Stato insulare dell’Europa nord-occidentale. Comprende la maggior parte delle Isole Britanniche (precisamente la Gran Bretagna e la parte nord-orientale dell’Irlanda) tra l’Oceano Atlantico, a NO, il Mare [...] anche il Piers Plowman di W. Langland, che rispecchia gli aspetti più foschi del Trecento.
Partito dall’imitazione del RomandelaRose e dei suoi epigoni, Chaucer, attraverso l’esempio dei grandi trecentisti italiani (soprattutto G. Boccaccio), nei ...
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GIARDINO
M. Bernardini
Il g., una volta abbandonato, soggetto alle incursioni degli estranei e del tempo, si cancella facilmente; anche le strutture più consistenti che lo caratterizzano (fontane, bacini, [...] detto Gioia della Corte, quale si presenta nel romanzo Erec et Enide di Chrétien de Troyes (seconda metà del sec. 12°), sia soprattutto nel RomandelaRose (sec. 13°), che avrebbe imposto 'prato' e 'verziere' come scenari obbligati degli incontri ...
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TOURNAI
J. Dumoulin
D. Vanwijnsberghe
(lat. Turnacum, Tornacum; Tournay nei docc. medievali)
Città del Belgio sudoccidentale, nella prov. di Hainaut, attraversata dal fiume Schelda.
Fondata nel sec. [...] origines, RBAHA 13, 1943, pp. 117-122; L. Fourez, Le psautier de Louis le Hutin, 1315, ivi, 15, 1945, pp. 101-115; id., Le RomandelaRosedela Bibliothèque dela ville de Tournai, Scriptorium 1, 1946, pp. 213-239; H. Bober, Flemish Miniatures ...
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MUSICA
P. Scarnecchia
Il termine trae origine dal gr. μουσιϰή ('arte delle muse') e designa, in un senso più largo, ogni forma d'arte in grado di generare ordine e armonia. Da questa definizione originaria [...] del sec. 14° (Heidelberg, Universitätsbibl., Pal. germ. 848, cc. 398v399r), dei menestrelli di diversi esemplari del RomandelaRose di Jean de Meung e Guillaume de Lorris, dello stesso secolo (Oxford, Bodl. Lib., e.Mus. 65, c. 3v), o di quelli dei ...
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OTTICA
F. Cecchini
L'o., "la più fisica tra le scienze matematiche" (Aristotele, Physica, 194a8), si configurò nel Medioevo essenzialmente come disciplina che indaga intorno al rapporto tra realtà e [...] a cura di D.C. Lindberg, Madison 1970; id., Tractatus de perspectiva, a cura di D.C. Lindberg (Franciscan Institute Publications, 16), New York 1972; Guillaume de Lorris, Jean de Meun, RomandelaRose, a cura di A. Strubel, Paris 1992, pp. 1038-1066 ...
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GINEVRA
M. Delle Rose
(lat. Genua, Genava, Genavae Augusta; franc. Genève)
Città della Svizzera sudoccidentale, capoluogo del cantone omonimo, posta all'estremità ovest del lago Lemano, presso l'uscita [...] Parigi, del 1260 ca.), una magnifica Bible historiale della bottega di Jean Pucelle, del 1330 ca. (fr. 2), un codice con il RomandelaRose (fr. 178; Parigi, metà del sec. 14°) e un manoscritto contenente opere di Tito Livio, degli inizi del sec. 15 ...
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Amore
A. Simon
Una delle primigenie, non generate potenze, secondo la Teogonia esiodea, divinità onnipresente e onnipotente dalle molteplici genealogie (figlio di Afrodite e di Ares, di Afrodite e di [...] cura di C. Segre, M. Marti, Milano-Napoli 1959.
Poeti del Duecento, a cura di G. Contini, Milano-Napoli 1960.
Le RomandelaRose, a cura di S. Battaglia, Napoli 1947.
G. Boccaccio, Amorosa Visione, a cura di V. Branca, Firenze 1944.
id., Genealogia ...
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OVIDIO NASONE, Publio
C. Rabel
Poeta latino (43 a.C.-17 d.C.) autore di numerose opere che nel Medioevo vantano una nutrita tradizione manoscritta illustrata.A partire dall'epoca carolingia, i due poeti [...] .Nel Medioevo alcuni episodi delle Metamorfosi ebbero una tradizione iconografica di particolare importanza: così la storia di Narciso, illustrata alla fine del sec. 13° nel RomandelaRose, così il mito di Orfeo, che appare in una raccolta di opere ...
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ROMANZO
P. D'Achille
Termine, nato nel Medioevo, con cui si indica, sia nel linguaggio della critica e della storiografia letteraria sia nell'uso comune, il più importante genere narrativo, che ha anch'esso [...] resto, il termine r. fu esteso pure a opere di contenuto allegorico-didascalico (RomandelaRose) o favolistico (Romande Renard).Dal punto di vista artistico, la nascita del r. è importante soprattutto nel campo della miniatura (v.): proprio per ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
figurale
agg. [dal lat. tardo e mediev. figuralis]. – 1. Figurato, simbolico, allegorico, soprattutto con riferimento al significato o senso tipico del Vecchio Testamento (v. tipico1), ma anche, nella critica letteraria, riferito a opere non...