Uno dei continenti, congiunto con l’Eurasia mediante l’istmo di Suez fino all’anno 1869, quando l’istmo fu tagliato per la costruzione del canale omonimo.
Originariamente detta Libye (lat. Libya), l’A. [...] l’intera A. settentrionale cade sotto il controllo romano; tuttavia non si realizza un processo di vera e propria romanizzazione delle popolazioni locali. I Romani costituiscono la provincia di Africa, cui viene poi aggiunta la Numidia (A. Nova). L ...
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L'ETA MEDIEVALE
Girolamo Arnaldi
L'ETÀ MEDIEVALE I confini del medioevo sono ormai due frontiere mobili. Accantonati i tradizionali 476 e 1492, si tende a spostarli sempre più in avanti: quello [...] particolare pertinenza, a una molteplicità di Regni, in ciascuno dei quali a un substrato di indigeni più o meno romanizzati e cristianizzati (le campagne erano lungi dall'essere state conquistate alla nuova fede: ci vorranno secoli per questo) si ...
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Burckhardt e la storiografia di lingua tedesca
Christian R. Raschle
Per farsi un’idea delle opere più importanti su Costantino il Grande pubblicate in Germania verso la fine del XIX secolo, è quasi [...] e a affermarsi sulla scena mondiale. Nonostante la sostanziale debolezza dello Stato, il processo di ellenizzazione e di romanizzazione subiscono un’ulteriore accelerazione sotto la spinta dell’avvenuto collegamento tra Chiesa e Stato, sino infine a ...
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CITTÀ-STATO
Mario Vegetti e Renato Bordone
Polis
di Mario Vegetti
La πόλιϚ antica
La tradizionale espressione 'città-Stato' appare da un lato adeguata a descrivere la πόλιϚ greca del periodo classico, [...] urbana dell'Europa medievale individuando una zona d'insediamento germanico e scandinavo al di fuori dell'influsso della romanizzazione e due zone di permanenza di città romane, con diversa intensità: quella renano-danubiana e quella mediterranea ...
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Le donazioni e la formazione del Patrimonium Petri
Girolamo Arnaldi
Alberto Cadili
Nella tarda antichità il Patrimonium Sancti Petri1 era formato da estesi complessi fondiari, secondo il significato [...] padre Pipino e, soprattutto, di san Bonifacio, si adoperò per rendere ‘romana’, cioè universale, la Chiesa franca, promuovendo la romanizzazione del culto praticato nelle Chiese del suo regno. Non solo i libri liturgici in uso a Roma, bensì anche la ...
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Il diritto prima e dopo Costantino
Salvatore Puliatti
Affrontare il tema del diritto nel periodo a cavallo dell’età costantiniana vuol dire confrontarsi con un’immagine stereotipa e ormai consolidata, [...] a una più avvertita esigenza di certezza in conseguenza dell’estendersi del diritto romano a popolazioni sempre meno romanizzate, come effetto della Constitutio Antoniniana, dall’altro a uno scadimento della cultura giuridica e all’affermarsi di una ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] lo sviluppo di una ‘archeologia italica’ come disciplina che studia le culture sviluppatesi tra l’età del Ferro e la romanizzazione fra le genti parlanti lingue del ceppo ‘italico’ (celtico e venetico in I. settentrionale; umbro, sabino e latino in I ...
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romanizzazione
romaniżżazióne s. f. [der. di romanizzare]. – L’azione di romanizzare, il fatto di romanizzarsi o di venire romanizzato: il lento processo di r. della Gallia del Nord; la rapida r. degli immigrati dal Sud nella Capitale.
romanizzare
romaniżżare v. tr. [der. di romano1]. – Rendere romano, acquistare alla cultura, alla civiltà romana, con riferimento all’espansione dell’antica Roma: la Gallia cisalpina fu romanizzata (o, con la particella pron., si romanizzò)...