MAURIZIO E LAZZARO, Ordine dei santi
Giuseppe DE LUCA
Luigi RANGONI MACHIAVELLI
L'attuale ordine dei Ss. Maurizio e Lazzaro, risulta dall'unione, avvenuta nel 1572, dei due ordini di S. Maurizio [...] rediBorgogna ebbero ivi l'investitura con la tradizione della lancia e dell'anello di S. Maurizio. Per venerare le reliquie di lui, frequenti eE. Ceschina, Gli ordini equestri del regno d'Italia, Milano 1925; L. Rangoni-Machiavelli, Onorificenze e ...
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URBANO V, papa, beato
Michel Hayez
URBANO V, papa, beato. – Guillaume Grimoard nacque a Grizac (Francia, dipartimento di Lozère) intorno al 1310 da Guillaume, signore locale, e da Amphélise di Montferrand, [...] incoronato rediBorgogna, Carlo IV confermò i privilegi della Chiesa di Avignone (giugno 1364).
Durante il soggiorno di Urbano V a Roma, che coincise con la sua seconda spedizione in Italia, l’imperatore lo incontrò di nuovo e fece incoronare ...
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Venezia dal Rinascimento all'Età barocca
Gaetano Cozzi
La pace d'Italia (1530)
La bella commissione in pergamena che la Serenissima Signoria di Venezia consegnava a Gasparo Contarini quando, verso [...] Impero. RodolfoII, che aveva dato dapprima il suo consenso a Michele, si era poi preoccupato per le ambizioni che egli nutriva, di riunire le tre province di Transilvania, Moldavia e Valacchia, di diventarne "voivoda", edi esser eletto poi red ...
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Il ducato e la "civitas Rivoalti": tra carolingi, bizantini e sassoni
Gherardo Ortalli
Il progetto carolingio e il ritorno bizantino (774-836)
Dopo i longobardi: le inquietudini interne al dogado
Gli [...] si ebbero quelli diRodolfodiBorgogna nel 925 edi Ugo di Provenza nel 927: Capitularia, I1, nrr. 240-241, pp. 148-151; I diplomi di Lodovico III ediRodolfoII, a cura di Luigi Schiaparelli, Roma 1910 (Fonti per la storia d'Italia, 37), nr. 12 ...
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La stampa, la circolazione del libro
Marino Zorzi
L'espansione dell'editoria nella prima metà del secolo
Nel secolo XVII, irto di conflitti edi difficoltà, anche la stampa veneziana aveva attraversato [...] , diRodolfodiBorgogna, e la lasciò nel 1746 alla Repubblica; Maffio Pinelli possedeva milleseicentosessantanove monete veneziane, di cui duecentoventuno in oro. Il Pinelli aveva inoltre "una serie di medaglie d'uomini illustri veneziani ed ...
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Teatro, musica e stagione teatrale
Carmelo Alberti
La ‘metropoli’ del teatro
Quando mancano pochi mesi alla fine dell’autonomia politica della Serenissima, mentre le truppe francesi guidate da Napoleone [...] . 143-161.
14. Il giudizio di Giove. Cantata nel faustissimo arrivo di Sua Maestà Napoleone il Grande, Imperatore dei Francesi, eRed’Italia, Venezia s.a. [ma 1807]. La dedica dell’opuscolo è rivolta al podestà Daniele Renier e ai savi del consiglio ...
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Germania, Regno di
WWolfgang Stürner
I. Condizioni e contesti fondamentali
A) Estensione e sviluppo demografico; sfruttamento della terra e insediamento a oriente
Gli atti della cancelleria imperiale [...] di Türheim eRodolfodi Ems (m. dopo il 1255), il quale su incarico di Corrado di Winterstetten compose un romanzo e in seguito, per impulso dire sui Regni d'ItaliaediBorgogna. A ciò del duca Enrico IIdi Slesia e del red'Ungheria Béla si ...
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Specula principum in Età moderna
Patrizio Foresta
Gli specula principum appartengono a un genere letterario di tipo didattico, che ha per oggetto precipuo il retto comportamento dei regnanti e la loro [...] ’opera considerata il culmine della tradizione speculare di stampo umanistico e cristiano, l’Institutio principis christiani di Erasmo da Rotterdam, pubblicata nel 1516 e destinata all’allora duca diBorgogna Carlo d’Asburgo, a cui, in modo del tutto ...
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Il Rinascimento. Il contesto culturale e istituzionale
Cesare Vasoli
Il contesto culturale e istituzionale
La crisi politica e religiosa europea tra Trecento e Quattrocento
Tracciare un quadro sintetico [...] Borgogna, ma dietro la rinnovata rinunzia a tutti i suoi possessi e pretese in Italia. Il Congresso di Bologna (novembre 1529-febbraio 1530) sancì la supremazia di Carlo V, incoronato dal papa imperatore ered'Italia, e divenuto di fatto signore di ...
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BONIFACIO, marchese e duca di Toscana
Margherita Giuliana Bertolini
Figlio del marchese canossiano Tedaldo, conte di Modena, Reggio, Mantova, Brescia e Ferrara, edi Willa "ducatrix" - della cui famiglia [...] dell'aristocrazia dell'Italia nordoccidentale (Aleramici, Obertenghi, conti di Castelseprio), e dall'altra rafforzare lo schieramento di quanti, come il padre di B., Tedaldo, si erano orientati verso il sovrano tedesco Enrico II, red'Italia dal 12 ...
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