessioni religiose, salmi), sempre nei modi aggraziati del rococò. Gran parte della sua [...] produzione estemporanea è stata raccolta e pubblicata dopo la sua morte (a partire da Arier og andre poetiske forg "Arie e altri tentativi poetici", 1771, a cura di T. S. Heilberg) ...
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Architetto (Vienna 1732 - ivi 1816). È uno dei principali rappresentanti del classicismo viennese (Gloriette, nel parco di Schönbrunn, 1776). Mediò tendenze del tardo Rococò col gusto del primo Ottocento, [...] come appare dalle sue costruzioni per giardini (grotte del parco di Vöslau; "rovina romana" nel parco di Schönbrunn, ecc.), d'ispirazione quasi romantica ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesca Zago
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel passaggio tra Seicento e Settecento il valore ideologico delle immagini si allenta: [...] ovale dell’Hôtel de Soubise (1737-1740), uno dei pochi interni rococò giunto integro fino a noi, gli otto pannelli con le Storie a Roma, sono tra le pagine “più poetiche e feconde del rococò europeo”. Tra il 1741 e il 1743 è presente a Torino anche ...
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Scultore (Verona 1739 - Thiene 1812). Formatosi a Venezia nella bottega di Giuseppe Torretti (il Torrettino), fu artista dall'estro vivace fra tardo-barocco e rococò; amico del Canova, si adeguò, negli [...] ultimi anni, al gusto neoclassico. Opere principali: statuine di nani a villa Valmarana (1765 circa), decorazione della facciata della chiesa di S. Faustino a Vicenza (1774 circa) ...
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Scultore (Bologna 1690 - ivi 1770), allievo a Bologna di A. Ferreri (1711-12) e poi, dal 1718, a Roma di C. Rusconi. Esponente del rococò emiliano, usò soprattutto lo stucco e la terracotta. Notevoli tra [...] le sue opere: Fortezza e Prudenza, Bologna, palazzo Gozzadini; Orazione nell'orto, San Giovanni in Persiceto, chiesa arcipretale; Memoria funebre del Generale Marsili, 1733, Bologna, San Domenico. Allievo ...
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Architetto (Roma 1683 - ivi 1761); la sua opera più importante (1731-34) è la parte del palazzo Doria prospiciente il Corso, raro esempio di rococò romano. Sempre per i Doria disegnò alcune architetture, [...] fra cui un singolare portale, nella loro villa sulla via Aurelia detta del Belrespiro. Costruì, pure in Roma, la chiesa di S. Salvatore in Corte (S. Maria della Luce), adattò le due cappelle di sin. in ...
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Pittore e architetto (Roma 1654 - ivi forse 1714), nipote di Giovanni Battista, studiò con lui e con C. Maratti. I suoi dipinti sono improntati al gusto rococò (Vergine del Rosario e I tre arcangeli, Roma, [...] S. Caterina a Magnanapoli; Cristo e i santi e Ascensione di s. Lorenzo, affreschi, Viterbo, Cattedrale). Come architetto, progettò (1680) la facciata di S. Barbara de' Librari a Roma ...
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Scultore (Villabassa, Pusteria, 1699 - Venezia 1781). È uno dei più caratteristici rappresentanti della scultura veneziana del Settecento, notevole per l'eleganza decorativa e per la grazia rococò delle [...] sue composizioni. Anche più che nelle numerose sculture esistenti nelle chiese di Venezia e del Veneto, queste sue qualità risultano nei vivacissimi bozzetti in creta (una serie di essi nel Museo civico ...
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Pittore (Vienna 1694 - St. Pölten 1757). Studiò in Italia con S. Ricci e F. Solimena; tornò in Austria e divenne il più notevole rappresentante della pittura decorativa rococò austriaca. Tra i lavori principali, [...] le pitture nella chiesa di S. Anna, nel palazzo di Schwarzenberg e nella sala nobiliare della biblioteca di corte a Vienna, nel castello di Eckartsau, ecc ...
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Pittore e scultore (Casale Monferrato 1698 - ivi 1760). Dipinse affreschi e pale d'altare nelle chiese e nei palazzi di Torino e del Monferrato. I suoi ritratti, di gusto rococò, si contraddistinguono [...] per il colorito acceso e la pennellata sciolta ...
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rococo
rococò (ant. o raro roccocò) s. m. [dal fr. rococo, alterazione scherz., avvenuta nel gergo degli artisti, di rocaille (v.)]. – Stile architettonico e decorativo affermatosi in Francia, e diffusosi nel resto d’Europa, nella prima metà...
stile
s. m. [lat. stĭlus «stilo»: v. stilo]. – 1. Lo stesso, ma meno frequente, che stilo, in varî sign.: a. Piccola asta d’osso o di metallo, appuntita a un’estremità e piatta dall’altra, usata dagli antichi per scrivere sulle tavolette cerate...