impiccare
Luigi Vanossi
Nel significato proprio di " appendere uno al capestro fino a farlo morire ", in Fiore L 11 Col braccio al collo sì diè on menare / il su' nemico, insin che si' al giubbetto, [...] / co le lusinghe, e po' farlo impiccare (cfr. RomandelaRose 7422 ss. " Les braz au col deit l'en mener / Son anemi pendre ou neier, / Par chuer, par aplaneier "). In Fiore XXVI 7 ricorre anche il sinonimo ‛ impendere ' (v.), d'impronta francese. ...
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raccontare
Luigi Vanossi
Usato una sola volta in Fiore XVII 5 A voler raccontar de' suo' sembianti / e dela sua tranobile fazzone, / sarebbe assai vie più lungo sermone / ch'a sermonar la vita a tutti [...] i Santi (cfr. RomandelaRose 3432 ss. " Ne ferai or pas mencion / De sa robe e de son oré / ... Por ce que trop i demorroie ".
Nel poemetto ricorre anche la forma ‛ ricontare ', oltre a ‛ contare ', che è esclusiva nella Commedia. ...
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incacare
Luigi Vanossi
Il verbo appare nel Fiore, nell'eloquio della Vecchia, che ama i toni fortemente espressivi e triviali: Quando 'l cattivo, che sarà 'ncacato, / la cui pensea non serà verace, [...] / sì crederà che... (CLXXXII 1; cfr. RomandelaRose 13835-36 " E quant orra cete parole / Cil qui la pensee avra fole... ").
È usato figurativamente per connotare la condizione penosa di chi è caduto nelle amorose seduzioni della donna. Il Parodi ...
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scarpetta
Luigi Vanossi
Compare in Detto 437 Nove scarpette e calze / convien che tuttor calze, dove il diminutivo suggerisce un'idea di eleganza.
Più precise indicazioni sulla foggia delle calzature [...] erano impartite all'Amante nel RomandelaRose: " Solers a laz e estiviaus / Aies sovent frois e noviaus, / E gar qu' il soient si chauçant / Que cil vilain aillent tençant / En quel guise tu i entras / E de quel part tu en istras " (vv. 2149-54). ...
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conviare
Luigi Vanossi
. Crudo francesismo di Fiore CVIII 7 Quand'egli è morto, il convio a sotterrare; / po' torno e sto più ad agio che 'n gennaio, che riproduce " Bien le convei jusqu'a la fosse [...] ", RomandelaRose 11260. Come il francese conveier, vale " accompagnare ", " scortare " (nel nostro caso nel corteo funebre). È anche nella Cronica di G. Villani: " con molta baronia furono ricevuti a grande onore, e conviati infino a Napoli " (X ...
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gabbia
La voce è documentata in Fiore CLXXXIII 9 Vedi l'uccel del bosco quand'è 'n gabbia: / e' canterà di cuor, ciò vi fi' avviso, / ma no gli piace vivanda ch'egli abbia, che traduce RomandelaRose [...] 13941 ss. " Li oisillons dou vert boschage, / Quant il est pris e mis en cage... ". L'immagine popolare dell" uccello in g.' è qui volta a raffigurare la condizione della donna, " costretta " dalla legge civile. ...
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guernigione
Luigi Vanossi
La voce, corrispondente al francese garnison, appare in Fiore XXX 1 Quand'ell'ebbe il castel di guernigione / fornito..., in coincidenza con RomandelaRose 3867 " Jalosie [...] / Ou chastel que je vos devise " (e cfr. anche vv. 3912, 3915). Denota qui l'insieme di strumenti da guerra di cui deve essere corredata una piazzaforte (nello stesso senso era usata nel sonetto precedente la variante suffissale guernimento, v. 2). ...
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sensale
Luigi Vanossi
Indica " quegli che s'intromette tra i contraenti per la conclusione del negozio, e particolarmente tra il venditore e il compratore " (Tommaseo), ed è citato, assieme ad altri [...] 'intermediari, tra le guise che può assumere Falsembiante: Ancor sì m'intrametto in far mogliazzo, / altr'or fo paci, altr'or sì son sensale (CXXII 2). Il RomandelaRose (v. 11679) ha " si m'entremet de courretages " (" mediazioni ", " senserie "). ...
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gumitolo
Luigi Vanossi
Variante di ‛ gomitolo ', che appare in Fiore CXC 14 covriceffo o aguglier di bella taglia, / o gumitol di fil, s'egli 'l degnasse, corrispondente a RomandelaRose 14418 ss. [...] " Ou un beau petit coutelet, / Ou de fil un lumuisselet, / Si con font nonans par coustume ". La tendenza alla u protonica per o è piuttosto caratteristica degli altri dialetti toscani che del fiorentino (cfr. Castellani, Nuovi testi I 41). ...
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imparentarsi
Luigi Vanossi
Parasintetico, in Fiore XLIV 14 Più alto non ti puo' tu imparentare, cioè " non puoi far parentado con una donna di condizione più elevata, più nobile di me ".
Lo stesso concetto [...] era espresso in RomandelaRose 5813 ss. " Ci avras en cet avantage / Amie de si haut lignage / Qu'il n'est nule qui s'i compere, / Fille Deu le souverain pere, / Qui tele me fist e fourma ". ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
figurale
agg. [dal lat. tardo e mediev. figuralis]. – 1. Figurato, simbolico, allegorico, soprattutto con riferimento al significato o senso tipico del Vecchio Testamento (v. tipico1), ma anche, nella critica letteraria, riferito a opere non...