Patriota e uomo politico romeno (Bucarest 1828 - ivi 1914); partecipò alla rivoluzione del 1848; esiliato, si adoperò attivamente per l'unione dei principati di Valacchia e Moldavia, rientrando in patria [...] nel 1857. Ministro degli Esteri nel 1876, rappresentò poi il suo paese in varie capitali fra cui Roma ...
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Musicista romeno (Iaşi 1841 - ivi 1924). Studiò a Berlino e a Parigi, affermandosi presto come violinista. Tornato in patria, svolse attività concertistica e didattica, fondando fra l'altro la prima orchestra [...] romena e dirigendo il Conservatorio di Iaşi. Scrisse opere, operette e composizioni strumentali, di ispirazione folcloristica. ...
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Scultore romeno (Miluan, Cluj, 1913 - New York 2005). Ha studiato alla Scuola di belle arti di Bucarest. Le sue sculture, che risentono molto dell'arte popolare rumena, presentano una vivace tendenza all'astrazione. [...] Tra le sue opere, la Colonna festiva (1964) nel parco di Herastrau di Bucarest ...
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Capocomico romeno (n. 1880 - m. 1945). Ebbe successo fra le due guerre mondiali per le sfarzose riviste musicali e le operette che allestì nel teatro Cărăbuş, da lui fondato nel 1919. Fu protagonista di [...] uno dei primi film romeni: Visul lui Tănase ("Il sogno di T.", 1932). ...
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Poeta romeno (Tigăneşti, Tutova, 1777 - ivi 1849). Di antica famiglia aristocratica, nel 1834 fu candidato al trono della Moldavia. Scrisse liriche d'amore di gusto anacreontico, sensuale, che la figlia [...] raccolse nel volume postumo Poezii, alcătuiri, şi tălmăciri ("Poesie, composizioni e traduzioni", 1856). Scrisse anche commedie ...
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Commediografo romeno (Piteşti 1888 - Bucarest 1961). Ha scritto e fatto rappresentare con successo una "Trilogia del rinascimento": Borgia (1937), Nunta din Perugia ("Le nozze di Perugia", 1947) e Michelangelo [...] (1948). Ma il suo capolavoro è la commedia di costume Gaiţele ("Le gazze", 1932) ...
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Diplomatico romeno (n. in Macedonia 1858 - m. 1925); fu rappresentante della Romania a Vienna (1908), Costantinopoli (1908) e Londra (1912), dove svolse i negoziati per l'entrata del suo paese nella prima [...] guerra mondiale; nel 1919 rappresentò la Romania alla conferenza di Parigi ...
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Scrittore romeno (n. Vaslui 1875 - m. 1911); autore di novelle, bozzetti e descrizioni di vita paesana moldava. I due romanzi Rătăcire "Smarrimento" e Sybaris (1902) dovevano far parte di una trilogia, [...] dedicata alla vita corrotta delle città, che non fu condotta a termine ...
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Pittore romeno (Ştefăneşti 1868 - Bucarest 1916). Studiò a Bucarest presso N. Grigorescu; fu a Monaco e a Parigi (1889-94), dove fu attratto dagli impressionisti, da van Gogh e Cézanne. La sua arte fu [...] intensa e ricca di valore pittorico, rivoluzionaria di fronte alla tradizione accademica, ed è considerata fra le migliori espressioni della pittura romena moderna. ...
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Pseudonimo del poeta romeno Dan Barbilian (Câmpulung, Argeş, 1895 - Bucarest 1961). Cominciò con versi di fattura parnassiana per poi dividere le sue preferenze liriche fra una pittoresca vena folcloristico-balcanica [...] e uno stile ermetico caratterizzato da straordinaria suggestione musicale. Ha scritto poco: quasi tutta la sua produzione in versi è raccolta in Joc secund ("Gioco secondo", 1930) ...
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romeno
romèno (o rumèno) agg. e s. m. (f. -a) [dal romeno român o rumân, che è il lat. Romanus]. – Della Romanìa, stato dell’Europa centro-orientale: il popolo r.; la lingua, la letteratura r.; le tradizioni popolari r.; il territorio r.;...
macedo-romeno
macèdo-romèno (o macèdo-rumèno) agg. e s. m. [il primo componente, macedo, è la forma che assume macedone in composizione con altro aggettivo etnico]. – Denominazione di uno dei quattro gruppi dialettali in cui si articola la...