Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] lega all’allegoria nel più celebre poema del Medioevo, Le RomandelaRose: iniziato da G. de Lorris, che analizza l’amore con sensibilità squisitamente cortese, esso fu terminato da J. de Meung, che diede all’opera un’impronta più didattica.
Anche ...
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Stato insulare dell’Europa nord-occidentale. Comprende la maggior parte delle Isole Britanniche (precisamente la Gran Bretagna e la parte nord-orientale dell’Irlanda) tra l’Oceano Atlantico, a NO, il Mare [...] anche il Piers Plowman di W. Langland, che rispecchia gli aspetti più foschi del Trecento.
Partito dall’imitazione del RomandelaRose e dei suoi epigoni, Chaucer, attraverso l’esempio dei grandi trecentisti italiani (soprattutto G. Boccaccio), nei ...
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Poeta francese (Cahors 1496 - Torino 1544). Figlio del "rhétoriqueur" Jean, studiò a Parigi sotto la guida del padre; iniziò quindi la carriera di cortigiano e alla morte del padre ereditò la carica di [...] elementi tradizionali, medievali e quattrocenteschi: apprezzò Villon, delle cui opere curò un'edizione (1532); pubblicò anche un'edizione del Romandelarose (1529), da cui aveva tratto motivi e figure per il suo poemetto allegorico Le temple ...
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PAKISTAN
Mario Ortolani
Anna Filigenzi
Daniela Bredi
Pierfrancesco Callieri
Maria Luisa Zaccheo
Angela Prudenzi
(App. II, II, p. 485; III, II, p. 343; IV, II, p. 717)
Circa il 40% del territorio [...] Golconda da Mullā Waǧhī intorno al 1630, è una favola allegorica basata su un originale persiano affine per tema al RomandelaRose. Il padre della poesia urdū vera e propria, Walī (1688-1744), nativo del Deccan, si trasferì nella capitale imperiale ...
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Poeta e cronista (Desvres, Pas-de-Calais, 1435 circa - Valenciennes 1507). Storiografo di Carlo il Temerario, duca di Borgogna, per cui scrisse le Chroniques des ducs de Bourgogne (1474-1506), partecipò [...] alla politica e alla cultura di quella corte e fu uno dei "grands rhétoriqueurs": le sue poesie sono allegoriche, storiche, didattiche (Les Faictz et Dictz de J. M.). Parafrasò in prosa e commentò il RomandelaRose. ...
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FREZZI, Federico
Simona Foà
Figlio di Freccia, nacque a Foligno, intorno alla metà del XIV secolo, e a Foligno si formò negli anni in cui governavano Ugolino e Trincio Trinci.
Tra i biografi del F. [...] a F. F., in Giornale storico della letteratura italiana, XLVII (1906), pp. 266-272; L.F. Benedetto, Il RomandelaRose e la letteratura italiana, Halle 1910, pp. 181 s.; B. Gilardi, Studi e ricerche intorno al Quadriregio, Torino 1911; E. Filippini ...
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La cultura figurativa nell’età costantiniana
Il gusto e i valori di una nuova epoca
Fabio Guidetti
Come in molti altri ambiti della storia politica e culturale di Roma, anche per quanto riguarda l’arte [...] , 3); M.E. Rose, The Trier Ceiling: Power dela mosaïque antique et médiévale (Lausanne 6-11 October 1997), éd. par D. Paunier, C. Schmidt, Lausanne 2001, II, pp. 58-73; Al. Cameron, Young Achilles in the Roman World, in The Journal of Roman ...
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Russia Il più vasto Stato del mondo, esteso dall’Europa orientale all’Estremo Oriente.
Il nome R. designa lo Stato consolidatosi a partire dal 16° sec. attorno al Principato di Moscovia ed esteso al momento [...] delle rose’), considerati la sua vena migliore in un genere molto popolare tra la fine del Settecento e gli inizi dell’Ottocento: la favola. Le favole di Krylov, ispirate a J. deLa della penetrazione delle forme romaniche nel 12° secolo. ...
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Stato dell’Europa nord-occidentale, affacciato per i 3400 km del suo perimetro costiero sull’Oceano Atlantico e sui mari dipendenti (di Barents, di N., del Nord), mentre per via di terra confina a NE con [...] romanici in pietra e dalla prima metà del 12° sec. iniziò la tedeschi H.E. Schirmer e A. de Châteauneuf (S. Trinità a Oslo). Tra principali rappresentanti della pittura figurativa norvegese: K. Rose; O. Nerdrum, vicino alla grande tradizione europea ...
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detto
détto agg. e s. m. [lat. dĭctus, dĭctum]. – 1. In funzione di participio, oltre agli usi di dire, sono da notare le frasi: è presto d., si fa presto a dire, non è cosa tanto facile come sembra; propriamente d.; così d. (v. cosiddetto);...
figurale
agg. [dal lat. tardo e mediev. figuralis]. – 1. Figurato, simbolico, allegorico, soprattutto con riferimento al significato o senso tipico del Vecchio Testamento (v. tipico1), ma anche, nella critica letteraria, riferito a opere non...