(ucr. Bukovina) Regione storica situata a N della Moldavia, senza precisi limiti naturali, in territorio politicamente diviso in parti uguali tra Ucraina e Romania. Comprende parte del versante orientale [...] , la parte settentrionale fu ceduta all’URSS in forza dell’ultimatum russo del 27 giugno 1940; rioccupata anche questa dalla Romania durante la Seconda guerra mondiale, la B. fu teatro d’operazioni per l’offensiva russa dell’inverno 1943-44; il ...
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Divisione alpina bavarese, poi tedesca, attiva sul fronte italiano dal 1914 al 1916, più tardi a Verdun, a Salonicco e in Romania. Fu sciolta dopo il Trattato di Versailles. ...
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Scrittore e uomo politico bulgaro (Koprivnica 1835 - Ruse 1879). Fu per vent'anni, svolgendo la sua attività all'estero (Russia, Serbia, Romania) e in patria, uno dei capi del movimento rivoluzionario [...] bulgaro, nazionale e sociale; animato da ideali di solidarietà panslava, per influenza di A. Herzen e dei circoli slavofili russi, sostenne l'idea di una confederazione balcanica, da realizzare mediante ...
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Uomo politico e scienziato polacco (Mierzańow, Plock, 1867 - Versoix 1946). Fino al 1926 rimase estraneo alla vita politica, dedicandosi a ricerche scientifiche di chimica e alle loro applicazioni industriali: [...] , dopo il colpo di stato di questo, fu eletto su sua designazione presidente della repubblica (1926, confermato nel 1933). Dopo l'attacco tedesco alla Polonia, si rifugiò (1939) col governo in Romania e quindi si dimise ritirandosi in Svizzera. ...
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Uomo politico romeno (PloeŞti 1858 - Roma 1922); esponente dapprima liberale e quindi democratico-conservatore, fu più volte ministro dell'Istruzione; opera sua è la prima legge sull'istruzione primaria [...] a fianco dell'Intesa. Nel 1917 fece parte del ministero di concentrazione di I. Brătianu come ministro degli Esteri (1916-17 e 1920), quindi fu delegato della Romania alla conferenza di Versailles; infine fu presidente del Consiglio (1921-22). ...
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Stato dell’Europa orientale, confinante a N e a E con la Russia, ancora a N con la Bielorussia, a S con la Romania e la Moldavia, a SO con l’Ungheria, a O con la Slovacchia e la Polonia; si affaccia inoltre, [...] , mentre la prosa conobbe una notevole vitalità grazie a H. Tjutjunnyk e agli esponenti del romanzo magico (chymernyj roman; V. Zemljak, P. Zahrebel´nyj, V. Ševčuk); si affermarono quindi nuovi orientamenti letterari di sofisticata cultura, tra ...
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Rivoluzionario e diplomatico sovietico (n. Kotel, Dobrugia, 1873 - m. 1941). Militante socialista fin dall'adolescenza, partecipò al movimento insurrezionale degli anni 1905-07 in Romania. Internazionalista [...] durante la prima guerra mondiale, partecipò alla conferenza di Zimmerwald. Recatosi in Russia all'indomani della Rivoluzione d'ottobre, durante la guerra civile fu presidente del Consiglio dei commissarî ...
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Patriota e uomo di stato romeno (Şimleul-Silvaniei 1873 - Galaţi 1952). Eletto (1906) al parlamento ungherese, guidò il gruppo di deputati che rivendicava il passaggio della Transilvania alla Romania. [...] Nel dic. 1918 fu nominato presidente del Consiglio direttivo transilvano, che proclamò l'unione con la Romania, sancita di diritto dal trattato del Trianon (1920). Capo del partito nazionale contadino sorto dalle successive fusioni del partito ...
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Generale tedesco (Heidenheim, Württemberg, 1891 - Herrlingen, Ulma, 1944). Durante la Seconda guerra mondiale alla testa dell'Afrika Korps conquistò Tobruch giungendo fino a al-Alamein (giugno 1942), il [...] luglio 1944), fu costretto a suicidarsi.
Partecipò alla prima guerra mondiale, segnalandosi nelle campagne di Francia (1914-15), di Romania (1916), d'Italia (1917); aderì fin dall'inizio al partito nazista e vi divenne membro delle sezioni d'assalto ...
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Ufficiale veneziano (n. 1643 - m. Venezia 1711), partecipò alla guerra contro i Turchi (1684), alla presa di Corone e Zarmatta (1685), all'assedio di Napoli di Romania (1686) e infine alla conquista di [...] Lepanto e Patrasso (1687). Come tenente generale delle armi partecipò all'assedio di Negroponte (1688) ...
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romania
romanìa s. f. [dall’omonima regione balcanica]. – Nome dato in passato a un vino bianco dolce, chiamato anche vino di Romanìa, da dove veniva o si diceva che venisse: mi par d’aver osservato ch’i vini che di Levante a noi sono recati...
romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...