visto
Luigi Vanossi
L'aggettivo, derivato dal francese antico viste (moderno vite), " agile ", " lesto ", compare in Detto 409 E se se' forte e visto, / a caval sie avvisto / di punger gentemente, che [...] risponde a RomandelaRose 2195 " Se tu te senz viste e legier, / Ne fai pas de saillir dangier; / E se tu es bien a cheval, / Tu doiz poindre amont e aval ".
È ben documentato in testi del Due e Trecento; v. anche ‛ Vistamente ', in Schiaffini, ...
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alosa
Luigi Vanossi
Appare in Fiore CXXV 6 La buona anguilla non è già peggiore; / alose o tinche o buoni storioni, dove è addotta a esempio di specialità culinaria. L'a. (latino tardo alausa, francese [...] anche ‛ cheppia ', è pesce pregiato, specie nella varietà di acqua dolce (Alosa lacustris) a cui qui sarà fatta allusione. Il brano del Fiore amplifica RomandelaRose 11740-41 " S'il ne se defent de lampreie, / De luz, de saumon ou d'anguile ". ...
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mescolare
Luigi Vanossi
È usato nel Fiore, nella descrizione del congiungimento sessuale in cui termina il racconto (CCXXX 13): La semenza del fior v'era cascata; / amendue insieme sì le mescolai, / [...] che molta di buon'erba n'è po' nata (cfr. RomandelaRose 21727-728 " Si fis lors si meller les graines / Qu'eus se desmellassent a peines ").
Nelle altre opere D. preferisce ‛ mischiare ' (v.); m. ha un sapore di lingua familiare, che si conviene ...
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ostellaggio
Luigi Vanossi
Col valore di " albergo ", " ospitalità ", la parola è in Fiore CXXXI 8 sì sian venuti a voi per ostellaggio (cfr. Rose 12167 " L'ostel vous venons demander "). Corrisponde [...] al francese antico ostelage, che il poeta trovava in un passo del RomandelaRose (v. 10107), di certo presente alla sua memoria (cfr. OSTE).
La si trova del resto nei documenti antichi, dove presenta, oltre al senso qui specificato (F. Villani, M. ...
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paggio
Luigi Vanossi
Vocabolo di derivazione francese, usato in Fiore CI 4 ch'un'or divento prete, un'altra frate, / or prinze, or cavaliere, or fante, or paggio, in corrispondenza con RomandelaRose [...] " Or resui princes, or sui pages " (dove rima pure con langages). Il p. era un giovinetto, per lo più di nobile famiglia, che serviva nelle corti. Si oppone da un lato all'umile condizione del fante, dall'altra, come nel RomandelaRose, a prinze. ...
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coniglietto
Luigi Vanossi
. Diminutivo di ‛ coniglio ', che appare in Fiore CXXV 11 o paperi novelli o coniglietti (in rima analogica con grossi cavretti, v. 9), che riprende RomandelaRose 11750 [...] (" Chevreaus, conins, lardez en haste "). Nell'elenco di allettanti delizie culinarie atte a saziare il furore inquisitorio di Falsembiante, il diminutivo introduce una nota ironica di squisitezza, con ...
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tracelato
Luigi Vanossi
Superlativo di ‛ celato ', formato col prefisso tra- (dal latino trans-; cfr. il francese antico tres-), usato con funzione avverbiale in Fiore CXVI 9 E ciò facciamo noi sì tracelato [...] / ch'e' non saprà per cui l'avrà perduto, cioè " nascostissimamente " (cfr. RomandelaRose 11649 " Par traïson le diffamons ").
I superlativi di questo tipo sono abbastanza numerosi nel Fiore, dove andranno attribuiti all'influsso francese (cfr. ...
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scialiva
Luigi Vanossi
Variante di " saliva ", che compare nel Fiore, dove all'amante che non sia in grado di lagrimare al momento opportuno, si consiglia di bagnare i suoi occhi con saliva: o di scialiva [...] 'mmolle, / s'ad altro tu non puo' ricoverare (LIII 12).
Corrisponde puntualmente a salive del RomandelaRose: " E se vous ne poez plourer, / Couvertement, senz demourer, / De vostre salive preigniez, / Ou jus d'oignons, e l'espreigniez " (v. 7465). ...
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stufare
Luigi Vanossi
Il verbo è usato in Fiore CLXXXIX 5, dove forma una figura etimologica con stufa del verso successivo: per che convien ch'ella sia stufata, / ché colla stufa guerir se ne suole.
Intransitivo, [...] vale " stufarsi ", cioè " prendere una stufa, un bagno caldo ", e corrisponde puntualmente a s'estuver del RomandelaRose, anch'esso giocato (in rima) col sostantivo corrispondente: " N' i' vaudrait riens bainz senz estuve, / Pour ce estuve " (vv. ...
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uguanno
Luigi Vanossi
Avverbio di tempo, derivato dal latino hoc (o hocque) anno, " in quest'anno " (ancor oggi in uso nei dialetti della Toscana meridionale e dall'Umbria alla Sicilia). È usato una [...] sola volta, nel Fiore, in una imprecazione dello Schifo: i' sia uguanno per la gola impeso, / sed i' nol fo morir a gran dolore, XXVI 7 (cfr. RomandelaRose 3740-41 " Tot vif me face l'en erder / Se jamais on vivanz i entre "). ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
figurale
agg. [dal lat. tardo e mediev. figuralis]. – 1. Figurato, simbolico, allegorico, soprattutto con riferimento al significato o senso tipico del Vecchio Testamento (v. tipico1), ma anche, nella critica letteraria, riferito a opere non...