Durante
Francesco Tateo
Luigi Vanossi
Fu il nome originario di D. secondo la testimonianza di qualche biografo. Filippo Villani racconta infatti che il nome di battesimo del poeta fu
‛ Durante ', " [...] il nome nel contesto allegorico di cui fa parte: nell'accingersi a ripercorrere la vicenda dell'amor cortese, sulla traccia del RomandelaRose, D. ama evidentemente accentuare il valore esemplare e transindividuale del protagonista implicato nella ...
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Malabocca
Luigi Vanossi
. - Personificazione del Fiore, equivalente a " Male bouche " nel RomandelaRose. Vi è rappresentato un elemento caratteristico della tradizione cortese: il pubblico dei maldicenti [...] né notte né giorno / a suon di corno gridar (XXXII 9-10), le quali riprendono un motivo diffusamente svolto nel RomandelaRose (vv. 3896-3902, 7265, 12273); oltre a quelle balistiche di LI 12-14 (ma quel normando incontanente scocca / ciò ched ...
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caldo
Andrea Mariani
Aggettivo e aggettivo sostantivato. Numerose le occorrenze, soprattutto nella Commedia, e più nel Paradiso che nell'Inferno. Nel Purgatorio solo quattro volte.
1. Aggettivo. In [...] del porto che " si riscalda " per il sangue appena versato. In Fiore XXXII 13 la cotal ha troppo caldo il forno, è evidente il senso osceno, derivato da RomandelaRose 3903 ss.. In If XIV 31 Alessandro in quelle parti calde / d'Indïa vide..., l ...
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Vecchia
Nicolò Mineo
Personaggio del Fiore, corrispondente alla " Vieille " del RomandelaRose. Viene adibita da Gelosia, che ha eretto un castello per rinchiudervi Bellaccoglienza, al compito di [...] che troverà aperta la porta del giardino del la funzione (dell'epiteto così sostantivato) intermedia tra il nome proprio e il soprannome farsesco.
I sonetti di educazione erotica sintetizzano i versi corrispondenti della quarta digressione di Jean de ...
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senno
Alessandro Niccoli
Il vocabolo, presente in tutte le opere meno che nella Vita Nuova, indica la capacità, e l'abito, d'intendere, giudicare e operare nel modo giusto e conveniente; D. identifica [...] il Petronio interpreta " almeno con l'esperienza ho acquistato senno ", come suggerisce la corrispondenza con RomandelaRose 13746 " Expériment m'en on fait sage " (per la lezione, v. la nota del Parodi nella sua edizione, p. 146).
Altre volte dal ...
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mestiere (mestero)
Bruno Bernabei
Ricorre spesso nel Convivio e nella Commedia, tre volte nella Vita Nuova, ed è usato secondo due fondamentali gruppi di significati fra loro distinti.
Per la morfologia, [...] mestiere: / fa che n'aggiam verace conoscenza (che riprende RomandelaRose 10964 " conment tu serz et de quex heuvres "), in cui Amore chiede a Falsembiante di rivelare la propria attività; e quello, elencate le sue molteplici occupazioni, risponde ...
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JEAN de Grise
M. Smeyers
Miniatore fiammingo, attivo negli anni 1325-1345.L'unica opera certa di J. è un codice contenente il Roman d'Alexandre (Oxford, Bodl. Lib., 264); secondo il colofone, il manoscritto [...] di Saint-Martin a Tournai (Bruxelles, Bibl. Royale, 13076-13077). Lo stile del Maestro A è stato individuato anche nel RomandelaRose, anch'esso ricollegato a Tournai, datato 1330 (Tournai, Bibl. com. du degré moyen, 101). Sono state del resto ...
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Messer Brunetto, questa pulzelletta
Vincenzo Pernicone
. Questo sonetto (Rime XCIX) ci è stato tramandato da tre manoscritti del sec. XVI (Vaticano lat. 3214; codice 1289 della bibl. Universitaria di [...] 13 e CXXX 4, e dal messer Giano del v. 14, che sarebbe l'autore della seconda parte del RomandelaRose, di cui il Fiore è una riduzione, Jean de Meun. È un'ipotesi del tutto insostenibile per vari motivi che qui non è il caso di discutere. L ...
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Giovanni di Meung (Jean de Meung)
Luigi Vanossi
Autore della seconda parte del RomandelaRose, composta circa quarant'anni dopo l'opera di Guillaume de Lorris. L'attribuzione a D. della riduzione italiana [...] si è imposto a quanti si sono occupati del capolavoro oitanico. Li accomuna anzitutto la magnanimità e ampiezza della concezione ideale, che fa del RomandelaRose (come della Commedia) una ‛ summa ' del sapere medievale, una ‛ imago mundi ', in cui ...
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dagimoro (d'Agimoro)
Eugenio Ragni
Lezione del manoscritto in Fiore CXXX 4 (Falso senbiante, si com'on di coro / religioso e di santa vita, / s'aparechio e si avea vestita / la robo frate alberto dagimoro) [...] Castello 1913, 287-288); A. Della Torre, in D.A., Tutte le opere, Firenze 1919, 185-223; V. Biagi, Il Fiore, il RomandelaRose e D., in " Annali delle Università toscane ", n.s., VI (1921) 112; F. Torraca, Il " Fiore ", in " Bull. Ist. Stor. Ital ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
figurale
agg. [dal lat. tardo e mediev. figuralis]. – 1. Figurato, simbolico, allegorico, soprattutto con riferimento al significato o senso tipico del Vecchio Testamento (v. tipico1), ma anche, nella critica letteraria, riferito a opere non...