TORRE
A. M. Targioni Violani
F. Zevi
¿ G. Lugli
Le costruzioni verticali alle quali si addice il nome di t., ebbero nell'antichità, come nelle età posteriori, usi e finalità diverse. Esse furono però, [...] cui parte inferiore è aperta la porta della città; ma tali casi sono rari.
Le fortificazioni delle città etrusche non hanno copertura fu fatta con un tetto in luogo della terrazza scoperta (v. roma, vol. vi, pp. 797). Con gli stessi principî, ma in ...
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Restauro e conservazione
Alessandra Melucco Vaccaro
Il concetto di restauro, inteso come il complesso di regole che presiedono all'insieme dei trattamenti e degli interventi destinati a minimizzare [...] un edificio, un oggetto, persino un'intera città, si perdono e finiscono nel sedime del Tebano il Vecchio nel tempio di Apollo a Roma, incidente occorso durante le puliture fatte nell'imminenza manufatti mobili, ha invece aperto la via ad approcci ...
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L'architettura nel mondo greco, etrusco-italico e romano: caratteri generali
Claudio Tiberi
Caratteri generali
Una meditazione critica di caratteri spaziali limpidamente espressa dagli artefici dell'Atene [...] sacello del dio: una gradinata lega la corte e una sala a est, aperta sul pronao, destinato ai fedeli, con una porta a dimensione fisicamente non umana e dare a Roma un volto che possa confrontarsi e competere con quello delle città d'Oriente: ma ...
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Vedi SELINUNTE dell'anno: 1966 - 1973 - 1997
SELINUNTE (Σελινοῦς, Selênus)
I. Marconi Bovio
La città sulla costa meridionale della Sicilia, fra il capo Granitola e il capo S. Marco, fu fondata nel 628 [...] con l'istmo di passaggio alla città esterna, traffico col porto e col il classico mègaron con il suo pronao aperto, architrave, fregio, ma un ambiente rettangolare .; P. Marconi, L'Efebo di Selinunte, Roma 1929; id., L'anticlassico nell'arte di ...
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MONASTERO
A. Paribeni
Con il termine m. viene indicato, in generale, un complesso di strutture all'interno del quale trova sede una comunità di monaci, di norma definito da cinte murarie o da altro [...] e lavre nel deserto e ostelli per monaci nelle maggiori città. Tra i tanti, va ricordata almeno la Nea Lavra lettura e resta quindi aperta la possibilità che monachesimo orientale (Orientalia christiana analecta, 153), Roma 1958, pp. 235-257; D. Nicol ...
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FILOSOFI
A. Giuliano
C. Bertelli
1. Età greca e romana. - Il tipo figurativo del filosofo è destinato a rappresentare nell'antichità greca e romana non solo la categoria degli uomini di pensiero, ma [...] (una dodicesima figura doveva trovarsi dove successivamente fu aperta una porta). Sono separate tra loro, ciascuna del Cristo. Come in S. Pudenziana a Roma, gli apostoli sono raffigurati riuniti nella città santa, in Gerusalemme, così nel calice di ...
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La genesi e lo sviluppo della civilta greca. Argolide
Francis Croissant
Luciano Laurenzi
Luigi Caliò
Argolide
di Francis Croissant
Regione della Grecia (gr. Ἀργολίς; lat. Argolis) situata a nord-est [...] molto più modesta e meno aperta a influssi esterni. Spesso, come II Congresso Internazionale di Micenologia (Roma -Napoli, 1420 ottobre 1991), Roma 1996, pp. 1333-338.
con Sparta nel 451 a.C., procurò alla città, per un certo tempo, prosperità e pace ...
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POMPA (πομπή, pompa)
L. Franchi
E. Paribeni
È termine greco, ed è morfologicamente un nomen actionis da πέμπω, mandare, inviare. In Omero (Il., ix, 438) la parola πομπή ha infatti il significato di [...] carri e vi partecipavano anche i magistrati della città.
In onore di Dioniso si celebravano in in toga candida e la gioventù di Roma a piedi o a cavallo; seguivano coloro senz'altro il funerale più sfarzoso. Aperto al solito dai musici e da un ...
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Vedi BRONZO dell'anno: 1959 - 1994
BRONZO (in lat. aes; l'it. bronzo forse da aes Brundisium)
B. Bearzi
R. Bianchi Bandinelli
R. Grousset
J. Auboyer
B. Bearzi
R. Bianchi Bandinelli
T. R. Grousset
J. [...] . La fusione a forma aperta e piana fu usata anche 785 statue in b.; che dalla espugnazione della città etrusca di Volsinii (265. a. C.) se parrucca bronzea di un Apollo saettante conservato a Roma nel Museo Nuovo dei Conservatori (S. Stucchi, ...
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AFRODITE (᾿Αϕροδίτη, Aphrodita)
A. de Franciscis*
Dea greca dell'amore, simbolo dell'istinto e della forza vitale della fecondazione e della generazione. In questo aspetto si ricollega all'Ishtar babilonese [...] l'Elide esposto m un tèmenos all'aperto (Paus., vi, 25, 1). Raffigurava Callipige venerata in quella città. Il motivo del bagno di A. armata con piede rialzato: D. Mustilli, Il museo Mussolini, Roma 1938, p. 76, n. 9. Statua di Milo: Brunn-Bruckmann ...
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citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro abitato di notevole estensione, con edifici...
porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...