Poeta catalano (n. 1415 circa - m. 1479), castellano di Amposta, generale dell'esercito del re Giovanni II (1461). Compose un vasto poema allegorico d'imitazione dantesca, La glòria d'amor, in cui, tra [...] l'altro, si notano reminiscenze del RomandelaRose e dei Trionfi. ...
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INGHILTERRA (ingl. e ted. England; fr. Angleterre; sp. Inglaterra; denominazioni che si equivalgono per il significato, che è "terra degli Angli"; in lat. Anglia; A. T., 47-48)
Roberto ALMAGIA
Pietro [...] Confessio Amantis non si distingue dalla massa delle opere convenzionali suggerite dal RomandelaRose. Ma è il Chaucer minore, quello appunto che discendeva dal RomandelaRose, che vedranno i contemporanei e i posteri, dimentichi del cammino da ...
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SENECA, L. Anneo
Achille BELTRAMI
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Secondogenito di L. Anneo Seneca il Vecchio, nato a Cordova alcuni anni a. C. (verso il 4 a. C. secondo l'opinione comune, ma forse [...] sua morte era esemplare, interpretata come un episodio del martirologio cristiano: la Leggenda aurea di Iacopo da Varazze, il RomandelaRose e il Novellino (novella 71) narrano la fine drammatica di S. Va anche avvertito che per tutto il Medioevo ...
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Italiana, letteratura
Marziano Guglielminetti
La produzione poetica
È facile constatare che i primi anni del 21° sec. non hanno mutato né soggettivamente, né tematicamente, né tecnicamente il quadro [...] il passare del tempo sembra diversamente innovatore l'anconetano F. Scataglini (1930-1994), traduttore nien-temeno che del Romandelarose (La rosa, 1992), autore, prima e dopo, del Rimario agontano (1987), antologia della prima maniera, e di El Sol ...
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ORLÉANS, Charles, duca d'
Salvatore Battaglia
Principe e poeta francese, nato a Parigi il 24 novembre 1394, morto ad Amboise il 5 gennaio 1465. Fu avviato alla vita in un ambiente di regale grandezza [...] sua base c'è un'esperienza letteraria maturatasi sulla traccia di Guillaume de Machault e di Eustache Descamps con il patrimonio allegorico e metaforico del RomandelaRose; i temi tradizionali dell'amore cortese, le consuete situazioni sentimentali ...
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GERSON
Alberto Pincherle
. Jehan Le Charlier nacque nel 1363, da Arnolfo ed Elisabetta, nel villaggio di Gerson (presso Rethel, Champagne) da cui doveva prendere il nome. Dopo i primi studî, fu posto [...] Illinois Studies in Language and Literature, III, 1); il Trattato contro il RomandelaRose, ed. E. Langlois, in Romania, 1918-19, p. 23.
Bibl.: E. Bourret, Essai... sur les sermons français de J. G., Parigi 1858; J. B. Schwab, J. G., Würzburg 1858 ...
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RUTEBEUF (nella firma antica Rustebeuf)
Salvatore Battaglia
Poeta francese, nato nella prima metà del sec. XIII, forse a Parigi (ma certo non molto lontano da Parigi), morto poco dopo il 1280. Di condizione [...] herberie, cioè di un ciarlatano che vende le sue erbe medicinali. Sotto l'influsso del RomandelaRose da un canto e in parte del Romande Renart, R. tentò anch'egli l'allegoria con il Renart le bestourné, satira di uomini e cose del suo tempo.
Ediz ...
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JEAN de Meung
Nicola Zingarelli
Poeta francese, fiorito nella seconda metà del sec. XIII, originario di Meung-sur-Loire (a 18 km. da Orléans; Meun secondo la grafia degli antichi codici). Abitava a [...] nel 1292; in un atto del 6 novembre 1305 si parla di "maître Jean" come già morto. Egli si nomina nel RomandelaRose (v. 10565) Jean Chopinel o Clopinel; e fu creduto soprannome perché zoppicava, ma senza certezza. Nella dedica al re Filippo IV ...
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SAN PEDRO, Diego de
Salvatore Battaglia
Scrittore spagnolo, fiorito nella seconda metà del sec. XV. Si hanno scarse notizie intorno alla sua vita: forse di origine israelita, fatti gli studî di baccelliere, [...] è più ampio e più articolato, e nella sua architettura accoglie inoltre elementi allegorici, lontana derivazione del RomandelaRose: nella Cárcel de Amor, dove l'autore è guidato dal Disio, ufficiale di Eros, vive nei peggiori tormenti Leriano, il ...
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PARIS, Paulin
Salvatore Battaglia
Erudito francese, nato ad Avenay (Marna) il 25 marzo 1800, morto a Parigi il 13 febbraio 1881. Interrotti gli studî di giurisprudenza, si dedicò alla letteratura della [...] . 2, 1885. Inoltre i suoi articoli nell'Histoire littér. dela France, specie su Jean Bodel e Rutebeuf (vol. XX), sulle Chansons de geste (XXII, XXV, XXVI), di carattere informativo; sul RomandelaRose (XXIII), mentre il lungo lavoro analitico sui ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
figurale
agg. [dal lat. tardo e mediev. figuralis]. – 1. Figurato, simbolico, allegorico, soprattutto con riferimento al significato o senso tipico del Vecchio Testamento (v. tipico1), ma anche, nella critica letteraria, riferito a opere non...