Uomo di stato romeno (Iaşi 1837 - Tripăneşti 1918); fu tra gli avversarî del principe Cuza e ne determinò la caduta (1866). Ministro degli Esteri nel 1870 e poi rappresentante romeno a Vienna, Berlino [...] e Pietroburgo, divenne quindi capo dei giovani conservatori. Più volte ministro e capo del governo, nel 1916 propugnò l'intervento della Romania a fianco delle Potenze centrali. ...
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Archeologo romeno, naturalizzato italiano (1955), nato a Toporu nei pressi di Giurgiu il 25 marzo 1913. Fu allievo di G. De Sanctis, con il quale si laureò nel 1945 presentando una tesi sulle fonti geografiche [...] ), e conducendo ricognizioni nel territorio della Scizia minore. Nel 1939, come inviato dell'Accademia di Romania, si trasferì a Roma. Dal 1949 al 1958 ha partecipato a scavi in Sicilia, in centri di origine greca, come Siracusa, Gela, Lentini, e ...
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Pittore (Câmpulung 1852 - Bucarest 1934). Studiò a Bucarest e a Parigi presso Ch. Duran. Espose più volte a Parigi e a Bucarest, dove (1892) divenne professore, poi direttore della Scuola di belle arti. [...] Dipinse soprattutto ritratti; per il suo fare elegante e i soggetti trattati (anche quadri storici), sulla fine dell'Ottocento ebbe molta fama in Romania. ...
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BORELLI, Alda
Sisto Sallusti
Nacque a Cava de' Tirreni (Salerno) il 4 nov. 1879 da Napoleone e Cesira Banti, attori.
Il padre, di famiglia reggiana, era stato volontario garibaldino; avvocato, aveva [...] abbandonato la professione per il teatro: prima generico con L. Bellotti-Bon, E. Rossi e Adelaide Tessero, emigrato in Romania aveva diretto per sette anni il Teatro Nazionale di Iaşi; era infine rimpatriato e aveva, ottenuto discreto successo come ...
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Militare e uomo politico polacco (Varsavia 1894 - Stăneşti, Bucarest, 1944). Stretto collaboratore di J. Piłsudski, ministro degli Esteri dal 1932 al 1939, cercò di mantenere buoni rapporti con la Germania, [...] alla Cecoslovacchia i territorî contesi nella zona di Cieszyn. Dopo il crollo della Polonia (sett. 1939), si rifugiò in Romania dove fu internato a Stăneşti. Postumo uscì nel 1952, in francese, un suo Dernier rapport. Politique polonaise, 1926-1939 ...
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BOBAN, Zvonimir
Alberto Costa
Croazia. Imotski, 8 ottobre 1968 • Ruolo: centrocampista • Esordio in serie A: 17 novembre 1991 (Bari-Lazio, 1-2) • Squadre di appartenenza: 1985-91: Dinamo Zagabria; [...] ; 1992-2001: Milan; luglio-ottobre 2001: Celta Vigo • In nazionale: 51 presenze e 12 reti (esordio: 22 dicembre 1990, Croazia-Romania, 2-0) • Vittorie: 4 Campionati italiani (1992-93, 1993-94, 1995-96, 1998-99), 1 Champions League (1993-94), 1 ...
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Storico, giurista e uomo politico romeno (Cernăuţi 1812 - ivi 1874), discendente da antica famiglia nobile di patrioti. Tradusse in romeno il codice civile e penale austriaco; dopo aver preso parte ai [...] imperiale in rappresentanza della sua provincia, la Bucovina, per la quale ottenne importanti concessioni. Membro dell'Accademia di Romania dal 1872, raccolse negli archivî ufficiali di Vienna, in circa tre decennî, una massa imponente di documenti ...
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Famiglia feudale, insignita dell'ordine del Toson d'oro; prese nome appunto dalla signoria di Tocco (da Casauria) da essa posseduta. Fiorì a Napoli, a Venezia, a Benevento, ecc. Si estinse nel ramo primogenito [...] (1613), e continuò nel ramo dei T. già despoti dei Romeni da quando Leonardo di T. fu inviato (1357) a conquistare la Romania, l'Epiro, l'Acaia da Filippo principe di Taranto, e ritornati nel 1517 in Italia sfuggendo all'occupazione di Maometto II ...
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Figlio (1670 - 1730) di Alessandro Maurocordato (v.) l'Exaporita, divenne dragomanno del sultano e dal 1708 gospodaro di Moldavia; deposto dalla carica per sospetto di connivenza con Demetrio Cantacuzeno, [...] ancora una volta (1716) per volontà degli Asburgo, fu restaurato con la pace di Passarowitz, nel 1718. In terra di Romania Nicola M. introdusse la lingua e i costumi greci e instaurò una splendida corte secondo il modello bizantino; uomo di vasta ...
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Uomo politico romeno (Craiova 1871 - prigioni di Aiud 1955); senatore (1914) fondò (1920) con A. Averescu il partito del popolo; nel 1923 aderì al partito nazionaldemocratico di N. Iorga del quale fu uno [...] G. Tătărăscu (1940), rinunciò alla garanzia dell'integrità territoriale data dall'Inghilterra e dalla Francia, contribuendo a indirizzare la Romania a fianco dell'Asse. Lasciò il potere con Tătărăscu nella primavera del 1940. Dopo la guerra subì un ...
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romania
romanìa s. f. [dall’omonima regione balcanica]. – Nome dato in passato a un vino bianco dolce, chiamato anche vino di Romanìa, da dove veniva o si diceva che venisse: mi par d’aver osservato ch’i vini che di Levante a noi sono recati...
romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...