Vedi PAESTUM dell'anno: 1963 - 1973 - 1996
PAESTUM (v. vol. v, pp. 829-840)
Red.
Dal 1967 al 1969 è stata intrapresa dalla Soprintendenza alle Antichità di Salerno (sotto la direzione di Mario Napoli) [...] 1963, p. 223 ss.; P. Zancani Montuoro, Piccole cose pestane, in Röm. Mitt., LXX, 1963, p. 24 ss.; H. Schlaeger, Zur Fragte 1967, p. 401 ss.; H. Schlaeger, Weiteres zu Paestaner Problemen, in Röm. Mitt., LXXIII-LXXIV, 1966-67, p. 270 ss.; G. Dunst, Zu ...
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SITULA (situlus, situla, sitla)
A. M. Roveri
G. A. Mansuelli
A. M. Roveri
G. A. Mansuelli
Denominazione comprendente, nella terminologia archeologica, un vaso metallico, di rado fittile, di forma [...] officine etrusche.
4. - Età romana. - In ambiente romano la s. che, oltre all'impiego pratico e a .; VII, 1897, p. i ss.; X, 1901, p. i ss.; H. Willers, Die röm. Bronzeeimer von Hemmoor, Berlino 1901; P. Ducati, La s. della Certosa, in Mem. Acc. ...
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NERONE di Germanico (Nero Iulius Caesar)
B. M. Felletti Maj
Figlio primogenito di Germanico e di Agrippina Maggiore, dopo la morte del padre indossò la toga virile a soli quattordici anni, nel 20 d. [...] , in Meddelelser, I, 3, 1933, p. 48 ss.; id., in Meddelelser, II, 1937, p. 32 ss.; L. Curtius, Ikonographische Beiträge, VI, in Röm. Mitt., IL, 1934, p. 119 ss.; M. Byvanck, in Mnemosyne, XIII, 1947, p. 238 ss.; J. Charbonneaux, in Revue Arch., 29-30 ...
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ENOBARBI (Ahenobarbi)
C. Pietrangeli
Cn. Domizio Enobarbo, console nel 32. a. C., coniò tra il 42 e il 40 a. C. alcuni aurei e denari con un ritratto sul rovescio che si è pensato di L. Domizio E., antenato [...] di Nerone (la testa è di restauro) e Domizia moglie di Passieno Crispo.
Bibl.: Sulle monete di Cn. Domizio Enobarbo: J. J. Bernoulli, Röm. Ikon., I, Münztaf., I, n. 12 e II, n. 74; Grueber, Coins of the Roman Republic in the British Museum, II, 487 ...
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POPILLIUS, C. (G. Popillius)
A. Gallina
Ceramista romano, forse umbro di nascita, che insieme a Lappius ed a Quintius fu attivo nella zona fra Mevania ed Ocriculum.
Il suo nome è stato letto su numerosi [...] Bibl.: H. Dragendorff, Terra Sigillata, in Bonn. Jahrb., 96-97, 1895, p. 37 ss.; P. Hartwig, Ein Tongefäss des Popillius, mit Scenen der Alexanderschlacht, in Röm. Mitt., XIII, 1898, pp. 399-408, tav. XI; G. Körte, Das Alexandermosaik aus Pompeji, in ...
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IOCASTA
B. Conticello
(᾿Ιοκαᾒστη). − Figlia del tebano Menoikeus, sorella di Creonte, moglie di Laios, madre e moglie di Edipo. Il suo mito è stato diffusamente narrato dai grandi tragici greci.
I. [...] Conv., V, 2; K. Schefold, Die Wände Pompejis, Berlino 1957, p. 58; W. Helbig, Führer durch die Sammlungen klassischer Altertümer in Rom, Lipsia 1912, I, p. 274, n. 428; H. Brunn, Geschichte der griechischen Künstler, I, Stoccarda 1889, p. 394 s.; Fr ...
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MANNHEIM, Pittore di
E. Paribeni
Ceramografo attico, attivo intorno e immediatamente dopo la metà del V sec. a. C. Risente in senso lato dell'influenza della tradizione accademica purista che fa capo [...] sia mitiche che di genere l'azione si svolge in dialogati sostenuti e sobrî senza intreccio e senza tensione.
Bibl.: E. v. Mercklin, in Röm. Mitt., XXXVIII-XXXIX, 1923-24, p. 106; J. D. Beazley, Att. Vasenm. rotfig., p. 362; id., Red-fig., p. 661 ...
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AUXENTIUS (Auxentius)
G. A. Mansuelli
Architetto della tarda età imperiale romana. Un'iscrizione metrica di Adana di Cilicia (C. I. G., 4440 = Kaibel, Epig., 1078), ricorda un ponte in pietra, costruito [...] , c. 2615, s. v. Auxentius, 7, 4 (Fabricius); Bull. Corr. Hell., II, 1878, p. 359 ss. (Nerontros); Thieme-Becker, II, 266, s. v. Auxentius (Thiersch), per l'A. del 384 d.C., v.: H. Mommsen, in Hermes, XV, 246; Gilbert, Topog. d. Stadt Rom, III, 262. ...
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(gr. βάρβαρος)
Storia
Secondo i Greci, chi parlava un linguaggio incomprensibile e perciò sgradevole, e poi, in genere, lo straniero (similmente, nell’antico indiano barbarāḥ erano «i non arii», propr. [...] iudaeus... barbarus et scytha» (ad Coloss. 3, 11). Tuttavia, lo stesso Paolo contrappone Greci e B., sapienti e insipienti (ad Rom. I, 14), mentre Taziano oppone la maggiore sapienza dei B. (cioè Ebrei) a quella vana dei filosofi greci, al contrario ...
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Architettura e iconografia costantiniana a Roma fra Rinascimento e moderno
Rolf Quednau
«Io voglio spazzar via la polvere imperiale che c’è, da Costantino, sul trono di San Pietro». Queste parole, pronunciate [...] 18-20 dicembre 1990), a cura di G. Bonamente, F. Fusco, Macerata 1992-1993, I, pp. 487-493; G. Seibt, Anonimo romano. Geschichtsschreibung in Rom an der Schwelle zur Renaissance, Stuttgart 1992; Roma di Sisto V. Le arti e la cultura, a cura di M.L ...
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rom
ròm agg. e s. m. e f. [dallo zingaro rom, s. m., propr. «uomo, marito»]. – Nome generico con cui vengono indicati gli appartenenti alla popolazione nomade degli zingari, spostatasi nel corso dei secoli dall’India settentr. in molte regioni...