MOMBELLO, Luca
Anna Chiara Fontana
– Nacque da Antonio a Orzivecchi, forse nel 1518 o, più plausibilmente, nel 1520. La prima ipotesi è stata dedotta da due polizze, una del 1568 l’altra del 1588, appartenenti [...] certe è l’Adorazione dei magi di Coccaglio (1549 circa; chiesa della Natività di Maria), che mostra affinità con la maniera del Romanino e con la scuola veneta (Guerrini, p. 13), e un suo contributo è forse da rintracciare nell’Incontro di Abramo con ...
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SARACENI, Carlo
Anna Ottani Cavina
– Nacque tra il 1578 e il 1583 a Venezia da una famiglia di mercanti bolognesi, come attestava la lapide (perduta) della chiesa veneziana dei Crociferi, dove Saraceni [...] Accademia di S. Luca; Henrich, 1935, p. 459) prova che, educatosi alla cultura cinquecentesca di Jacopo Bassano, Palma il Giovane, Romanino, Savoldo, il Cavalier d’Arpino (la cui influenza è evidente nell’Andromeda del Musée des beaux-arts di Digione ...
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GATTI, Bernardino, detto Sojaro
Francesco Mozzetti
Nacque forse a Pavia intorno al 1495 da Rolando, di professione bottaio, e da Maddalena de' Grandi. Plausibilmente dalla versione dialettale del mestiere [...] di Cremona dove, fra secondo e terzo decennio, si erano succedute le più aggiornate personalità artistiche, fino al Romanino e all'esuberante Pordenone. Qui si sarebbe formata la nuova generazione di artisti cremonesi.
Sulla controfacciata della ...
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RIVELLI, Galeazzo
Agostino Allegri
RIVELLI, Galeazzo. – Ben poco si sa circa le vicende biografiche di Galeazzo, figlio di Marchino e di Caterina Malviti, e la sua formazione di pittore. Proveniente [...] 27 aprile compariva a suo nome per la stesura di un atto.
Il 7 dicembre 1557 Rivelli fu chiamato, insieme con Girolamo Romanino, a collaudare le ante d’organo dipinte nel Duomo di Salò dal pittore locale Antonio Maria Mazzoleni. Che il pittore avesse ...
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DEL BIANCO, Baccio
Jarmila Krcálová
Silvia Meloni Trkulja
Nacque a Firenze il 31 ott. 1604, figlio di un Cosimo merciaio (a sua volta figlio di Raffaello, fattore a Cerreto Guidi) e di Caterina Portigiani. [...] analoghi, per es. quello del Fetonte nella loggia del cortile dei leoni nel castello del Buonconsiglio a Trento di Girolamo Romanino, del 1531, o dell'Aurora nel casino del palazzo Pallavicini Rospigliosi a Roma di Guido Reni, del 1614. Di origine ...
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Cardinale. Bernardo Cles, noto nel mondo umanistico col nome di Clesio, nacque l'11 marzo 1485 nell'omonimo castello della valle di Non nel Trentino. Dopo essersi addottorato presso l'università di Bologna, [...] i tesori d'arte colà radunati. Dopo i grandi pittori e scultori, che avevano contribuito a quella fabbrica, dai Dossi al Romanino e al Fogolino, dallo Zacchi al Vicentino e al Longhi, un'altra schiera di artisti italiani stava per rinnovare anche la ...
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Trento Comune del Trentino-Alto Adige (157,9 km2 con 120.641 ab. nel 2020), capoluogo di provincia e di regione, posto a 194 m s.l.m., nel fondovalle dell’Adige. Il sito urbano, pur dominato da alti monti, [...] Consiglio consta di tre parti: il Castelvecchio (13° sec., ampliato nel 15°); il Magno Palazzo (1528-36, con affreschi di Romanino, Fogolino, Dosso Dossi ecc.) e la giunta Albertana (17° sec.). Nella Torre dell’Aquila, celebri affreschi di un maestro ...
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FONTANA, Giovanni Battista
Harula Economopoulos
Nacque a Verona nel 1541 da Girolamo, pittore veronese attivo a Trento negli anni del concilio, e da una Caterina di cui si ignora il casato; la data [...] personaggi, tra cui si propone di riconoscere anche un ritratto del F., si adegua a precedenti bresciani e bergamaschi, come quelli di G. Romanino, di G.B. Moroni e di M. Fogolino: tutti pittori che il F. ebbe modo di conoscere a Trento, città a lui ...
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BERTOLOTTI, Gasparo (Gasparo da Salò)
Anna Maria Monterosso Vacchelli
Figlio di Francesco, nacque a Salò nel 1540 (v. in Mucchi atto di battesimo del 20 maggio 1540); egli è il più illustre rappresentante [...] ).
Brescia attraversava in quegli anni un periodo particolarmente fortunato. Era il momento del Moretto, del Savoldo e del Romanino; l'attività musicale era fiorentissima. Inoltre la città era, fin dal 1400, alla testa del progresso strumentale. In ...
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GIOVANNI d'Ambrogio da Asola
Maria Elena Massimi
Figlio di un Ambrogio e padre del pittore Bernardino da Asola, nacque probabilmente intorno al 1480, come si può ipotizzare sulla base dei documenti [...] il Vecchio e di Bonifacio Veronese (Lucco, 1988). Di un "dolciastro" mélange fra la maniera di Girolamo da Romano, detto il Romanino, e quella di Giorgione parla, a proposito della pittura di G., la Bossaglia (1963, p. 1098). È lecito supporre che ...
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romanino
s. m. [der. di romano1]. – Moneta grossa d’argento (detta grosso romanino o semplicem. romanino), di cui il senato di Roma iniziò la coniazione alla metà circa del sec. 13°: ha al dritto la figura di Roma seduta in trono con globo...
romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...