Francesco Petrarca: Prose - Introduzione
Guido Martellotti
Sul finire del secolo XVIII il signor Jean-Baptiste Lefebvre de Villebrune, filologo avventato e caparbio, in un codice miscellaneo della biblioteca [...] ch'era in essa di schematico e di scolastico, neppure aperto a quegli sviluppi che abbiamo visto possibili nel De viris, Petrarca, Roma, Edizioni di storia e letteratura, 1947; Petrarca e Cicerone, in Miscellanea Giov anni Mercati, IV, Città del ...
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GRAF, Arturo
Giuseppe Izzi
Nacque ad Atene il 19 genn. 1848 da Adolfo, agiato commerciante tedesco di Norimberga, e da Serafina Bini, anconetana, il primo di fede luterana, la seconda cattolica. Né [...] in Italia, e precisamente a Napoli, città a cui il G. rimase legatissimo e ", i seminari del sabato alle 15, aperti al pubblico, imperniati sul contraddittorio fra uno
Al centro dell'opera erano i rapporti fra Roma e la Chiesa e l'idea di Impero, ...
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Pietro Giannone: Opere – Introduzione
Sergio Bertelli
Tre figure risaltano in modo particolare nel primo Settecento italiano. Uomini della stessa generazione, con non pochi punti di contatto tra loro. [...] imperiali ed estensi contro Roma. Contemporaneamente, un secondo fronte giurisdizionalista s'era aperto nel regno di Napoli dove ad essa e riuscì a far nominare Giannone «Avvocato della città di Napoli», il gesto non fece che vieppiù imbarazzare il ...
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MAZZEO DI RICCO
FFortunata Latella
Rimatore di Messina appartenente al movimento poetico della Scuola siciliana (v.); la sua attività è da collocarsi nel periodo posteriore alla morte di Federico II [...] un arsenale e di una zecca, fervente di commerci e aperta ai contatti, aveva assistito a partire dai tempi di Enrico secolicon prospetto grammaticale e glossario, a cura di F. Arese, Roma-Napoli-Città di Castello 1955, pp. 256-258; B. Panvini, La ...
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GELLI, Giovan Battista
Angela Piscini
Nacque a Firenze il 12 ag. 1498, nella parrocchia di S. Paolo, da Carlo di Bartolommeo e da madre sconosciuta. È accertato che il padre, venuto in città da Peretola, [...] antichità e prestigio, il latino (quindi Roma, il Papato) affermando il primato della città sulla base di ragioni storico-mitologiche e questa nuova impostazione, paradossalmente più democratica e aperta verso le classi popolari di quanto non fosse ...
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GUICCIARDINI, Lodovico
Dina Aristodemo
Nacque a Firenze il 19 ag. 1521, da Iacopo di Piero e da Camilla d'Agnolo Bardi, decimo di dodici figli. Le poche notizie sicure sulla sua adolescenza riguardano [...] Bassi pone il problema tuttora aperto dei limiti entro i quali rimasto tale anche negli anni in cui la città fu conquistata dai calvinisti.
È noto che Plantin è a cura di A.-M. van Passen, Roma-Leuven 1990; la Descrittione di tutti i Paesi Bassi ...
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FUBINI, Mario
Mario Scotti
Nacque a Torino il 18 marzo 1900 da Riccardo e da Bice Colombo, entrambi di origine vercellese. Nella città natale, cui sarebbe rimasto sempre affettivamente e culturalmente [...] più sottile che persuasivo parallelo della stagione poetica aperta dalle Odi e lo stilnovismo dantesco, l' Stella, Estetica, poesia e storia in M. F., in L'intelligenza della poesia, Roma 1990, pp. 87-179; G. Folena, F. e la storia della lingua ...
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FRACASTORO, Girolamo
Enrico Peruzzi
Nacque a Verona da Paolo Filippo e da Camilla Mascarelli, di origine vicentina, tra il 1476 e il 1478. L'incertezza della data di nascita è dovuta alla contraddittorietà [...] a partecipare all'accademia aperta a Pordenone da Bartolomeo voti favorevoli e 13 contrari, il Consiglio della città di Verona approvò l'erezione di una statua a parte le ristampe della Syphilis (apparse a Roma e a Parigi nel 1531, e a Basilea nel ...
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CHIARINI, Luigi
Fausto Parente
Nacque "nel piccolo castello di Valiano" (Notizia biogr., p. 7; ad Acquaviva, secondo il Capei, p. 134) in Val di Chiana da Antonio e da Stella Casagli il 26 apr. 1789. [...] di ebraico nel seminario di quella città, ma la mancata accettazione formale ed come fa egli per la fondazione di Roma e per la sua costituzione, ma con sullo stato "florissant" della scuola rabbinica aperta a Varsavia dal comitato ebraico (pp ...
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CALUSO DI VALPERGA, Tommaso
Piero Treves
Nacque a Torino, di doviziosa famiglia comitale canavesana, il 20 dic. 1737, da Amedeo e da Emilia Doria, genovese. Ultimo di una numerosa figliolanza e di cagionevole [...] facilitazioni che la biblioteca e la città gli fornivano, per mettersi a paro una non breve sosta in Roma egli divenne amico dei cardinali mai dalla professata ammirazione e dall'aperta rivendicazione dei meriti poetici (soprattutto tragediografici ...
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citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro abitato di notevole estensione, con edifici...
porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...