Pietà
Nicolò Mineo
Personaggio allegorico del Fiore, corrispondente a " Pitié " del RomandelaRose. È personificazione della disposizione, da parte della donna amata, ad avere compassione delle pene [...] d'amore del corteggiatore.
Viene invocata, assieme a Franchezza, dal giovane protagonista del poemetto, Amante (o anche Durante), perché contrasti a Schifo (VII 4 e 13-14). Ed ecco che, venendo a lui assieme ...
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rubatore
Luigi Blasucci
Il vocabolo s'incontra due volte nel Convivio, in un'accezione che ripete il senso violento che il verbo ‛ rubare ' (v.) ha nella lingua del tempo: I XII 10 Questa [la giustizia] [...] 3 tutti quanti [cioè usorieri, siniscalchi, provosti e piatitori] son gran rubatori (ma qualcuno ha proposto di sostituire r. con rapinatori, secondo il luogo corrispondente del RomandelaRose [ediz. Langlois, v. 11541]: " tuit vivent près que ...
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inarrare
Luigi Vanossi
Il verbo, nel senso di " impegnare dando arra, cioè caparra " (v. ARRA), ricorre due volte nel Fiore. Per CXLVII 8 le mie promesse gli venian fallate, / ch'altre persone m'avieno [...] , a norma della tradizione ovidiana, come garanzia del possesso amoroso (cfr. le parole di Bel Acueil in RomandelaRose 3405-08 " E sachiez bien cui l'en otroie / Le baisier, il a dela proie / Le miauz e le plus avenant, / Si a erres dou remenant ...
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tratutto (tretutto)
Luigi Vanossi
Rafforzativo di ‛ tutto ', formato sul francese antico trestout (" tutto quanto "), usato cinque volte nel Fiore, con funzione espressiva. Due esempi ricorrono nel discorso [...] forma tretutto, più vicina al francese.
Benché non figuri mai in corrispondenza con i passi del Fiore, trestout è molto diffuso nel RomandelaRose (vv. 29, 321, 1076, ecc.). Per l'uso di altri superlativi formati col prefisso tra-, vedi TRACELATO. ...
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manovaldo
Luigi Vanossi
È la forma volgare di " mundualdo ", cioè " chi, in conformità con l'istituto longobardo del ‛ mundio ', era investito della tutela delle donne e dei minorenni ". Nel Fiore indica [...] figliuol, poco gli vale / i ben del padre, sì 'l te ne rispazzo (CXXII 3).
Il passo trova rispondenza in RomandelaRose 11681-11682 " Seur mei preing execucions / E vois en procuracions ", ma il poeta amplifica lo spunto del romanzo, mostrando viva ...
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miccianza
Luigi Vanossi
La voce, che riproduce il francese antico mescheance, ricorre tre volte nel Fiore (di cui due nel pittoresco eloquio della Vecchia), sempre nell'espressione ‛ dar m. ', " dar [...] che lo me' cor sì m'indovina / che tu darai lor ancor gran miccianza / a que' ribaldi, CLII 4 (cfr. RomandelaRose 12880-82 " Pour ce, beauz fiz, vous endoctrine / Que, quant endoctrinez sereiz / Des ribaudeaus me venchereiz "); sì fa' che 'nverso ...
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trabocco
Luigi Vanossi
Antica macchina da guerra, simile alla balista, che serviva per lanciare grosse pietre nelle città assediate. Ricorre due volte nel Fiore, sempre in corrispondenza con perriere [...] li nemici lungi far istare / e servirli di pietre e di quadrelli (cfr. RomandelaRose 3853-54 " Dedenz le chastel a perrieres / E engins de maintes manieres "). Compare inoltre nel discorso di Falsembiante, dove della civitas della chiesa, tradita ...
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coraggio
Lucia Onder
Il termine (dal provenzale coratge) torna, sempre in poesia (ma mai nella Commedia), dodici volte: undici volte in rima al singolare e in un caso al plurale (coraggi). Ha il significato [...] / come que' ch'è cortese e prode e saggio: il Petronio annota che l'espressione buon coraggio corrisponde al RomandelaRose 12292 " bele chiere ".
Ha il significato di " opinione ", " parere ", " pensiero ", in Rime XLII 9 Poi piacevi saver lo meo ...
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forneccio
Luigi Vanossi
Appare nella descrizione di Costretta Astinenza di Fiore CXXIX 13 La scarsella avea piena di forneccio (cfr. RomandelaRose 12080 " Escharpe ot pleine de soussi ").
Il Parodi [...] ‛ forneccio ' anche in Rustico. Il vocabolo potrebbe documentare un'esplicita memoria del sonetto di Rustico, come sembra indicare la circostanza che in entrambi i casi esso rima con leccio (e affine è anche l'ispirazione, fortemente moralistica, dei ...
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grana
Luigi Vanossi
. Significa " granello ", con valore collettivo (cfr. francese antico graine), in Detto 104 Or non tener sua via / se vuo' da lu' campare; / e se non, mal camp' are, / che biado [...] a que' che ti farà gittar in vano). Esso si collega a quello in cui, agl'inizi della seconda parte del RomandelaRose, l'amante si lamenta della sventura amorosa occorsagli (con parole che idealmente precorrono il secondo intervento di Ragione): vv ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
figurale
agg. [dal lat. tardo e mediev. figuralis]. – 1. Figurato, simbolico, allegorico, soprattutto con riferimento al significato o senso tipico del Vecchio Testamento (v. tipico1), ma anche, nella critica letteraria, riferito a opere non...