Alice Gonzi
Filosofo, poeta, saggista, drammaturgo romeno (Iaşi, 1898 - Auschwitz-Birkenau 1944). Inizia la sua attività di intellettuale nella nativa Romania, per emigrare a Parigi nel 1923. Qui, incontra, [...] presso J. de Gaultier, il filosofo russo L. Šestov che diventerà suo mentore (da tale frequentazione deriverà l’opera Rencontres avec Léon Chestov, 1982). Šestov gli insegna non solo il proprio pensiero, ...
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Geografo romeno (Bucarest 1890 - ivi 1978), prof. univ. a Bucarest dal 1936 al 1959, membro effettivo dell'Accademia della Repubblica Socialista di Romania dal 1974, presidente (1968-72) e poi presidente [...] geografia. Opere principali: Vlăsia şi Mostiştea ("Vlăsia e Mostiştea", 1924); Geografia fizică a României ("Geografia fisica della Romania", 1936; nuova ed. totalmente rifatta, 1969); Carpaţii sudestici de pe teritoriul R. P. Romîne ("I Carpazî sud ...
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Scienziato romeno (Craiova 1867 - Bucarest 1944); professore di mineralogia e petrografia all'università di Bucarest, fondatore (1906) e direttore (1906-28) dell'Istituto geologico della Romania, presidente [...] scritti scientifici, fra i quali: Încercări de a clasifica rocile cristaline ale zonei centrale a Carpaţilor români ("Tentativi di classificazione delle rocce cristalline della zona centrale dei Carpazî romeni", 1897), Despre formarea zăcămintelor ...
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Scrittore romeno (Bucarest 1819 - ivi 1865). Cantore di chiesa, flautista e critico musicale, il primo esperto dell'opera lirica italiana in Romania, scrisse pagine di viaggio, novelle romantiche fra le [...] quali una di ambientazione fiorentina (Matteo Cipriani, 1858), il romanzo Ciocoii vechi şi noi ("Arrivisti vecchi e nuovi", 1863), nel quale con uno stile colorito è narrata la vita di una certa società ...
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Scrittore e uomo politico bulgaro (Koprivnica 1835 - Ruse 1879). Fu per vent'anni, svolgendo la sua attività all'estero (Russia, Serbia, Romania) e in patria, uno dei capi del movimento rivoluzionario [...] bulgaro, nazionale e sociale; animato da ideali di solidarietà panslava, per influenza di A. Herzen e dei circoli slavofili russi, sostenne l'idea di una confederazione balcanica, da realizzare mediante ...
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Scrittore e archeologo romeno (Bucarest 1834 - ivi 1895). Professore all'univ. di Bucarest, diede inizio alle prime ricerche archeologiche sistematiche in Romania, respingendo il dilettantismo. Pubblicò [...] in questo campo: Notice sur les antiquités de la Roumanie (1868), Istoria archeologiei (1877) e soprattutto i tre volumi Le trésor de Petrossa (1889-1900). Studiò anche le tradizioni popolari romene e ...
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TOMI (Τόμις, Τομεύς, Tomi e Tomis)
Arnaldo Momigliano
Colonia greca di Mileto, corrispondente, come è ormai accertato, all'odierna Costanza in Romania. Fondata circa il sec. VII a C., sembra che abbia [...] città federata aggregata alla Macedonia. L'espansione del re dei Daci Berebista strappò fra il 60 e il 48 a. C. la città ai Romani, da cui tornò a dipendere in seguito alla spedizione di M. Licinio Crasso nel 29 a. C. S'ignora però se già allora la ...
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Si dice dell’insieme delle lingue e dei dialetti neolatini stabiliti nell’area occupata dagli antichi Reti. Questa zona linguistica periferica della Romània è stata attraverso i secoli molto intaccata, [...] ridotta e frantumata, e di essa sopravvivono oggi i tre gruppi dialettali neolatini della zona alpina e subalpina centro-orientale: le parlate dei Grigioni, del Friuli e di alcune valli dolomitiche, note ...
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Filologo francese (Parigi 1840 - ivi 1917). Compagno di G. Paris nel rinnovamento della filologia romanza in Francia e nella direzione della rivista Romania, fondata nel 1872; socio straniero dei Lincei [...] (1899). Attese a opere di sintesi (Alexandre le Grand dans la littérature française du Moyen Âge, 1886), ma dedicò la maggior parte della sua attività a ricerche sui singoli testi (Chanson de Gérard de ...
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(o aromeno) Uno dei 4 gruppi in cui si articola il complesso delle parlate romene. È attualmente parlato, fuori dei confini della Romania, nel Nord della Grecia, in Albania, Macedonia e Bulgaria. Caratteri [...] comuni con gli altri gruppi dialettali romeni sono la riduzione di a in sillaba atona ă ‹ë›, la chiusura di a seguita da n o da m + consonante, la dittongazione condizionata di e in ea e di o in oa (floare ...
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romania
romanìa s. f. [dall’omonima regione balcanica]. – Nome dato in passato a un vino bianco dolce, chiamato anche vino di Romanìa, da dove veniva o si diceva che venisse: mi par d’aver osservato ch’i vini che di Levante a noi sono recati...
romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...