cafoncellata
s. f. (spreg. iron.) Esibizione di pacchianeria e cattivo gusto.
• Chiariamo subito: la stracitata festa dell’Ulisse posticcio, il giovane [Carlo] De Romanis eletto a reincarnazione del [...] generone versione Duemila, viste le fotografie di quel baccanale, è roba di cattivo gusto. Una cafoncellata, a prescindere da chi ha tirato fuori la grana per pagare il mojito a un par di mille di giovani ...
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NICOLA di Tuscolo
Pietro Silanos
NICOLA di Tuscolo. – Non sono conosciuti il luogo e l’anno di nascita di questo cardinale vescovo di Tuscolo vissuto fra il XII e il XIII secolo.
Il cognomen «de Romanis» [...] unter Pius V, I, 1, Rom 1907, pp. 82 s., 86; II, 2, ibid. 1911, p. 130; M. Bihl, Nicolaus de Romanis († 1219), fueritne primus Cardinalis O.F.M.?, in Archivum Franciscanum Historicum, XIX (1926), pp. 286-289; H. Zimmermann, Die päpstliche Legation in ...
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SEMPRONIE, LEGGI
Plinio FRACCARO
. Tranne il plebiscito fatto approvare dal tribuno delle plebe M. Sempronio Tuditano nel 193, ut cum sociis et nomine Latino pecuniae creditae ius idem quod cum civibus [...] Romanis esset (Liv., XXXV, 7,1) e il contrastato plebiscito del tribuno della plebe del 167, Ti. Sempronio Gracco, che prorogava l'impero a L. Emilio Paolo e a due propretori per il trionfo, tutte le altre leggi Sempronie a noi note furono proposte ...
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ROMANI, Niccolò (Niccolò da Osimo). – Nacque a Osimo (Ancona)
Francesco Pirani
all’inizio del XIV secolo. Nelle fonti è denominato Nicolaus de Auximo; le rarissime attestazioni che aggiungono la dizione [...] de Romanis hanno indotto la storiografia d’età moderna a ritenere che appartenesse alla famiglia Romani, così da vantarne un’origine nobiliare. In realtà non si conosce la sua ascendenza, né i Romani sono attestatati a Osimo nel Trecento.
Riguardo ...
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BENEDETTO (Benedictus de Cornetta, Benedictus Cornetus)
Ingeborg Walter
Secondo la testimonianza del cronista Salimbene de Adam, che asserisce di averlo conosciuto di persona, B. era originario della [...] valle di Spoleto "vel de partibus Romanis". La figura di questo strano predicatore vagante che non apparteneva a nessun ordine religioso, pur nutrendo forti simpatie per i francescani, colpì profondamente il cronista, che ne ha lasciato una ...
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SANTO, Mariano
Pietro CAPPARONI
Chirurgo, nato a Barletta nell'anno 1488, morto probabilmente a Roma in un anno non precisabile, ma nel 1565 forse era deceduto, come risulta dai registri dei fuochi [...] quale guida al tagliente. Forse la prima idea di questa tecnica operativa fu comunicata al S. dal suo maestro Giovanni De Romanis, che per primo la escogitò usando lo sciringone. S. praticò l'allacciatura dei vasi prima del Paré, ammise che la ...
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KORNEMANN, Ernst
Ludwig CURTIUS
Storico dell'antichità, nato a Rosenthal presso Kassel l'11 ottobre 1868, morto a Monaco il 4 dicembre 1946; dal 1902 professore nell'università di Tubinga, dal 1918 [...] a Breslavia.
Opere principali: De civibus Romanis in provinciis imperii consistentibus, Diss., Berlino 1891; Zur Stadtentstehung in den ehemale keltischen und germanischen Gebieten des Römerreiches, Giessen 1898; Zur Geschichte der Gracchenzeit, ...
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AGNI, Tommaso (Thomas de Lentino)
Abele L. Redigonda
Nato a Lentini (Siracusa) sul principio del Duecento, inviato da Gregorio IX a predicare a Napoli, stabilì, alla fine del 1231, nel convento e chiesa [...] il 1243 ricevette nell'Ordine Tommaso d'Aquino. Nel 1253 fu designato elettore del futuro maestro generale, Umberto de Romanis (Buda, 31 maggio 1254); poi di-resse per qualche tempo la provincia domenicana romana. Nominato dal pontefice Alessandro IV ...
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Umanista (Aquila 1489 - ivi 1546); fu in Germania e in Polonia come genealogista dei margravî di Brandeburgo e ivi consultò codici e ricuperò epigrafi; a Roma, dove passò gran parte della vita, fece ricerche [...] testo di Probo (1521), di Ausonio, Solino e Ovidio (1524), di Claudiano, e opere da lui scoperte di Ammiano Marcellino (1533) e di Cassiodoro (1535). Fra i suoi scritti polemici, notevole il dialogo Osci et νolsci dialogus ludis romanis actus (1513). ...
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Storico e poeta medievale (Épernay 894 - Reims 966). Fu educato nella scuola della cattedrale di Reims, di cui divenne canonico e archivista; sostenne l'arcivescovo Artaldo e visse poi (936-39) a Roma; [...] , ricca di documenti; anche più importanti i suoi Annales (per gli anni 919-966). Sotto l'influsso di Prudenzio, tentò anche la poesia in esametri nei poemi De Christi triumphis e De romanis pontificibus (dedicati all'arcivescovo Roberto di Treviri). ...
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