Uomo di stato e scrittore romeno (Bucarest 1817 - Ghergani 1897), appartenente ad una famiglia di principi regnanti. Dopo studî a Parigi, rientrato in patria (1841) fu fra i fondatori della società rivoluzionaria [...] l'unione dei Principati romeni, lo fu anche nel primo anno di regno di Carol I (1866-67). Ritiratosi dalla vita politica nel 1871, entrò nel 1873 all'Accademia, di cui fu varie volte presidente; infine ebbe l'incarico di ministro di Romania a Londra. ...
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BIANCO, Andrea
Angela Codazzi
Uomo di mare e cartografo veneziano del sec. XV. Sono scarsissime le notizie biografiche, consistenti quasi esclusivamente in alcuni documenti conservati nell'Archivio [...] ammiraglio" e "uomo di consiglio" nelle galee di Fiandra (1438), di Beirut e di Alessandria (1440), di Fiandra (1443), di Romania (1445), di Fiandra (1446), di Barberia (1447), ancora di Fiandra (1449, 1450, 1451). Un atlante del B., conservato nella ...
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Secondogenito (Cettigne 1888 - Marsiglia 1934) di Pietro I e della principessa montenegrina Zorka, proclamato erede il 29 marzo 1909 per la rinuncia del fratello Giorgio, si distinse nella guerra balcanica [...] senso autoritario la costituzione. Ciò acuì i contrasti fra le varie nazionalità del regno: lo stesso A., mentre sbarcava in Francia in visita ufficiale, fu vittima del fuoruscitismo croato. Aveva sposato (1922) Maria di Romania, avendone tre figli. ...
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Storico e uomo politico romeno (Iaşi 1817 - Parigi 1891). Fondò e diresse le riviste Dacia literară, Arhiva romănească e Propăşirea; curò l'edizione degli antichi annali della Moldavia (3 voll., 1845-52) [...] riforma agraria e nella confisca a favore dello stato delle proprietà dei conventi. Ministro degli Esteri (1876-80), anche alla sua azione si deve l'indipendenza della Romania (1878), avendo K. rappresentato il suo paese nel congresso di Berlino. ...
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DEVOTO, Giacomo
Aldo L. Prosdocimi
Nacque il 19 luglio 1897 a Genova da Luigi, clinico e patologo prima a Genova poi trasferitosi a Pavia e quindi a Milano, e da Luigia Cortese. Conseguita la maturità [...] p. 6), si laureò nel 1920con una tesi basata sul confronto tra lo svolgimento fonetico dell'India e della Romània. Dalla tesi, decurtata e rielaborata, derivò poi il volume Adattamento e distinzione nella fonetica latina (Firenze 1923). Passò quindi ...
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Intellettuale, uomo politico e giornalista italiano (Roma 1928 - ivi 2012). Da sempre impegnato nella difesa degli ideali di libertà e democrazia, ha fatto parte del comitato direttivo del Partito Socialista [...] con A. J. Liehm) l’edizione italiana di Lettera internazionale, trimestrale dedicato all’approfondimento culturale, politico ed economico (in uscita anche in Germania, Spagna, Ungheria, Romania e Danimarca); ne è stato il direttore sino al 2009. ...
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Scrittore e drammaturgo romeno (Cămăraşu, Cluj, 1927 - Budapest 2006), di lingua ungherese. Lavorò al giornale ungherese Új Élet ("Nuova vita") e dal 1971 si trasferì in Transilvania, dove prese parte [...] ) traspare la lotta dei deboli contro le ingiustizie. Fu anche autore di saggi (Szemet szóért "Occhio per parole", 1993; Heródes napjai "I giorni di Erode", 1994), in cui affrontò la questione della sopravvivenza della lingua ungherese in Romania. ...
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GIUSTINIAN, Pantaleone
Laura Gaffuri
Figlio del patrizio Filippo signore delle isole di Ceo e Serifo, nelle Cicladi, nacque probabilmente agli inizi del XIII secolo. Fu fratello di Federico, del ramo [...] , Torino 1986, p. 76; G. Fedalto, La Chiesa latina in Oriente, I, Verona 1992, pp. 280 s., 396, 473-475; G. Ravegnani, La Romania veneziana, in Storia di Venezia, II, L'età del Comune, a cura di G. Cracco - G. Ortalli, Roma 1995, p. 221; P. Litta, Le ...
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BARBARO, Francesco
Gino Benzoni
Nacque a Venezia nel 1495, primo dei sei figli di Alvise. Fu camerlengo di Candia nel 1519, podestà di Monselice nel 1527, nel 1530 fu inviato a Costantinopoli, per succedervi [...] fu provveditore generale della cavalleria leggera in Dalmazia (1537-38) e nel 1539 si recò come provveditore e bailo a Napoli di Romania (o Nauplia) con una nave carica di munizioni e soldati, ma per ordine del Senato, al fine di ottenere la pace con ...
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Cioloș, Dacian. – Uomo politico rumeno (n. Zalău 1969). Commissario europeo per l'Agricoltura e lo Sviluppo Rurale (2010-14), nel novembre 2015, dopo le dimissioni del premier V. Ponta e dell'intero governo [...] elezioni europee svoltesi nel maggio 2019 si è imposto con il 21,4% dei voti, all'interno della coalizione Alleanza 2020 formata anche dalla Unione salvate Romania, affermandosi come seconda forza politica del Paese dopo i socialdemocratici (23,3%). ...
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romania
romanìa s. f. [dall’omonima regione balcanica]. – Nome dato in passato a un vino bianco dolce, chiamato anche vino di Romanìa, da dove veniva o si diceva che venisse: mi par d’aver osservato ch’i vini che di Levante a noi sono recati...
romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...