Critico e storico dell'arte romeno (n. Bucarest 1949). Ha studiato storia dell’arte a Roma (dove si è laureato con Cesare Brandi), Parigi e Monaco di Baviera. Professore ordinario di storia dell'arte moderna [...] e contemporanea presso l'Università di Friburgo in Svizzera, i suoi studi si concentrano sull’ermeneutica e sull'arte italiana e spagnola. È stato visiting professor presso numerose istituzioni, fra le ...
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Nome d'arte dello scrittore romeno, di origine contadina, Ion Ivăciuc (Fălticeni 1875 - ivi 1928). Buon narratore, anche se prolisso, si ispirò alla vita della campagna e dei quartieri popolari della città [...] nativa e, assai meno felicemente, a quella dei sobborghi di Bucarest, dove visse a lungo stentatamente. Pubblicò numerose raccolte di novelle, "schizzi", racconti, che vanno da Facerea lumii ("La creazione ...
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Uomo di stato e scrittore romeno (Bucarest 1817 - Ghergani 1897), appartenente ad una famiglia di principi regnanti. Dopo studî a Parigi, rientrato in patria (1841) fu fra i fondatori della società rivoluzionaria [...] , dove, nel 1854, ebbe la nomina a governatore dell'isola di Samo. Primo ministro sotto Cuza, dopo l'unione dei Principati romeni, lo fu anche nel primo anno di regno di Carol I (1866-67). Ritiratosi dalla vita politica nel 1871, entrò nel 1873 ...
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Generale e uomo di stato romeno (Călimăneşti 1876 - New York 1953). Aiutante (1920-26) del re Ferdinando I e addetto militare a Londra (1927-28), lasciò l'esercito nel 1933, promuovendo in seguito l'opposizione [...] degli Interni. Oppostosi strenuamente alla crescente influenza dei comunisti nel governo e alla pressione sovietica, fu costretto a dimettersi nel marzo 1945. Riparò dapprima a Cipro e dal 1947 negli USA, dove fondò la Lega dei Romeni liberi. ...
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Critico letterario e uomo politico romeno (Craiova 1840 - Bucarest 1917). Prof. di filosofia dell'univ. di Iaşi (dal 1872), poi (dal 1883) a Bucarest, fu più volte deputato e ministro (dell'Istruzione [...] la rivista Convorbiri literare ("Conversazioni letterarie"), l'una e l'altra di grande importanza per la formazione della letteratura romena moderna. Restano classici gli studî e saggi raccolti nei tre volumi di Critice (1892-93), in cui M. propugna ...
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(slovacco, polacco e ucraino Karpaty; romeno Carpaţii) Sistema montuoso dell’Europa centro-orientale che, disegnando un arco di 1300 km con la concavità rivolta a SO e a O, si estende attraverso la Slovacchia, [...] le estremità meridionali della Polonia e dell’Ucraina e un’ampia parte della Romania, da Bratislava, sul Danubio, alle Porte di Ferro, sullo stesso fiume. La contiguità e l’appartenenza di gran parte dei ...
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Storico delle religioni e scrittore romeno (Bucarest 1907 - Chicago 1986). Ebbe fama internazionale come storico delle religioni, approfondendo in particolare lo studio dell'interiorità dell'esperienza [...] di devozione, da lui intesa come tentativo tipicamente umano di contrapporre il tempo interiore (mito) alla storia, e conferire dunque alla vita un valore sacrale al di fuori del tempo della civiltà (Le ...
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Moscovici, Serge. – Psicologo e sociologo romeno naturalizzato francese (n. Brăila, Romania, 1925 - m. 2014). Colpito in Romania dalle persecuzioni antisemite, dal 1948 si trasferì in Francia, dove concluse [...] gli studi in psicologia conseguendo il dottorato alla Sorbona. Directeur d'études (dal 1964) all'École pratique des hautes études, vi istituì la cattedra e il laboratorio di Psicologia sociale. Prof. (1980-95) ...
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Storico, scrittore e uomo politico romeno (BotoŞani 1871 - Bucarest 1940). Poligrafo singolarissimo, erudito enciclopedico, oratore affascinante, ha esercitato un'influenza culturale vastissima sui suoi [...] attentato da quella organizzato. Fra le sue opere un posto notevolissimo occupa Istoria Românilor Şi a romanităţii orientale ("Storia dei Romeni e della romanità orientale", 10 voll., 1936-39; ed. franc. 1937-45).
Vita
Dopo studi precoci a IaŞi, a ...
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Letterato romeno della prima metà deì sec. XIX; se ne ignora l'anno di nascita; morì nel 1880. Poco sappiamo della sua vita. Partecipò all'organizzazione del primo teatro in Valacchia, e si rivelò come [...] traduttore dal greco (Iliade, 1837) e dall'italiano (V. Alfieri, Saul, Virginia, 1836). Fu uno dei sostenitori della corrente "italianista" di I. Eliade Rădulescu.
Bibl.: R. Ortiz, Per la fortuna del teatro ...
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romeno
romèno (o rumèno) agg. e s. m. (f. -a) [dal romeno român o rumân, che è il lat. Romanus]. – Della Romanìa, stato dell’Europa centro-orientale: il popolo r.; la lingua, la letteratura r.; le tradizioni popolari r.; il territorio r.;...
macedo-romeno
macèdo-romèno (o macèdo-rumèno) agg. e s. m. [il primo componente, macedo, è la forma che assume macedone in composizione con altro aggettivo etnico]. – Denominazione di uno dei quattro gruppi dialettali in cui si articola la...