bisante
Luigi Vanossi
Era una moneta d'oro coniata dall'impero bizantino. La voce ricorre due volte nel Fiore, la prima nel discorso di Amico, con forte coloritura iperbolica: giurando loro Iddio e [...] diavol v'accomando / con tutti que' che non han de' bisanti ' (CVII 8, sempre in rima con né Die né Santi). La moneta è citata con buona frequenza in testi antichi, tra cui il Novellino e il Filocolo; besant è poi voce diffusa nel RomandelaRose. ...
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cugina
Luigi Vanossi
. - Due occorrenze nel Fiore: XXIV 4 Vergogna... / sì disse a Paura sua cugina (cfr. " Peor... / Parole a Honte sa cosine ", RomandelaRose 3647-48); CCXI 11 Paura la sgridò: [...] tuo ardire ?... " (cfr. Rose 15514 e 15526). Nello stemma allegorico del Fiore, come del RomandelaRose, Vergogna e Paura risultano Vergogna è figlia di Ragione (Fiore XXX 8, CCXXI 9; Rose 2840-41), non si conoscono i genitori di Paura (certo però ...
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imbraciare (Imbrasciare)
Luigi Vanossi
Corrisponde al francese embraser, e ricorre due volte nel Fiore, nello stesso contesto narrativo: e disse ben che la fortezza fia / molto tosto per lei tutta 'mbraciata [...] (CCXVI 11; cfr. RomandelaRose 20729 " Tout le pourpris vueil embraser, / Tours e tourneles araser "); Quando 'l castello fu così imbrasciato / e che le guardie fur fuggite via... (CCXXVI 1; cfr. Rose 21274 " Fuit s'en Peeur, Honte s'eslaisse, / ...
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Salvagnone
Luigi Vanossi
È, come spiega il Parodi, il nome romanzesco di un ladro, citato in Fiore XXXI 14 Lassù non dottav'ella tradigione, / ché quella vecchia, a cu 'l diede a guardare, / sì era [...] d'inganni e capace quindi di prevenirli (cfr. RomandelaRose 3925 ss. " Nus ne la porroit engignier / Ne designier ne de guignier, / Qu'il n'est baraz qu'el ne conoisse, / Qu'ele ot des biens e de l'angoisse/ Qu'Amors a ses sergenz depart / En ...
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secolare (seculare)
Luigi Vanossi
Designa " chi appartiene al secolo, all'ambiente laico " (in opposizione a ‛ religioso '), e ricorre due volte nel Fiore, in corrispondenza con seculer del Romande [...] laRose.
È usato come sostantivo in LXXXVIII 9 Il fatto a' secolari è troppo aperto (Rose 11015-16 " Religieus sont mout couvert, / Seculer sont plus aouvert "), cioè " le azioni dei secolari si notano troppo " (Petronio), mentre nell'espressione ...
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leggenda
Luigi Vanossi
Il termine compare in Fiore CLXX 7 Tolomeus già dice in sua leggenda / ch'aver non potesse amor, né franchezza, dov'è assunto non nel senso più usuale di " narrazione della vita [...] da biasimare, se non da coloro che per morbidezza d'animo sono amatori delle brievi leggende ". Il passo del Fiore corrisponde a RomandelaRose 13637-38 " Car ainsinc le dit Tholomee, / Par cui fu mout science amee ", al quale andrà però aggiunto ...
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misprendere
Luigi Vanossi
Gallicismo che ricorre due volte nel Fiore, nel senso di " fallire ", " commettere un torto verso qualcuno ": in CXIX 14 verso mia madre troppo misprendea, equivalente a Roman [...] delaRose 11512 " Vers ma mere trop mesprenait ", e in XXVI 2 Lo Schifo, quando udio quel romore, / conobbe ben ched egli avea mispreso, che serberà il ricordo di Rose 3658 " Alon a Dangier orendroit, / Si li montron bien e dison / Qu'il a faite ...
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dotta
Luigi Vanossi
Francesismo; appare (in rima) in If XXXI 110 Allor temett'io più che mai la morte, / e non v'era mestier più che la dotta, / s'io non avessi viste le ritorte, oltre che nel Fiore, [...] di " timore ", " paura ", ed è attestata per lo più in testi influenzati dalla cultura francese (prosastici o narrativi): Cronaca di Giovanni Villani, Volgarizzamenti di Livio, ecc. Doute è anche nel RomandelaRose (vv. 2012, 5433, 14132, ecc.). ...
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portale
Luigi Vanossi
. La parola è usata nel Fiore, per indicare le porte principali del castello di Gelosia: E sì vi fece far quattro portali / con gran torri di sopra imbertescate, XXVIII 9 (" E [...] Don li murs est espès e hauz ", RomandelaRose 3823); E perch'ella dottava tradigione, / mise lo Schifo in sul portai primiere, XXX 6 (cfr. Rose 3870 " Si m'est avis que Dangiers porte / La clef dela premiere porte "); al quarto portal, dietro da ...
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diessa
Luigi Vanossi
Trascrizione del francese antico deesse, " dea ", che ricorre due volte, sempre in rima, nei due poemetti derivati dal RomandelaRose: la prima in Detto 79 ella si fa diessa: [...] fa chiamar il Die d'amore!, detto da Ragione in Fiore XXXVII 9); la seconda in Fiore CCXV 9 credendo che vi fosse la diessa, riferito a Venere (cfr. RomandelaRose 3428, 20719). La voce è attestata per lo più in testi d'influsso oitanico (Fatti di ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
figurale
agg. [dal lat. tardo e mediev. figuralis]. – 1. Figurato, simbolico, allegorico, soprattutto con riferimento al significato o senso tipico del Vecchio Testamento (v. tipico1), ma anche, nella critica letteraria, riferito a opere non...