MUDÉJAR, Arte
S. Alcolea Gil
L'aggettivo spagnolo mudéjar (dall'arabo mudajjan 'addomesticato') - che indica il musulmano convertito che vive nelle terre riconquistate dai cristiani - viene riferito [...] Sahagún, Cuéllar, Arévalo, o Madrigal de las Altas Torres. Le chiese, che si presentano come un adattamento di schemi romanici o gotici con pochi cambiamenti tra i secc. 12°-14°, sono in genere accompagnate da campanili a pianta quadrata, derivati ...
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Isola del Lago di Costanza (4,4 km2), in Germania, nel Baden-Württemberg, unita alla terraferma da una diga lunga circa 1 km. Il centro di R. ha una popolazione di 5135 ab. (2005); nell’isola, viticoltura. [...] 1050 ca., con aggiunte del 15° sec.); la collegiata dei SS. Pietro e Paolo a Niederzell (1100 ca.), con importanti affreschi romanici; la collegiata di S. Giorgio a Oberzell (9°-10° sec.), basilicale, con doppio coro e cripta con affreschi dell’11° e ...
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OTTONIANA, Arte
G. Lorenzoni
L'aggettivo ottoniano deriva dal nome proprio Ottone e si riferisce, storicamente, ai tre re di Germania e imperatori del Sacro romano impero, della dinastia sassone, di [...] . 138-139) giunse al Reno e alla Mosa verso Colonia, Maastricht e il Belgio. Forse la sua ipotesi di fondo sulla prima arte romanica - e cioè che essa sia stata una sorta di traduzione latina dell'arte dell'Oriente (ivi, p. 154) - lo indusse alla non ...
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PAVIA
A. Segagni Malacart
(lat. Ticinum; Papia nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Ticino.Al nome lat. di Ticinum, derivato da quello del [...] a Pavia nei secoli XIV e XV, ivi, pp. 65-71; id., Dal secolo XI alla metà del Trecento, in Pittura a Pavia dal Romanico al Settecento, a cura di M. Gregori, Cinisello Balsamo 1988, pp. 15-19; S. Pistoletti Bandera, Pavia dal 1380 al 1480, ivi, pp. 19 ...
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Elemento architettonico che costituisce la parte terminale di una struttura di sostegno ad andamento verticale, con funzione di collegamento fra tale struttura e quelle sovrastanti di regola a sviluppo [...] volute angolari con viticci intermedi arricciati e abaco dai lati incurvati. Il c. composito (fig. F) sorge nell’architettura romana e unisce quattro volute angolari di tipo ionico ai giri di foglie del corinzio, e spesso s’inseriscono anche elementi ...
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TOLOSA
Q. Cazes
(franc. Toulouse).
Città della Francia meridionale (dip. Haute-Garonne), capoluogo della regione Midi-Pyrénées, sorta sulle rive della Garonna.In età romana T. fu città di frontiera [...] 1974; J.L. Gazzaniga, L'Eglise du Midi à la fin du règne de Charles VII (1444-1461), Paris 1976; M. Durliat, Haut Languedoc roman, La Pierre-qui-Vire 1978; J.L. Biget, L'architecture gothique du Midi toulousain, Revue du Tarn 96, 1979, pp. 503-544; H ...
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GOTTARDI, Angelo
Giuseppe Conforti
Nacque a Verona il 20 giugno 1826 da Giovan Battista e da Angela Bertoldi. Entrato nel seminario vescovile di Verona nel 1839, prese gli ordini nel 1850. Intorno al [...] rifacimento stilistico.
Nel 1877 si oppose al progetto di G. Franco per la costruzione di un pulpito in pietra per l'abbazia romanica di S. Zeno, e avanzò la proposta, poi accolta, di collocare un pulpito mobile in legno. Nel 1881 venne incaricato di ...
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BERGAMO
A. Bianchi
(lat. Bergomum)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia. Posta al limite meridionale dei primi colli delle Prealpi bergamasche, allo sbocco delle valli Seriana e Brembana, nel [...] dalle origini, 1986, pp. 96, 99, 107, 116).Costretta in un'area piuttosto angusta, B. ebbe probabilmente già in età romana uno sviluppo extra moenia, con nuclei iniziali di borghi in seguito più volte documentati nei secc. 8° e 9° e successivamente ...
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ANTA
G. Matthiae
Prende questo nome nel tempio greco la parte terminale dei muri della cella che appunto nel tipo detto in antis si prolungano fino alla linea delle colonne del pronao e le inquadrano; [...] per ornare facciate di case o di tombe del periodo imperiale.
Una interessante ripresa dell'a. si ha nei narteci romanici a colonne limitati lateralmente dal muro trasformato in pilastro con capitello distinto, come a Roma a S. Giorgio in Velabro ...
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ROMANICO
C. Tosco
Il termine R. (franc. Roman; ingl. Romanesque; ted. Romanik) venne riferito per la prima volta all'arte medievale nel decennio 1810-1820, per indicare una fase storica priva, fino [...] de la France autour de l'an mil, a cura di X. Barral i Altet, Paris 1987; A Rey, Origine et emplois du mot roman en art, Bulletin de la Société des arts et des sciences de Tournus 87, 1988, pp. 322-332; R. Casciaro, La questione del cosiddetto ...
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romaniano
s. m. Chi fa riferimento a Paolo Romani, deputato di Forza Italia. ◆ a colpire «politicamente» è che sulla strada del rimpasto [della Giunta comunale di Milano] si incontrino romaniani e formigoniani. Per una volta tanto d’accordo:...
romana1
romana1 s. f. [forse abbrev. di bilancia romana]. – Nell’industria tessile, tipo di bilancia che misura direttamente il titolo di filato. R. per pettinaccia, bilancia a due bracci che indica direttamente le percentuali di pettinacce...