Titolo attribuito nel 1881 a un poemetto toscano contenuto in un codice pergamenaceo (probabilmente prima metà 14° sec.) della Biblioteca universitaria di Montpellier. Riduzione, in 232 sonetti, della [...] parte narrativa del RomandelaRose, descrive le difficoltà che deve affrontare un amante nella conquista del fiore, cioè della donna. L’opera fu composta nel terzultimo o al massimo penultimo lustro del Duecento, ma incerta è l’identità del suo ...
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Detto d’Amore Poemetto di cui sono pervenuti 2 frammenti di 480 settenari, pubblicato per la prima volta, con questo titolo, nel 1888. Scritto sotto l’influsso del RomandelaRose, è quasi certamente [...] opera dello stesso autore del Fiore, ragione per la quale chi attribuisce questo a Dante deve attribuirgli anche il Detto. E proprio le minori qualità artistiche di quest’ultimo sono il principale argomento di coloro che negano l’attribuzione. ...
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Poeta e cronista (Desvres, Pas-de-Calais, 1435 circa - Valenciennes 1507). Storiografo di Carlo il Temerario, duca di Borgogna, per cui scrisse le Chroniques des ducs de Bourgogne (1474-1506), partecipò [...] alla politica e alla cultura di quella corte e fu uno dei "grands rhétoriqueurs": le sue poesie sono allegoriche, storiche, didattiche (Les Faictz et Dictz de J. M.). Parafrasò in prosa e commentò il RomandelaRose. ...
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Poeta catalano (n. 1415 circa - m. 1479), castellano di Amposta, generale dell'esercito del re Giovanni II (1461). Compose un vasto poema allegorico d'imitazione dantesca, La glòria d'amor, in cui, tra [...] l'altro, si notano reminiscenze del RomandelaRose e dei Trionfi. ...
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Italiana, letteratura
Marziano Guglielminetti
La produzione poetica
È facile constatare che i primi anni del 21° sec. non hanno mutato né soggettivamente, né tematicamente, né tecnicamente il quadro [...] il passare del tempo sembra diversamente innovatore l'anconetano F. Scataglini (1930-1994), traduttore nien-temeno che del Romandelarose (La rosa, 1992), autore, prima e dopo, del Rimario agontano (1987), antologia della prima maniera, e di El Sol ...
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GIOVANNI di Montreuil
Giuseppe Martini
Umanista francese, nato verso il 1354. Fu prevosto di S. Pietro a Lilla, e segretario delle Finanze del re di Francia Carlo VI, il quale lo inviò spesse volte [...] in Inghilterra, in Scozia, in Italia, in Germania, e ad Avignone. Nella disputa intorno al RomandelaRose parteggiò per Jean de Meung contro Christine de Pisan e Gerson. Dopo l'assassinio di Luigi d' Orléans, partecipò alle lotte delle fazioni che ...
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Novellieri del Cinquecento
Marziano Guglielminetti
Occorre riconoscere, preliminarmente, che la narrativa del Cinquecento, e in particolare la novellistica, rimane tutt'oggi res nullius. o, se si vuole, [...] posteriore alle Novellae del Morlini, una volta che abbia superato l'ostacolo iniziale di presentare, come d'obbligo dal Romandelarose in poi, l'innamoramento del protagonista nei termini di un'allegoria mondana a chiave, finisca poi per procedere ...
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Matteo Maria Boiardo: L'inamoramento De Orlando, Parte I - Introduzione
Antonia Tissoni Benvenuti
L'Inamoramento de Orlando
Se questa edizione restituisce un testo più arcaico e quindi di più difficile [...] ad essa connessi, avarizia, prodigalità, avidità, e dell'ipocrisia che li copre, c'è concordanza a volte puntuale con parti del RomandelaRose), ma i beni di fortuna posseduti sono positivi in sé: a patto che l'uomo li sappia usare senza rendersene ...
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Francesco Petrarca: Rime, Trionfi e Poesie Latine - Introduzione
Natalino Sapegno
I Rerum vulgarium fragmenta del Petrarca si presentano al lettore moderno con un duplice aspetto e consentono, per così [...] di una sorta di gara che lo scrittore faticosamente e segretamente persegue con i più vari modelli, dal RomandelaRose alla Commedia, all'Amorosa visione, nello sforzo di innalzarli a un tipo di perfezione classicistica, inutilmente vagheggiato ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Il Fiore - Introduzione
Gianfranco Contini
È il titolo, puramente convenzionale, assegnato dal suo primo editore (1881), Ferdinand Castets, a una corona anepigrafa di [...] dell'autografo vi si riflette peraltro da vicino. Ciò, intanto, nell'imitazione grafica di un'ordinaria pagina del RomandelaRose, nei cui manoscritti è di norma a due colonne con rubriche marginali o interlineari: ogni pagina del Fiore consta ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
figurale
agg. [dal lat. tardo e mediev. figuralis]. – 1. Figurato, simbolico, allegorico, soprattutto con riferimento al significato o senso tipico del Vecchio Testamento (v. tipico1), ma anche, nella critica letteraria, riferito a opere non...