Romani antichi
Tommaso Gnoli
Con la spada e con le leggi alla conquista del mondo
Originati da una mescolanza di elementi latini, sabini ed etruschi, in poche centinaia di anni i Romani divennero i [...] una città ormai quasi inerme. Il risultato della prima guerra punica (264-241 a.C.) fu la conquista delle prime due province romane – la Sicilia e, dopo qualche anno, la Sardegna; la seconda guerra punica (218-202 a.C.), con l’esercito cartaginese ...
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(lat. Quirites) Nome dei Romani antichi, che li designa in quanto cittadini; è conservato nella formula Populus Romanus Quirites[que] (anche S.P.Q.R. probabilmente è da intendersi all’inizio: Senatus [...] . L’etimo è incerto: gli antichi lo facevano derivare dalla città sabina di Curi (dopo la fusione dei Sabini con i Romani) o da curis «lancia» (uomini armati di lancia); studiosi moderni lo hanno posto, senza sicuro fondamento, in relazione con le ...
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Nome che i Romani dettero al territorio sulla riva destra del Reno, comprendente la Foresta Nera e il bacino del Neckar; fu occupato dai Romani nella seconda metà del 1° sec. d.C. Incerta la spiegazione [...] di decumates: secondo alcuni significherebbe «territori che pagano la decima come tributo»; secondo altri «territorio organizzato in dieci cantoni» ...
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Nella denominazione datagli dai Romani, il fertile territorio di Capua. Per punire quella città del suo passaggio ad Annibale dopo Canne, fu dichiarato ager publicus populi Romani (211 a.C.). Vi furono [...] dedotte le colonie di Liternum e Volturnum (194), ma gran parte finì in mano a privati. Tentativi di spartizione si ebbero con Tiberio Gracco (133), M. Giunio Bruto (83), Cesare (59) ...
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tabernacolo Presso gli antichi Romani, tenda da campo e in particolare la tenda costruita, secondo precise norme rituali (per es., per l’orientamento) per il comandante militare perché potesse prendere [...] ’altare maggiore ma o a lato del medesimo, su apposita colonnina, o in una piccola edicola, o in un altare laterale); l’Institutio generalis Missalis Romani (1969) raccomanda un’apposita ‘cappella dell’Eucaristia’ adatta alla preghiera dei fedeli. ...
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Generale sannita, vincitore dei Romani alle Forche Caudine (321 a. C.); fu quindi vinto dal console Quinto Fabio Massimo, deportato a Roma e giustiziato. ...
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Presso gli antichi Romani, attributo dei magistrati eletti per l’anno successivo fino all’effettiva entrata in carica: il console d. (consul designatus) godeva in Senato di alcune prerogative. ...
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Festa degli antichi Romani, celebrata il 5 luglio (parallela al regifugio ➔), in cui elemento essenziale era l’uscita in massa (fuga) del popolo dalle porte della città. ...
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semisse Presso i Romani antichi, unità di misura di massa, equivalente a mezza libbra.
Moneta italica e romana corrispondente a metà dell’asse nelle varie serie. ...
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Figlio (n. 1093 - m. Bamberga 1152) di Federico I duca di Svevia. Competitore di Lotario; scese in Italia nel 1127 e nell'anno successivo ne fu incoronato re a Monza; nel 1135 si sottometteva a Lotario, [...] e alla morte di questo fu eletto (1138) re dei Romani. In Germania lottò contro la grande feudalità e specie contro la casa dei Guelfi di Baviera: morto Enrico il Superbo (1139), li vinse presso Weinsberg (1140) e tolse loro la Baviera, che diede ...
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romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...
romana1
romana1 s. f. [forse abbrev. di bilancia romana]. – Nell’industria tessile, tipo di bilancia che misura direttamente il titolo di filato. R. per pettinaccia, bilancia a due bracci che indica direttamente le percentuali di pettinacce...