Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Estremo Oriente
Roberto Ciarla
Le vie di comunicazione e i mezzi di scambio commerciale premonetali e monetali
Lo studio delle vie di comunicazione [...] , wang (sottinteso cheng, città, ovvero città reale) o di due caratteri inv. 1096, del Museo Nazionale d'Arte Orientale di Roma) attestano l'uso di filze di cauri come dono vasta rete viaria che era stata aperta, nel corso dello stesso periodo, ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Mondo egeo
Luigi Caliò
Lo studio delle vie di comunicazione tra la preistoria e la protostoria nel mondo egeo presenta diverse difficoltà dovute [...] Grecia occidentale e l'Adriatico. La città stessa di Tebe aveva una serie micenee è una galleria aperta formata da aste verticali del Secondo Congresso Internazionale di micenologia (Roma - Napoli, 14-20 ottobre 1991), Roma 1996, pp. 1355-365; C. ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Periodo tardoantico e medievale e mondo bizantino
Francesca Romana Stasolla
Chiara Lambert
Sara Magister
Le rete dei contatti e degli scambi: caratteri [...] dell'ambra, che percorreva le città pannoniche unendo il Mar Baltico Callu, I commerci oltre i confini dell'Impero, in Storia di Roma, 3, I, Torino 1993, pp. 487-524; C. stradale settentrionale, venne verosimilmente aperta una via pedemontana che, ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Le accademie scientifiche del Seicento
Antonio Clericuzio
Le accademie italiane del Rinascimento costituiscono un prodotto della cultura umanistica, del mecenatismo dei principi e del policentrismo [...] ’ortodossia religiosa del giovane medico nederlandese, aperto sostenitore delle dottrine di Paracelso.
All’ Accademia dei Lincei, 2 voll., Roma 1989.
A. Fantoli, Galileo. Per il Copernicanesimo e per la Chiesa, Città del Vaticano 1993.
S. Ricci, ...
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Kitsch
AAbraham A. Moles
di Abraham A. Moles
Kitsch
sommario: 1. Definizioni. 2. Kitsch ed estetica sociale. 3. I caratteri oggettivabili del Kitsch. 4. Cenni storici. 5. La comparsa del neo-Kitsch. [...] tutto eventualmente rielaborato in serie artigianali nei quartieri plebei di Roma. E il procedimento mentale del cittadino del basso Impero può dire che, da quando la città della scienza si è imborghesita, si è aperta la prospettiva di un Kitsch che ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Gli scienziati e l’Europa
Marco Ciardi
Così scriveva da Modena Giovanni Battista Amici a Cosimo Ridolfi il 23 maggio 1826:
Il signor Herschel mi ha spedito da Londra una memoria pubblicata assieme al [...] fu, ancor più di Londra, la città dove gli scienziati italiani desideravano soggiornare in Quindi Mossotti si recò a Roma per definire la questione della positiva. Nel frattempo, però, si era aperta un’altra possibilità, come Mossotti scriveva ad ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Estremo Oriente
Filippo Salviati
La sedentarizzazione e i primi villaggi
In Estremo Oriente i processi che hanno portato alla sedentarizzazione delle comunità [...] Stato di Yan, protetta su tre lati da rilievi e aperta, a meridione, verso le pianure della Cina centrale. Xiadu 432; R. Ciarla, Erlitou, città Xia o Shang?, in Città sepolte. Origini e splendore delle civiltà antiche, Roma 1987, pp. 1979-80; ...
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Restauro e conservazione
Alessandra Melucco Vaccaro
Il concetto di restauro, inteso come il complesso di regole che presiedono all'insieme dei trattamenti e degli interventi destinati a minimizzare [...] un edificio, un oggetto, persino un'intera città, si perdono e finiscono nel sedime del Tebano il Vecchio nel tempio di Apollo a Roma, incidente occorso durante le puliture fatte nell'imminenza manufatti mobili, ha invece aperto la via ad approcci ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo etrusco-italico
Giuseppe M. Della Fina
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Il contributo che l'archeologia può offrire alla conoscenza [...] ambientate all'aria aperta" (D'Agostino luogo di deposizione dell'eroe eponimo della città, o meglio di colui che era la morte, l'amore. Gli Etruschi, i Greci e l'immagine, Roma 1999; L. Sensi, In margine al Rescritto costantiniano di Hispellum, in ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Egitto
Paola Davoli
Gli oggetti del culto e i materiali votivi
Tra gli oggetti relativi al culto vanno distinti quelli che erano venerati e quelli che servivano [...] a quel dio e tabu alimentare nella città luogo di culto principale. L'animale, lungo 30-40 cm che termina in una mano aperta e col palmo rivolto verso l'alto, su ; L. Habachi, I segreti degli obelischi, Roma 1978; N. Baum, Arbres et arbustes de ...
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citta
città (ant. cittade) s. f. [lat. civĭtas -atis «condizione di civis» e «insieme di cives»; al sign. di «aggregato di abitazioni» la parola giunse per metonimia, sostituendo urbs]. – 1. a. Centro abitato di notevole estensione, con edifici...
porta1
pòrta1 s. f. [lat. pŏrta, affine a pŏrtus -us «porto3»] (pl. -e; pop. ant. le pòrti). – 1. a. Vano aperto in un muro o altra struttura per crearvi un passaggio costituito da un elemento orizzontale (soglia) posto a livello del pavimento,...