Alcuino di York (o di Tours)
G. d'Onofrio
Maestro della scuola episcopale di York, teologo e protagonista del primo rinnovamento culturale carolingio. Nato in Northumbria dopo il 730, compì i primi studi [...] confronti di Bisanzio e di Roma sulla questione delle immagini premuroso e con la bocca aperta mentre pronuncia le parole di presentazione , "Atti del Simposio internazionale in onore di Sisto V, Grottammare 1985", Città del Vaticano 1987, pp. 30-39. ...
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CASTELLUCCI, Giuseppe
Giuseppe Miano
Figlio di Luigi e di Maria Seri, nacque ad Arezzo il 28 aprile del 1863. Fu allievo degli architetti Crescentino Caselli e Vincenzo Micheli; proseguì successivamente [...] della grande guerra, aperta sul fianco orientale della fu attivo in restauri nella sua città natale e nell'Aretino. Gli di S. Michele); M. Salmi, San Domenico e San Francesco di Arezzo, Roma 1951, p. 4; A. Del Vita, Guida di Arezzo, Arezzo 1953, p ...
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PIERMARINI, Giuseppe
Raffaella Catini
PIERMARINI, Giuseppe. – Figlio di Pietro, gestore di una fabbrica di cera di proprietà del letterato Claudio Seracchi, e di Crispolda Ubaldini, nacque a Foligno [...] intervento che dotò la città di pubblici giardini con ampi viali alberati aperti in corrispondenza dei tracciati 13-18, 21-23, 29; A. Annoni, P. G., in Enciclopedia Italiana, XXVII, Roma 1935, pp. 206 s.; E. Filippini, G. P. nella vita e nelle opere…, ...
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FIGINI, Luigi
Maristella Casciato
Nacque a Milano il 27 genn. 1903 da Alessandro, che si occupava di contabilità e amministrazione, e da Pia Jardini che favorì i suoi interessi per la pittura e la musica [...] difese da logge e dal piano aperto della scala esterna. A sud si 1934); il concorso per il palazzo del Littorio a Roma (1934, in coll. con lo studio BBPR e Ciucci, Gli architetti e il fascismo. Architettura e città 1922-1944, Torino 1989; C. Belli, ...
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COLONNA, Angelo Michele (Angelomichele, Michele)
Paolo Cassoli
Figlio di Giovanni e di una Caterina, nacque a Rovenna (frazione di Cernobbio), in provincia di Como, il 21 sett. 1604 (Guidicini, 1872; [...] paterna, giovanissimo frequentò a Bologna, città nella quale il padre si loro opera borentina, che rimane così aperto. Pare tuttavia che il C. vada 1739, p. 253; L. Crespi, Vite de' pittori bolognesi, Roma 1769, pp. 31-49; G. B. Giovio, Gli uomini ...
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CARRARA, Giacomo
Francesco Rossi
Nacque a Bergamo il 9 giugno 1714 dal conte Carlo e da Anna Maria Passi. Dovette rivelare una precoce inclinazione per le arti figurative, tanto che, compiuti col fratello [...] -58), che lo portò a Parma, Bologna, Roma, Firenze e Pisa, e che rimase decisivo per C. in via Pignolo, era ormai aperta agli intenditori, e pochi anni più tardi fonte per la prima Guida artistica della città, redatta da Francesco Bartoli nel 1774, e ...
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VIENNE
N. Reveyron
(lat. Vienna, Vigenna)
Città della Francia meridionale (dip. Isère), nella regione storica del Delfinato, posta sulla riva sinistra del Rodano.V., capitale degli Allobrogi, fu conquistata [...] , che venne risistemata e aperta sull'abside della basilica, poi da due colonnati sorreggenti la copertura a tetto.La città ospita un certo numero di fondazioni religiose. I due du XIVe siècle (BEFAR, 282), Roma 1994; N. Reveyron, Les échanges ...
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BARNABA da Modena (Agocchiari)
Enrico Castelnuovo
Figlio di Ottonello e di Francesca Cartari, nacque a Modena da una famiglia originaria di Milano. Il cognome della famiglia, De Agoclaris, deriva dal [...] dell'Arte, tradizionalmente aperto alle influenze bizantine, anno in cui B. dovette venire nella città toscana, chiamatovi dall'operaio del duomo R. Pallucchini, I dipinti della Galleria Estense di Modena, Roma 1945, p. 40; O. Grosso, All'ombra della ...
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METROLOGIA ARCHITETTONICA
R.E. Zupko
Nel Medioevo ogni costruttore o bottega utilizzava unità di misura proprie del luogo di origine, che potevano quindi differire considerevolmente, essendo dipendenti [...] mignolo e quella del pollice della mano aperta e considerata equivalente a mezzo cubito, venne ', 'da piazza' o 'di città' e utilizzate in insediamenti urbani e provincie del regno col sistema metrico decimale, Roma 1877; J.J. Bourgeois, Nouveau manuel ...
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LONGONI, Emilio (Eugenio Emilio)
Paola Pietrini
Figlio di Matteo, maniscalco ed ex garibaldino, e di Luigia Meroni, sarta di origini contadine, nacque il 9 luglio 1859 a Barlassina, nel Milanese.
Quarto [...] lavoro. I primi anni trascorsi in città furono molto duri per il L., denaro a esso correlato, in aperta polemica con le commissioni accademiche 5-17, tavv. pp. n.n.; T. Fiori, Archivi del divisionismo, Roma 1968, I, pp. 423, 511 s. e passim; II, pp. ...
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citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro abitato di notevole estensione, con edifici...
porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...