Sigla con cui in Occidente era noto il SEV (Sovet Ekonomičeskoj Vzaimopomošči), consiglio per la mutua assistenza economica, istituito a Mosca nel gennaio 1949 tra URSS, Polonia, Cecoslovacchia, Ungheria, [...] Romania e Bulgaria. In seguito vi aderirono l’Albania (entrata nel febbraio del 1949, cessò di partecipare alle attività nel 1961 ma non ufficializzò l’abbandono fino al 1987), la Repubblica Democratica Tedesca (1950), la Mongolia (1962), la ...
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Storico e archeologo romeno (Huruieşti, Bacău, 1882 - Bucarest 1927). Professore nell'università di Bucarest (dal 1909), fondatore e direttore (dal 1920) della Scuola romena di Roma. Fu membro dell'Accademia [...] creştinismului dacoroman ("Contributi epigrafici alla storia del cristianesimo daco-romano", 1911), Începuturile vieţii romane la gurile Dunării ("Gli inizî della vita romana alle foci del Danubio", 1923), Getica (1926), e in lingua inglese Dacia ...
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Generale tedesco (Schleswig 1866 - Berlino 1936). Generale durante la prima guerra mondiale, realizzò lo sfondamento del fronte russo Gorlice-Tarnow (maggio 1915) e le successive conquiste della Serbia [...] (1915) e della Romania (1916-17), divenendo dal 1917 capo di S. M. dell'esercito ottomano. Consigliere militare della delegazione tedesca a Versailles, capo (nov. 1919) del Truppenamt, che sostituì il vecchio S. M. imperiale, e poi (1920) comandante ...
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Storico, scrittore e uomo politico romeno (BotoŞani 1871 - Bucarest 1940). Poligrafo singolarissimo, erudito enciclopedico, oratore affascinante, ha esercitato un'influenza culturale vastissima sui suoi [...] românesc (1906-40). Fondò le Scuole romene (Accademie) di Roma e di Parigi e la Casa romena di Venezia. Accademico di Romania dal 1911, fu socio di varie accademie straniere, fra le quali i Lincei (1932). Scoppiata la prima guerra mondiale, si batté ...
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La più orientale delle tre grandi penisole mediterranee europee. La bagnano i mari: Adriatico, Ionio, Egeo, Mar di Marmara e il Mar Nero. Nella Penisola rientrano l’ex Iugoslavia, la Bulgaria, l’Albania, [...] per secoli un terreno d’incontro di culture e di scontro fra opposti imperialismi. Dopo lo stanziamento illirico, l’unità romana e le invasioni barbariche, l’insediamento degli Slavi e dei Bulgari (dal 6° sec. in poi) mutò profondamente l’etnografia ...
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Cronista (n. 1155 circa - m. Messinopoli, Tessaglia, 1215 circa). - Fattosi crociato nel 1199, prese parte alla conquista di Costantinopoli (1204) e, per le sue qualità di negoziatore e di guerriero, fu [...] nominato maresciallo di Romania. Negli ultimi anni della sua vita scrisse l'Histoire de la conquête de Constantinople (relativa agli anni 1198-1207), la prima cronaca in lingua francese, notevole per il rigore storico e la sobrietà stilistica. ...
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Uomo politico e scrittore romeno (Cerepcău 1865 - Bucov 1936). Deportato per lunghi anni in Siberia quale oppositore del regime zarista, contribuì nel 1918 al ritorno della Bessarabia, annessa un secolo [...] prima dai Russi, alla Romania. Collaborò alla rivista Evenimentul literar ("L'avvenimento letterario") di Iaşi (1893-94) e nel 1906, insieme ad altri, fondò Viaţa românească ("Vita romena"). Ha lasciato una suggestiva biografia spirituale e insieme ...
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Città della Francia (61.471 ab. nel 2006), nel dipartimento Haut-de-Seine.
Trattato di N. Fu sottoscritto a conclusione della Prima guerra mondiale (27 novembre 1919) dalla Bulgaria (che cedette la Dobrugia [...] meridionale alla Romania, la Tracia orientale alla Grecia, alcune zone di confine e parte della Macedonia alla Iugoslavia) e dalle potenze dell’Intesa. ...
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Statista tedesco (Costantinopoli 1873 - Ohlstadt, Baviera, 1948); ambasciatore a Costantinopoli (1916), nel governo Michaelis fu ministro degli Esteri (1917-18) e concluse i trattati di Brest-Litovsk con [...] la Russia e di Bucarest con la Romania. Costretto a dimettersi su richiesta del comando supremo dell'esercito, perché in un discorso al Reichstag (1918) aveva manifestato l'impossibilità di una soluzione vittoriosa del conflitto con la forza delle ...
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Figlio (m. 1384) del duca Francesco I e di Margherita d'Angiò; ereditò dagli zii e dal nonno materno Filippo di Taranto, genero di Caterina di Courtenay, il titolo di principe d'Acaia, signore di Romania [...] e Albania e imperatore di Costantinopoli. Proseguì la lotta iniziata dal padre suo contro Giovanna I (1373). Dal successore Carlo III ottenne Taranto e Corfù. Lasciò i suoi beni in eredità al cugino Luigi ...
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romania
romanìa s. f. [dall’omonima regione balcanica]. – Nome dato in passato a un vino bianco dolce, chiamato anche vino di Romanìa, da dove veniva o si diceva che venisse: mi par d’aver osservato ch’i vini che di Levante a noi sono recati...
romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...