Vedi ALICARNASSO dell'anno: 1958 - 1973 - 1994
ALICARNASSO (v. vol. i, pag. 251)
Red.
Gli scavi archeologici, negli ultimi anni hanno messo in luce, nella penisola di A., numerose tombe micenee e protogeometriche. [...] , in Amer. Journ. Arch., LXVII, 1963, p. 353 ss.; A. von Gerkan, Grundlagen für die Herstellung des Maussoleions von Halikarnassos, in Röm. Mitt., LXXII, 1965, p. 217 ss.; M. J. Mellink, Archaeology in Asia Minor, in Amer. Journ. Arch., LXXI, 1967, p ...
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ALISCA AD LATUS
D. Adamesteanu
Luogo forse ricordato dall'Itin. Anton. sul tratto di strada che collegava Alta Ripa (Tolna) con Lugio (Dunaszekoso).
È uno tra i punti della strada Aquincum-Mursa, la [...] Bibl: A. Graf, Uebersicht der antiken Geographie von Pannonien, in Dissertationes Pannonicae, ser. I, fasc. 5, Budapest 1936, p. 109; K. Miller, Itin. Rom., Stoccarda 1916, c. 432; J. Csalog, Alisca-Ad Latus, in Arch. Ert., n. s. II, 1941, p. 103 ss. ...
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PHOINIX (Φοῖνιξ, Phoinix)
L. Guerrini
1°. - Figlio di Agenore e di Damno, la figlia di Belos (Ferec., 40 = Schol. Apoll. Rhod., 3, 1186) o, variamente, di Ogygos, di Telephassa (Apollod., Bibl., 3, 1, [...] Palazzo Barberini.
Bibl.: O. Jahn, Die Entführung der Europa, Vienna 1870; G. Türk, in Roscher, III 2, 1897-902, c. 2401 ss., s. v.; P. Grimal, Dict. Myth. gr. rom., Parigi 1951, s. v.; E. Wüst, in Pauly-Wissowa, XX, 1950, c. 412-414, s. v., n. 4. ...
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FILISTIDE (Φιλιστίς, Philīstides)
M. Borda
Figlia del notabile siracusano Leptines, discendente dello storico Philistos. Sposò (275 circa a. C.) Gerone II, tiranno di Siracusa, da cui ebbe un figlio, [...] della Sicilia Antica, Milano 1938, II, pp. 124, 131. Monete: W. Giesecke, Sicilia numismatica, Lipsia 1923, p. 121 s., tav. 24, 8-11; B. V. Head, Historia numorum, Oxford 1911, p. 184, fig. 108; R. Horn, in Röm. Mitt., LIII, 1938, p. 71, tav. 9, 6. ...
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CORNELIO, Lucio (L. Cornelius, Gnei filius)
A. Longo
Personaggio romano. In una tavoletta di bronzo scoperta nel XVI sec. a Tivoli, nell'antico palazzo municipale, è ricordato un L. C. pretore che riunì [...] L. C., pervenendo però a conclusioni negative.
Bibl.: E. Q. Visconti, Iconografia romana, I, Milano 1818, p. 118; A. Michaelis, Ancient Marbles in Great Britain, Cambridge 1882, p. 318, n. 53; J. J. Bernoulli, Röm. Ik., I, Stoccarda 1882, p. 70. ...
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Stato dell’Europa centro-orientale. Confina a N con la Polonia, a E con l’Ucraina, a S con l’Ungheria, a SO con l’Austria e a NO con la Repubblica Ceca.
Il territorio è chiuso a N da un tratto della catena [...] è composta per larga maggioranza da Slovacchi (85,8%); tra le minoranze, i più numerosi sono gli Ungheresi (9,7%), cui seguono i Rom (1,7%), i Cechi (0,8%) e piccoli gruppi di Ucraini, Polacchi e Tedeschi. Fino al secondo dopoguerra, la S. è stata ...
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LUSITANIA
G. C. Susini
Provincia romana. Con questo nome, o con quello più proprio di Lusitania et Vettonia, si designò la parte occidentale della provincia repubblicana dell'Hispania ulterior, costituita [...] C. H. V. Sutherland, The Roman in Spain, Londra 1939; M. I. Anderson, Julius Caesar and Latium in Spain, in Journ. Rom. Stud., XXXII, 1942, pp. 1-13; Sanchez-Albornoz, Proceso de la romanizacón de España desde los Escipiones hasta Augusto, in Anales ...
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SOL
B. M. Felletti Maj
La questione del culto del Sole come dio indigete o come nume introdotto in Roma dalla Grecia non tocca l'iconografia, perché mancano in età repubblicana rappresentazioni figurate [...] , in Dict. Ant., IV, 2, p. 1381 ss., s. v.; II, p. 904 (frontone del Capitolium); E. Loewy, Zum Augustus von Prima Porta, in Röm. Mitt., XLII, 1927, p. 209 ss.; fig. i; Marbach, in Pauly-Wissowa, III A, i, 1929, c. 902 ss., s. v., n. i (questioni ...
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FAUSTOLO (Faustulus)
A. Comotti
In tutte le redazioni del mito relativo alle origini di Roma, appare come il pastore che allevò Romolo e Remo.
La redazione più antica fa di lui il capo dei pastori di [...] tav. 9; C. Robert, Sarkophagrel., iii, 2, p. 232, fig. 188 b. Rilievo Studio Viti: E. Petersen, Due pezzi di rilievo riuniti, in Röm. Mitt., x, 1895, p. 244 ss., tav. 5. Rilievo di Amalfi: C. Robert, Sarkophagrel., iii, 2, p. 237, tav. lxii, n. 193 b ...
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MEN (Μήν; è attestata anche la forma Μείς che rappresenta l'originario nominativo, e la forma da questa derivata Μίς; su monete di Antiochia di Pisidia appare la forma latinizzata Mensis)
L. Guerrini
Dio [...] culto di Mitra (v.).
Resti di un tempio dedicato a M. sono stati rinvenuti ad Antiochia (W. M. Ramsay, in Journ. Rom. Studies, xvii, 1927, p. 112).
Però, nonostante la grande diffusione e l'importanza del suo culto, attestato in tutte le regioni ...
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rom
ròm agg. e s. m. e f. [dallo zingaro rom, s. m., propr. «uomo, marito»]. – Nome generico con cui vengono indicati gli appartenenti alla popolazione nomade degli zingari, spostatasi nel corso dei secoli dall’India settentr. in molte regioni...