L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] , quos clementiae nostrae regit temperamentum, in tali volumus religione versari, quam divinum Petrum apostolum tradidisse Romanis religio usque ad nunc ab ipso insinuata declarat […] Hanc legem sequentes christianorum catholicorum nomen iubemus ...
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VIGILIO
Claire Sotinel
V. nacque a Roma, senz'altro nell'ultimo decennio del V secolo, avendo raggiunto l'età per diventare vescovo nel 531. Apparteneva ad una famiglia cristiana che era al servizio [...] , il popolo cominciò a gettare pietre e bastoni lanciandogli maledizioni: "Famis tua tecum! Mortalis tua tecum! Male fecisti Romanis, male inuenias ubi uadis". Trapela dal resoconto la cupa ostilità del redattore del Liber pontificalis e anche la ...
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Costantino e la teologia ‘romana’
Figure della gerarchia dei poteri nella pubblicistica di parte papale (secoli XV-XVIII)
Franco Motta
Al fine di suggerire alcune possibili linee di lettura della figura [...] nostram potius causam agere, quam contra nos pugnare, qui profitemur cum Irenaeo, Cypriano, et aliis sanctis Patribus, iisdemque Romanis pontificibus, Romanae Ecclesiae privilegia non ab hominibus, sed a Christo in Petro esse collata, et a Petro in ...
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Anastasio Bibliotecario, antipapa
Girolamo Arnaldi
Trascorse a Roma la prima giovinezza (Epistolae, p. 440, 7-9) e sua lingua materna fu certamente il latino (ibid., pp. 423, 11-12 e 426, 6-8), non [...] destinata ad affermarsi, fu, verso il 1277, il cronista domenicano Martino Polono, nella sua diffusissima Chronica de Romanis pontificibus et imperatoribus. Martino, o la fonte cui attingeva, situò la papessa subito dopo la notizia concernente Leone ...
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