ROMA - Biblioteche
L. Speciale
A. Paravicini Bagliani
Per un insieme di cause storiche relativamente recenti la più importante biblioteca di conservazione di R., la Biblioteca Apostolica Vaticana, [...] Bibl. dell'Accad. Naz. dei Lincei e Corsiniana, 369/40.E.6), opera spagnola del sec. 12°, e un'edizione illustrata del RomandelaRose (Roma, Bibl. dell'Accad. Naz. dei Lincei e Corsiniana, 1275/55.K.4.) di scuola francese del 14° secolo.Legata alla ...
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mostrare [fut. I e III singol., mosterrò, mosterrà; cond. pres. I e III singol., mosterrei, mosterrebbe; cong. imperf. I singol. mostrasse]
Alessandro Niccoli
Il verbo è frequente in tutte le opere [...] vi mostra buon coraggio (dove il provenzalismo coraggio, " cuore ", corrisponde al " bele chiere " del corrispondente passo del RomandelaRose 12292), significa " prova per voi sentimenti di devozione, vi è fedele ".
2. In un'accezione più limitata ...
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Francesco Petrarca: Rime, Trionfi e Poesie Latine - Introduzione
Natalino Sapegno
I Rerum vulgarium fragmenta del Petrarca si presentano al lettore moderno con un duplice aspetto e consentono, per così [...] di una sorta di gara che lo scrittore faticosamente e segretamente persegue con i più vari modelli, dal RomandelaRose alla Commedia, all'Amorosa visione, nello sforzo di innalzarli a un tipo di perfezione classicistica, inutilmente vagheggiato ...
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vergogna
Antonietta Bufano
Luigi Vanossi
Una prima, generica definizione della v. si legge in Cv III VIII 10, dove D., sulla traccia della partizione aristotelica, enumera le sei passioni [intese come [...] CCXI 6-7; cfr. anche i vv. 2 e 10). In soccorso di V. interverrà Paura, la quale finirà per avere la meglio nella mischia (CCXII 2). Del RomandelaRose (cfr. vv. 15414-15517) è omesso il discorso che Honte, entrando nella lotta, rivolge a Dangier ...
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poco
Antonietta Bufano
È vocabolo di largo uso, sia come aggettivo che come avverbio; le uniche forme alterate sono po[chett]uzza, di Rime dubbie VI 8, e pocolino (avverbio), di Rime CXIV 7. Va subito [...] Fiore CLVII 2 Donar di femina sì è gran follia, / sed e' non s'è un poco a genti attrare, per cui cfr. RomandelaRose 13020-21 " Doner est grant folie, certes, / se n'est un poi, por genz atrere ". Il Petronio, invece, spiegando " a meno che non ...
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uomo (uom; omo; om; uon; on)
Emilio Pasquini
Difficile individuare nella miriade di occorrenze poli di discriminazione semantica, come si è fatto per ‛ donna ' (vedi), che non siano revocabili a pochi [...] gallicismo, l'uon (I 14, XXXVII 3, XCI 4, CX 5, CXXXV 5, CLXXXVI 9, CXCVII 14), spesso calco diretto del RomandelaRose: XCIV 5 E poi il domandò se l'uon trovava / religïone in gente seculare (" Peut l'en trouver religion / En seculiere mansion ...
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piacere (sost.; piacire)
Ugo Vignuzzi
Sostantivo attestato in tutto il D. canonico, nel Fiore e nel Detto, ma che si trova impiegato con particolare frequenza nelle opere in poesia, soprattutto nelle [...] piace] ".
5. Un esame a parte richiedono i sei esempi del Fiore (sette se vi s'include anche la personificazione di I 4, corrispondente al Deduit del RomandelaRose: cfr. i vv. 588-592, ediz. Lecoy), in quanto si tratta sempre di casi che, per il ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Il Fiore - Introduzione
Gianfranco Contini
È il titolo, puramente convenzionale, assegnato dal suo primo editore (1881), Ferdinand Castets, a una corona anepigrafa di [...] dell'autografo vi si riflette peraltro da vicino. Ciò, intanto, nell'imitazione grafica di un'ordinaria pagina del RomandelaRose, nei cui manoscritti è di norma a due colonne con rubriche marginali o interlineari: ogni pagina del Fiore consta ...
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fortuna
Federigo Tollemache
Voce frequente nelle opere volgari (2 occorrenze nella Vita Nuova, 3 nelle Rime, 7 nel Convivio, 10 nell'Inferno, 3 nel Purgatorio, 5 nel Paradiso, 7 nel Fiore, 2 nel Detto), [...] Antica prosa, pp. 32 ss.), il verso sia una parafrasi di una risposta di Amore in forma di massima nel RomandelaRose (vv. 2051-56) e ciò conferma la lezione del testo critico. Si veda anche quel che ne dice il Petrocchi (ad l.). D., che già teneva ...
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oïl
Pier Vincenzo Mengaldo
L'avverbio affermativo francese antico (in francese moderno oui: 〈 hoc ille [fecit] >), assente nell'italiano di D., compare varie volte nel De vulg. Eloquentia. Una prima [...] il Fiore (v.) e relativo Detto d'Amore, si acquisisce di colpo un dato, quale la frequentazione giovanile, diretta e interessata del RomandelaRose (pur già inducibile dall'opera ‛ canonica ', almeno all'altezza della Commedia), che si riflette ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
figurale
agg. [dal lat. tardo e mediev. figuralis]. – 1. Figurato, simbolico, allegorico, soprattutto con riferimento al significato o senso tipico del Vecchio Testamento (v. tipico1), ma anche, nella critica letteraria, riferito a opere non...