Critico d'arte (Reşiţa, Banato romeno, 1867 - Vevey 1935). Fu, in Germania, il maggior sostenitore dell'arte moderna: oltre a Entwick lungsgeschichte der modernen Kunst (1903), scrisse saggi su Cézanne, [...] Renoir, van Gogh e sulla pittura inglese dei secc. 18º e 19º ...
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Uomo di stato e scrittore romeno (Bucarest 1879 - Sinaia 1933). Uno dei maggiori esponenti del partito liberale, durante la prima guerra mondiale sostenne l'intervento della Romania a fianco dell'Intesa. [...] Ministro degli Esteri dal 1922 al 1926, promosse la costituzione della Piccola Intesa e l'alleanza franco-romena. Presidente del Consiglio nel 1933, svolse una politica di repressione contro le Guardie di Ferro, dalle quali fu assassinato. ...
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Storico della letteratura e critico romeno (Brasov 1866 - ivi 1934); è autore di monografie su moderni scrittori romeni: P. Maior (1893), V. Alecsandri (1922), Gh. Lazăr (1924), Viaţa, şi ideile lui S. [...] Bărnuţiu ("La vita e le idee di S. B.", 1924), I. Barac (1933). Progettava di rifondere i singoli risultati nella Istoria literaturii române moderne (1923), ma pubblicò solo il 1º volume ...
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Nome letterario del sacerdote ortodosso romeno Grigore Pişculescu (Dideşti-Teleorman 1879 - Bucarest 1961). Professore universitario di teologia, traduttore insieme a Vasile Radu della Bibbia (1938), nei [...] suoi racconti e romanzi, pervasi da un forte senso mistico, si preoccupa in particolare di problemi di coscienza e morali, dubbî di fede, tentazioni. Opere principali: Bisericuţa din răzoare ("La chiesetta ...
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Pseudonimo del drammaturgo e scrittore romeno Iosef H. Hechter (Braila 1907 - Bucarest 1945). Autore di successo, nei suoi drammi (Jocul de-a vacanţa "Giocare alle vacanze", 1938; Steaua fără nume "La [...] stella senza nome", 1944; Ultima oră "L'ultima ora"; Insula "L'isola", questi ultimi rappresentati postumi tra il 1946-47), riuscì a fondere l'illusione propria del teatro con un suggestivo lirismo poetico. ...
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Critico e storico dell'arte romeno (n. Bucarest 1949). Ha studiato storia dell’arte a Roma (dove si è laureato con Cesare Brandi), Parigi e Monaco di Baviera. Professore ordinario di storia dell'arte moderna [...] e contemporanea presso l'Università di Friburgo in Svizzera, i suoi studi si concentrano sull’ermeneutica e sull'arte italiana e spagnola. È stato visiting professor presso numerose istituzioni, fra le ...
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Nome d'arte dello scrittore romeno, di origine contadina, Ion Ivăciuc (Fălticeni 1875 - ivi 1928). Buon narratore, anche se prolisso, si ispirò alla vita della campagna e dei quartieri popolari della città [...] nativa e, assai meno felicemente, a quella dei sobborghi di Bucarest, dove visse a lungo stentatamente. Pubblicò numerose raccolte di novelle, "schizzi", racconti, che vanno da Facerea lumii ("La creazione ...
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Uomo di stato e scrittore romeno (Bucarest 1817 - Ghergani 1897), appartenente ad una famiglia di principi regnanti. Dopo studî a Parigi, rientrato in patria (1841) fu fra i fondatori della società rivoluzionaria [...] , dove, nel 1854, ebbe la nomina a governatore dell'isola di Samo. Primo ministro sotto Cuza, dopo l'unione dei Principati romeni, lo fu anche nel primo anno di regno di Carol I (1866-67). Ritiratosi dalla vita politica nel 1871, entrò nel 1873 ...
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Generale e uomo di stato romeno (Călimăneşti 1876 - New York 1953). Aiutante (1920-26) del re Ferdinando I e addetto militare a Londra (1927-28), lasciò l'esercito nel 1933, promuovendo in seguito l'opposizione [...] degli Interni. Oppostosi strenuamente alla crescente influenza dei comunisti nel governo e alla pressione sovietica, fu costretto a dimettersi nel marzo 1945. Riparò dapprima a Cipro e dal 1947 negli USA, dove fondò la Lega dei Romeni liberi. ...
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Critico letterario e uomo politico romeno (Craiova 1840 - Bucarest 1917). Prof. di filosofia dell'univ. di Iaşi (dal 1872), poi (dal 1883) a Bucarest, fu più volte deputato e ministro (dell'Istruzione [...] la rivista Convorbiri literare ("Conversazioni letterarie"), l'una e l'altra di grande importanza per la formazione della letteratura romena moderna. Restano classici gli studî e saggi raccolti nei tre volumi di Critice (1892-93), in cui M. propugna ...
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romeno
romèno (o rumèno) agg. e s. m. (f. -a) [dal romeno român o rumân, che è il lat. Romanus]. – Della Romanìa, stato dell’Europa centro-orientale: il popolo r.; la lingua, la letteratura r.; le tradizioni popolari r.; il territorio r.;...
macedo-romeno
macèdo-romèno (o macèdo-rumèno) agg. e s. m. [il primo componente, macedo, è la forma che assume macedone in composizione con altro aggettivo etnico]. – Denominazione di uno dei quattro gruppi dialettali in cui si articola la...