Scultore, nato a Napoli il 6 agosto 1845 vi morì l'8 febbraio 1929. La sua fama nella storia della scultura italiana durante l'ultimo trentennio dell'800 e il principio dell'attuale secolo appare oggi superiore al valore di quel che l'arte sua realizzò nella plastica. Ciò fu dovuto alla posizione che il D'O. assunse di fronte all'arte accademica rappresentata a Napoli da Tito Angelini e da Tommaso ...
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Pittore e scrittore, nato a Malta nel 1648, morto a Napoli, ove si era recato giovanissimo, nel 1750 circa. Educato all'arte dal padre suo Raimondo, seguace del Preti, si diede alla pittura di genere e di paesaggio, eleggendo a suo maestro J. F. Beich; ma, non restandoci sue opere sicure, non è possibile giudicarlo come artista, mentre è certo che egli non ebbe alcuna fama tra i molti pittori napoletani ...
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Architetto e pittore, nato probabilmente a Roma verso la metà del sec. XVI; morto a Loreto nel 1613. Lo troviamo la prima volta a Napoli ad attendere alla costruzione del convento e della chiesa di S. Gregorio Armeno, iniziati rispettivamente nel 1572 e nel 1574; ma non al C. si deve il prospetto e l'atrio archeggiato della chiesa, opera probabile dello stesso V. della Monica che edificò l'annesso ...
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STANZIONI (o Stanzione), Massimo
Alfonso De Romanis
Pittore, nato a Orta d'Atella (Napoli) nel 1585, morto a Napoli nel 1656. Essendosi occupato dapprima di lettere e di musica, si diede tardivamente [...] alla pittura sotto la guida di Fabrizio Santafede, dedicandosi per lungo tempo ad accurati studî di disegno "senza toccar pennelli", esercitandosi poi in dipinti a mezze figure e in ritratti.
Il plasticismo ...
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Di cognome Sabatini, A. è meglio conosciuto con il nomignolo che gli venne da Salerno, sua città nativa. Il De Dominici lo disse nato nel 1480 e morto nel 1545; ma i caratteri della sua pittura inducono a supporre posteriore di un decennio circa la data della sua nascita, e documenti pubblicati dal Caravita accertano che la morte di lui avvenne a Gaeta nel 1530. Le sole notizie conosciute della vita ...
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Pittore, nato sul cadere del sec. XVI, non si sa se a Roma o a Napoli. In quest'ultima città lavorò per più anni, e forse per il primo v'introdusse la maniera paesistica di Paolo Brill, seguita dal napoletano Domenico Gargiulo. Operò anche a Firenze, tra il 1619 e il 1621, e svolse tutta la sua attività pittorica in paesaggi, battaglie e scene di genere. Sua opera sicura è l'autoritratto agli Uffizi ...
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Pittore, nato a Napoli il 21 aprile 1696, ivi morto il 31 agosto 1784. Educato all'arte dal Solimena, derivò soprattutto dal Giordano quelle chiare colorazioni che diedero peculiare carattere alle sue pitture. Il suo miglior ciclo pittorico sono i grandi affreschi nel soffitto dei Ss. Severino e Sossio (1742) a Napoli, di cui si conservano i bozzetti (Napoli, Museo e Pio monte della Misericordia); ...
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SOLIMENA, Francesco, detto l'Abate Ciccio
Alfonso De Romanis
Pittore, nato a Canale borgata del comune di Serino nel 1657, morto nella sua villa di Barra presso Napoli nel 1747. Allievo dapprima di [...] suo padre Angelo (seguace del Giordano), fu poi da questi inviato, nel 1774, all'accademia di pittura che Francesco de Maria, convinto e tardivo seguace della scuola bolognese, aveva fondato a Napoli. ...
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UBERTINO de Romana
Gian Maria Varanini
UBERTINO de Romana (della Romana, de Romano, de Romanis). – Nacque attorno al 1240 o poco prima, verosimilmente a Modena, figlio di un Pietro originario di Cognento [...] (villaggio nelle vicinanze della città), da una famiglia non priva di risorse fondiarie.
Da un secondo matrimonio (con tale Gisla, di ignota famiglia) il padre di Ubertino ebbe altri due figli, Matteo ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Africa
Andrea Manzo
Federico De Romanis
Samou Camara
Le vie e i contatti commerciali nell'africa subsahariana. le origini
di Andrea Manzo
I contatti [...] , From Siècles Obscurs to Revolutionary Centuries on the Middle Niger, in WorldA, 20 (1994), pp. 141-65; F. De Romanis, Cassia, cinnamomo, ossidiana. Uomini e merci tra Oceano Indiano e Mediterraneo, Roma 1996; R. Fattovich, The Near East and ...
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