Storico austriaco dell'antichità naturalizzato statunitense (n. Vienna 1925). Allievo a Oxford di sir R. Syme, di cui ha curato i primi due volumi dei Roman papers (1979), prof. nell'univ. di Leeds (1965-69) [...] B.C., 1958; nuova ed. 1997). Oltre ai problemi relativi alla storia dell'antichità classica (Studies in Greek and Roman history, 1964), ha approfondito lo studio sulla figura di Alessandro Magno (Alexander the Great and the loneliness of power, 1962 ...
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GASCOYNE, David
Fernando FERRARA
Poeta inglese, nato a Harrow (Middlesex) il 15 giugno 1916.
Ancora giovanissimo pubblicò due raccolte di poesia (Roman balcony and other poems, Londra 1932; Opening [...] day, ivi 1933). Trascorse alcuni anni in Francia e subì l'influsso di Tzara, Èluard e Aragon, che fu decisivo nell'orientare la sua scelta poetica; come risultato, oltre a un saggio sul surrealismo (A ...
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ROBBERS, Herman
J. W.
Scrittore olandese, nato nel 1868, figlio di un noto editore (ditta Elsevier). Nel suo romanzo di famiglia di larga impostazione, De Roman van een gezin (1909-10), suddiviso in [...] van Bernard Bandt e poco dopo il suo volume più letto, De bruidstijd van Annie de Boogh. Tuttavia De Roman van een gezin resta la sua più vasta e migliore opera. Egli scrisse ancora Helene Servaes (1914), il ciclo Een mannenleven (1923-27), seguito ...
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cugina
Luigi Vanossi
. - Due occorrenze nel Fiore: XXIV 4 Vergogna... / sì disse a Paura sua cugina (cfr. " Peor... / Parole a Honte sa cosine ", Roman de la Rose 3647-48); CCXI 11 Paura la sgridò: [...] , come / ha' tu perduto tutto tuo ardire ?... " (cfr. Rose 15514 e 15526). Nello stemma allegorico del Fiore, come del Roman de la Rose, Vergogna e Paura risultano essere c., cioè germinate da forze psicologiche affini (e il loro ruolo narrativo è ...
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Antecristo
Luigi Vanossi
. Compare in Fiore CXXIII 1, nel discorso di Falsembiante: I' sì son de' valletti d'Antecristo, corrispondente a Roman de la Rose 11713 " Je sui des vallez Antecrit ". L'adozione [...] appare però tutt'altro che passiva. Così ad es. il termine, in rima, è in antitesi con la gente Gieso Cristo (v. 8), e, analogicamente, con ipocristo (v. 4), deformazione paretimologica di ‛ ipocrita ' ...
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Ecclesiastico e scrittore romeno (n. 1624 - m. Stryj, Polonia, 1694). Di origine probabilmente macedo-romena, fu vescovo di Husi e poi di Roman; quindi (1671-1686), quando si rifugiò in Polonia al seguito [...] di Giovanni III Sobieski, metropolita di Moldavia. Riattivò la tipografia di Iaşi, ove fece stampare molti libri di chiesa, da lui tradotti dal greco o dallo slavo, e rielaborati, il che consentì l'adozione ...
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Critico e filologo italiano (Cumiana 1886 - Torino 1966); prof. univ. dal 1914, ha insegnato letteratura francese nelle univ. di Firenze (dal 1914) e di Torino (dal 1950); socio naz. dei Lincei (dal 1946). [...] Il suo nome è soprattutto legato a una magistrale ediz. de Il Milione di Marco Polo (1927). Altre opere principali: Il Roman de la Rose e la letteratura ital., 1910; Le origini di Salammbò, 1920; Il "Discorso" di B. Pascal sulle "amorose passioni", ...
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Scrittore francese (Parigi 1936 - ivi 1982). Impostosi col primo romanzo Les choses (1965; trad. it. 1986), che rivela l'influsso del nouveau roman, affinò le sue qualità di arguto stilista nei romanzi [...] successivi (Un homme qui dort, 1967, trad. it. 1980; i lipogrammi La disparition, 1969, trad. it. 1995, e Les revenentes, 1972; W ou le souvenir d'enfance, 1975, trad. it. 1991) e in testi estranei ai ...
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METRICA (gr. μετρική [τέχνη]; da μέτρον "misura")
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ambrogio BALLINI
Giorgio PASQUALI
Salvatore BATTAGLIA
Nicola FESTA
Andreas HEUSLER
Roman JAKOBSON
È il complesso dei [...] l'occhio e non con l'orecchio, si fonda su altri principî (v. bizantina civiltà: Letteratura, VII, p. 152).
Metrica romana. - I Romani, prima dell'introduzione dei ritmi greci, hanno poetato in un metro indigeno, il saturnio. È ormai accertato che il ...
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GÉRARD d'Amiens
Giulio Bertoni
Poeta francese, fiorito sul finire del sec. XIII. Compose tre poemi, di cui due sono inediti: il Méliacin e il Roman de Charlemagne. Edito invece è il terzo: Escanor.
Il [...] 1578). Cfr. G. Paris, G. d'A., in Hist. litt. dela France, XXXI (1893), pp. 151-205; un rapido raffronto dei mss. in G. Bertoni, in Zeitschr. f. roman. Philol., XXVII (1903), p. 616; H. Michelant, Escanor, Tubinga 1866 (cfr. A. Tobler, in Zeitschr. f ...
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romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...
romana1
romana1 s. f. [forse abbrev. di bilancia romana]. – Nell’industria tessile, tipo di bilancia che misura direttamente il titolo di filato. R. per pettinaccia, bilancia a due bracci che indica direttamente le percentuali di pettinacce...