La memoria della Seconda guerra mondiale nel Mezzogiorno d'Italia
Tommaso Baris
La ‘liberazione avvolgente’
Nell’immaginario collettivo dell’Italia, la memoria della Seconda guerra mondiale combattuta [...] del papa – interamente coinvolta nelle logiche drammatiche del conflitto mondiale.
La ‘cittàaperta’ non c’è stata, come raccontava Rossellini nell’omonimo film Romacittàaperta (1945), e la guerra aveva direttamente o indirettamente lasciato ferite ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] di questa circolarità si devono ricordare proprio Rossellini e Godard: in fondo non è un caso che l'uno dopo Romacittàaperta (1945) giri un film metalinguistico come La macchina ammazzacattivi (1952), e che l'altro prima di Pravda (1969) giri un ...
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Realismo
Corrado Maltese
Mario Verdone
di Corrado Maltese e Mario Verdone
REALISMO
Realismo e neorealismi di Corrado Maltese
sommario: 1. Il realismo e le sue varianti: a) gli estremi concettuali del [...] , L'oro di Napoli (ispirato dai racconti di Giuseppe Marotta) - e Amidei, che fu il più assiduo collaboratore di Rossellini (da Romacittàaperta e Paisà, 1946, a Viva L'Italia!, 1961). Ad Amidei e al suo senso di humour si devono in gran parte anche ...
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Le cento città
Goffredo Fofi
La scoperta delle differenze e delle originalità
«Il mondo in provincia, soprattutto se in vicinanza con la natura, non è solo meno brutto, ma uno riesce a vedere anche [...] è stato obbligatorio passare, e dai suoi condizionamenti sia economici sia culturali. La storia del cinema italiano dal 1945 di Roma, cittàaperta di Rossellini in avanti, solo oggi costretta a nuove mosse dalla crisi, è stata una storia romana. Si ...
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Hollywood
Enzo Siciliano
Inquadramento generale
di Thomas Harrison
Fu questo il nome dato nel 1886 da una certa signora Wilcox, moglie di un investitore immobiliare, a una immensa tenuta alla periferia [...] tramonto) di Wilder. Si sviluppò inoltre una nuova forma di coraggioso realismo, ispirato a film stranieri come Romacittàaperta (1945) di Roberto Rossellini, che con la loro commovente autenticità toccavano profondamente i veterani che cercavano di ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] in modo obiettivo la realtà politica e sociale del paese in un momento di grandi cambiamenti. Nel 1945 esce Romacittàaperta di Roberto Rossellini. È il manifesto del neorealismo, testimonianza dei drammi della Resistenza e della lotta antifascista ...
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Lingua del film
Sergio Raffaelli
La parola, classificata in ambito teorico fra gli elementi non essenziali del linguaggio cinematografico, risulta di fatto una componente quasi immancabile dei film [...] in uso nelle vive situazioni locali, ora urbane ora rurali, che il testo filmico ricreava. Così, in particolare, Romacittàaperta (1945) e Paisà (1946) di Roberto Rossellini riproposero, con verosimiglianza, il primo uno spaccato della realtà ...
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Regista
Lucilla Albano
La nascita della regia, agli inizi del 20° secolo, vide l'affermazione di una nuova figura e di un nuovo ruolo di artista e di creatore, in ambito sia teatrale sia cinematografico. [...] "un'umanità che soffre e spera", costruttore di 'uomini nuovi', messaggero di 'verità'. Già nel cinema di Rossellini, con Romacittàaperta (1945) e Paisà (1946) si delineano i capisaldi di una concezione moderna della regia: l'impatto diretto con il ...
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Sceneggiatore
Giuliana Muscio
Lo sceneggiatore è colui che scrive la sceneggiatura di un film, o alcune sue parti, da solo o in collaborazione. Nel cinema statunitense di solito viene scelto dal produttore, [...] vantasse di non usare copioni, poneva una gran cura nella costruzione del racconto e sapeva scegliere i collaboratori: Romacittàaperta (1945) accredita per il soggetto Amidei e Alberto Consiglio, per la sceneggiatura Amidei, Federico Fellini e lo ...
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DE CURTIS, Antonio (detto Totò)
Goffredo Fofi
Nacque a Napoli il 15 febbr. 1898, nel popolare rione Sanità. La madre, Anna Clemente, era nubile (lo crebbe assieme alla nonna), e tirava avanti con lavori [...] sfarzose, con un Totò in gran forma, e con nuove soubrettes in sostituzione della Magnani lanciata nel cinema da Romacittàaperta, ma i cui contenuti proponevano la satira della nuova vita politica italiana in un'ottica che spesso sfociava nella ...
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citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro abitato di notevole estensione, con edifici...
porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...