GOTICO
P. Kidson
Il termine G. entrò in uso tra gli umanisti italiani durante il sec. 15° per definire quegli aspetti del mondo contemporaneo che, alla luce di un passato classico idealizzato, ricevevano [...] scorcio del sec. 14°, i costruttori lombardi attivi al duomo di Milano si trovarono di fronte esperti provenienti dalla Francia e che quei Goti che avevano contribuito alla caduta dell'Impero romano nel sec. 5° avessero qualcosa a che fare con ...
Leggi Tutto
FERDINANDO I di Borbone, re delle Due Sicilie (già IV re di Napoli e III re di Sicilia)
Silvio De Maio
Nacque a Napoli il 12 genn. 1751, terzo figlio maschio di Carlo di Borbone re di Napoli e di Sicilia [...] di nuovi corpi militari, invio di 30.000 uomini alle frontiere e di un contingente militare in Lombardia), di duemila condanne all'esilio e diverse migliaia di pene detentive.
Frattanto, con l'occupazione nel settembre 1799 dello Stato romano ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Abbandonati i preconcetti storiografici sul romanico che limitano a poche aree l’ideazione di nuovi moduli [...] Viollet-le-Duc, è la più evidente manifestazione di tale interpretazione ideologica del Medioevo. In Italia, la visione ottocentesca di un’arte lombarda cresciuta nel solco dell’eredità romano-bizantina e longobarda, e fattasi vero linguaggio comune ...
Leggi Tutto
TRECCANI DEGLI ALFIERI, Giovanni
– Nacque a Montichiari (Brescia) il 3 gennaio 1877, da Luigi Pancrazio Treccani (1835-1906) e da Giulietta Gaifami (1840-1928). Era il secondo di sei figli (tre dei quali, [...] appartenente a una famiglia di grandi imprenditori lombardi del cotone – a cercare di porre rimedio alla situazione Ovidio, presidente dell’Accademia e senatore, scrisse sul quotidiano romano Il giornale d’Italia. Nell’autunno del 1922 Treccani ...
Leggi Tutto
FARINI, Luigi Carlo
Nicola Raponi
Nacque a Russi (Ravenna), il 22 ott. 1812 da famiglia della media borghesia romagnola - il padre Stefano era farmacista a Russi, la madre Marianna Brunetti veniva da [...] di tutta la colta e viva nazione" ove si parlò "di progresso civile, di riforme, di libertà e di italiano reggimento": Lo Stato romano ad Indicem; N. Raponi, Politica e amministrazione in Lombardia agli esordi dell'Unità. Il programma dei moderati, ...
Leggi Tutto
DECEMBRIO, Pier Candido
Paolo Viti
Nacque a Pavia il 24 ott. 1399 da Uberto, allora segretario e notaio del vescovo di Novara Pietro Filargis (Filargo) detto Pietro di Candia (il futuro papa Alessandro [...] di Niccolò V a recarsi a Roma presso la corte pontificia con l'incarico di "magister brevium". Ebbe così inizio il periodo romano dell'umanesimo italiano (con una nota di R. Sabbadini), in Memorie d. R. Ist. lombardodi scienze e lettere, XXIV (1931), ...
Leggi Tutto
BANDINI, Angelo Maria
Mario Rosa
Nacque a Firenze il 25 sett. 1726 da Anton Francesco e da Dianora Maddalena Carboni. Studiò le discipline letterarie sotto la guida del latinista gesuita Girolamo Lagomarsini. [...] romano, illustrando epigrafi e reperti archeologici per le Novelle letterarie e descrivendo (Dell'obelisco di ; e nel Casentino, cfr. Maruc. B. I. 19), a viaggi eruditi in Piemonte, Lombardia Veneto, Emilia, Roma, Napoli (mss. Maruc. B. I. 16 e B. I. ...
Leggi Tutto
L'Europa in eta protostorica. La civilta di La Tene
G. Bergonzi
P. Piana Agostinetti
La civiltà di la tène
La Tène è una stazione sulla riva orientale del Lago di Neuchâtel, nella Svizzera occidentale, [...] di queste è stata individuata all’interno di Maiden Castle, un’altra a Heath Row al di sotto del tempio gallo-romano Manfredi, I Celti in Italia, Milano 1999.
La protostoria in Lombardia. Atti del 3° Convegno Archeologico Regionale (Como, 22-24 ...
Leggi Tutto
Bocce
Marco Impiglia
La storia
Origini ed evoluzione del gioco
Le prime tracce di un'attività ludica con le bocce possono essere fatte risalire al 7000 a.C., se si ritiene fossero impiegate per un gioco [...] di Pietro Badoglio. Anche le donne si affacciarono alla ribalta. Fino alla caduta del Regime, le bocce rimasero lo sport più praticato in ambito dopolavoristico. I più forti giocatori furono piemontesi, liguri, lombardi presidente il romano Romolo ...
Leggi Tutto
DOZZA, Giuseppe
Paolo Tirelli
Nacque a Bologna il 29 nov. 1901 da Achille e da Virginia Mattarelli.
Le modeste condizioni economiche della famiglia lo costrinsero nel 1913 ad abbandonare la scuola e [...] .
A quest'ultimo fine intervenne ad assemblee in Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria e Toscana. Tornato a Parigi, il aggiunta aveva riferito della contrarietà di M. Scoccimarro, autorevole esponente del centro romano, disposto ad affidargli, comunque ...
Leggi Tutto
divìdere v. tr. [dal lat. dividĕre] (pass. rem. diviṡi, dividésti, ecc.; part. pass. diviṡo). – 1. a. Fare più parti di un tutto: d. un foglio in due; d. una mela in quattro spicchi; d. una parola in sillabe; è pericoloso d. le proprie forze....
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...