Paura (Paor)
Nicolò Mineo
Personaggio allegorico del Fiore, corrispondente a " Peor " del RomandelaRose. Personifica lo stato verginale di esitazione timorosa dinanzi all'amore. È costantemente associata [...] a Vergogna e a Schifo stesso, mette in catene Bellaccoglienza e colpisce senza pietà il giovane innamorato (CCV). Ingaggiata la battaglia tra le forze che difendono il castello e quelle di Amore, soccorre Vergogna, che sta per cedere, e resiste ...
Leggi Tutto
dottanza
Luigi Vanossi
È gallicismo (antico francese doutance, provenzale doptansa), che ricorre nelle Rime, nella Vita Nuova e nel Fiore. Il significato oscilla tra quello di " timore " e di " dubbio [...] di zeppa) di Fiore I 12 corrisponde al francese antico senz doutance, " senza dubbio ", diffusissimo nel RomandelaRose (vv. 968, 2758, 9415, ecc.). La voce è ben documentata nelle lingua antica, sia in testi poetici che prosastici. V. anche DOTTA. ...
Leggi Tutto
sorcotto
Luigi Vanossi
Termine del vestiario, derivato dal francese antico sorcot, che ricorre due volte nel Fiore. Il s. era una sorta di sopravveste, che si portava sopra la cotta, come la guarnacca; [...] colore andrà riferito e tutti e tre i termini).
Il luogo corrispondente del RomandelaRose non distingue i vari capi (cfr. v. 11108 " Les robes dou siecle porterent "), ma la coppia cote e seurcot ricorre in due altri punti dell'opera, che D. avrà ...
Leggi Tutto
strangolare
Luigi Vanossi
Ricorre due volte nel Fiore, sempre riferito a Malabocca. In CXXX 13, del coltello di cui si arma Falsembiante nella sua andata da Malabocca, si dice: di che quel Malabocca [...] usuale di " strozzare ", " uccidere soffocando ", ma quello di " scannare ", cioè " uccidere recidendo la gola ". Difatti, a differenza del RomandelaRose, dove Falsembiante stringe per il collo Malabocca fino a strangolarlo (cfr. vv. 12364-65 " E ...
Leggi Tutto
forno
Luigi Vanossi
Il termine compare una volta nel Fiore, in un campione di parola per eccellenza ‛ comica ' (il parlante è Malabocca): e giva per le mura tutto 'ntorno / dicendo: " Tal è putta e [...] anche il forneccio di CXXIX 13). L'immagine verrà poi ripresa verso la fine del poemetto, in prossimità del compimento della favola amorosa.
Il luogo corrispondente del RomandelaRose suona: " Ceste est vilaine, ceste est fole, / E ceste si a trop ...
Leggi Tutto
fazione (fazzone)
Luigi Vanossi
Vocabolo di derivazione francese, assai comune nell'antico volgare: ricorre in If XVIII 49, al plurale, nel senso di " fattezze ", " lineamenti ": O tu che l'occhio a [...] Se ben mi guardi, in me non ha nessuna / fazzon che non sia fior d'ogne bellezza (cfr. RomandelaRose 1012 " quant il me membre / dela façon de chascun membre ").
In C 9 Ched i' so mia fazzon sì ben cambiare / ched i' non fui unquanche conosciuto ...
Leggi Tutto
adorare
Federigo Tollemache
. S'incontra una volta nel Convivio, una volta in ciascuna delle tre cantiche, quattro volte nel Fiore e una nel Detto.
In Cv II IV 6 Li gentili le [Intelligenze] chiamano [...] peraltro nell'antica lingua (vedi per questo il Barbi e la Brambilla Ageno; e cfr. Giamboni Libro VII 7 " adorai lavorar m'affaticasse, il Parodi spiega " pregare " e richiama Romandelarose 12447 " J'aime mieu devant les gens orer ". In Detto ...
Leggi Tutto
scorticare
Luigi Vanossi
Il verbo ricorre due volte nel Fiore, dov'è sempre in relazione con escorchier del RomandelaRose. È usato nel suo significato proprio di " strappare la pelle a un animale [...] feroce rapacità che ispira i suoi precetti.
Questo passo non trova esatta corrispondenza nel discorso della Vieille del RomandelaRose, ma ne ricorda uno in cui Amis inveisce contro le donne che vendono a caro prezzo il loro corpo: " Nus on ne se ...
Leggi Tutto
Folle-Larghezza
Luigi Vanossi
Personaggio allegorico del Detto e del Fiore, corrispondente a Fole-Largece del RomandelaRose. Raffigura la smodata larghezza nel donare, cioè la prodigalità. Nel Fiore [...] L'uom appella il cammin Troppo-Donare, / e fu fondato per Folle-Larghezza; / l'entrata guarda madonna Ricchezza (LXXI 2; cfr. RomandelaRose 7896-98 " Li chemins a nom Trop Doner; / Fole Largece le fonda, / Qui mainz amanz i afonda "); Intorno dal ...
Leggi Tutto
sala
Luigi Vanossi
Denotava nel Medioevo la stanza principale dell'abitazione nobiliare, dove si ricevevano gli ospiti. La 's. è citata, insieme con altri ambienti della casa dove si compiono gli sprechi [...] / in sale ed in dispensa / e 'n guardarobe e 'n cella.
Ricorre inoltre nel Fiore dove, in corrispondenza col RomandelaRose, denota il fasto degli edifici fatti costruire dagli ordini mendicanti con i beni sottratti ai poveri: né non vuol [Dio] che ...
Leggi Tutto
detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
figurale
agg. [dal lat. tardo e mediev. figuralis]. – 1. Figurato, simbolico, allegorico, soprattutto con riferimento al significato o senso tipico del Vecchio Testamento (v. tipico1), ma anche, nella critica letteraria, riferito a opere non...