FABRONI (Fabbroni), Angelo
Ugo Baldini
Nacque a Marradi (Firenze) il 7 sett. 1732, da Alessandro e Giacinta Fabroni, ultimo di undici figli. La famiglia era tra le più cospicue del luogo, facendo parte [...] una cultura europea che, dagli anni di Galileo, lo aveva sempre più messo ai margini. In questo senso l'edizione romana delle Vitae fu uno dei primi sintomi della rivendicazione della vitalità della cultura italiana dopo il Rinascimento nei confronti ...
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DENINA, Carlo Giovanni Maria (il cognome originario era De Nina)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Revello presso Saluzzo (Cuneo) il 28 febbr. 1731, secondo di tre maschi e una femmina, da Giuseppe Maria [...] a Roma per far mettere Le rivoluzioni d'Italia all'Indice oalmeno l'ultimo volume. Il D. aveva però amici nelle congregazioni romane, e si sapeva esser l'opera sotto il patronato del re; il ministro sardo a Roma, conte di Rivera, gli era favorevole ...
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LATINI, Brunetto
Giorgio Inglese
Nacque verosimilmente a Firenze tra il 1220 e il 1230 da ser Bonaccorso Latini della Lastra, iudexetnotarius. La casa di famiglia era nel sesto di Porta Duomo, parrocchia [...] prologo - "uno che […] fece suo libro di rettorica, ciò fue Marco Tulio Cicero, il più sapientissimo dei romani. Il secondo è Brunetto Latino", volgarizzatore ed espositore. E tale duplicità si riflette anche nelle disposizioni sull'assetto librario ...
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Giuliano Vigini
Best-seller
Gli eredi dello zio Tom
Che cosa è
un best-seller
di Giuliano Vigini
5 maggio
Si inaugura il Salone del Libro di Torino che vede la partecipazione di 1200 editori e oltre 1500 [...] dell'ascolto e della costruzione della memoria.
Sia in Grecia, a partire dal 6° e dal 5° secolo, sia fra i romani la lettura ad alta voce e quella canora erano tuttavia affiancate da quella silenziosa, come testimoniano, da un lato, la presenza in ...
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D'ARRIGO, Stefano
Mauro Bilotta
D’ARRIGO, Stefano (Fortunato Stefano)
Nacque il 15 ottobre 1919 ad Alì Marina (od. Alì Terme), da Giuseppe e Agata Miracolo.
I primi anni
Ad Alì Marina, piccolo borgo [...] paragonata ai «sepolti vivi» della letteratura (v. Giordano, 1989 p. 7). Inevitabile la rarefazione dei contatti con gli ambienti romani. Anche l’intensa amicizia con Guttuso si esaurì nel 1959 (cfr. lettera a Zipelli, 20 maggio 1959; Di Stefano ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] già accennato, più spigliato, più colloquiale e domestico; e con slittamenti forse verso i più consentanei Da Ponte e Romani. Sicché, se non mancano alcuni dei più vieti stilemi melodrammatici:
Ché se nell’alma ingrata
Pensi ad abbandonarmi,
Anch ...
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Narrare con la penna
Alessandro Zattarin
Emanuela Zignol
Raccontami una storia
In tutti i tempi e in tutti i paesi del mondo gli uomini hanno sentito il bisogno di raccontare e ascoltare storie. Nei [...] di Atlante, il gigante che reggeva il mondo sulle spalle, sia nato un bambino turbolento di nome Ermes (che i Romani chiameranno Mercurio). Appena nato, Ermes già sapeva camminare: scappò fuori dalla grotta dove Maia aveva partorito e vide nell'erba ...
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GUARINI, Battista
Elisabetta Selmi
Discendente da una famiglia di illustri letterati che vantava le sue origini da Guarino Veronese, nacque a Ferrara nel 1538 da Francesco e Orsina Macchiavelli.
Al [...] cortigiano, a tutt'oggi dispersi, sono caratterizzati anche da una vivace partecipazione ad Accademie (i bolognesi Gelati e gli Umoristi romani), in cui si agitavano i nuovi indirizzi poetici secenteschi, e il G. non nascose in varie occasioni le sue ...
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Michele Scoto
Piero Morpurgo
Magister, traduttore arabo-latino, filosofo, enciclopedista, astrologo, scienziato, nacque intorno al 1190; forse discendente della famiglia degli Scott di Balwearie presso [...] salvezza celeste.
La rappresentazione scientifica e teologica del mondo è accompagnata da osservazioni storiche sugli antichi sovrani romani: Cesare fu clemente, ma anche spietato nell'applicare i tributi, mentre solo Ottaviano fu caratterizzato da ...
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DELLA FONTE (Fonzio), Bartolomeo
Raffaella Zaccaria
Nacque a Firenze da Giovan Pietro di Matteo nel 1446, come si ricava dalla lettera di dedica ad Amerigo Corsini che il D. stesso premise alla raccolta [...] IV, si era aperto a Roma un periodo favorevole anche per il D., che ottenne la cattedra di eloquenza all'università romana e fu ricevuto dal papa a corte, dove recitò anche un'orazione in occasione della ricorrenza delle Ceneri. Ben presto, tuttavia ...
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romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...
romana1
romana1 s. f. [forse abbrev. di bilancia romana]. – Nell’industria tessile, tipo di bilancia che misura direttamente il titolo di filato. R. per pettinaccia, bilancia a due bracci che indica direttamente le percentuali di pettinacce...