CASA
F. Cresti
Il termine c. deriva dal lat. casa, propriamente 'c. rustica', che appare attestato nei documenti medievali solo a partire dal sec. 12° - la significativa variante accasamenta è spesso [...] prototipo della c. di abitazione collettiva dell'Egitto romano. Solo nell'ultima fase di vita della struttura (XI-XII secc.) nel territorio lombardo, ivi, pp. 37-44; S. Visino, Villanova e le altre fondazioni di Albenga: strutture urbane e tipologie ...
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GOTICO
P. Kidson
Il termine G. entrò in uso tra gli umanisti italiani durante il sec. 15° per definire quegli aspetti del mondo contemporaneo che, alla luce di un passato classico idealizzato, ricevevano [...] scorcio del sec. 14°, i costruttori lombardi attivi al duomo di Milano si trovarono di fronte esperti provenienti dalla Francia e che quei Goti che avevano contribuito alla caduta dell'Impero romano nel sec. 5° avessero qualcosa a che fare con ...
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BOBBIO
S. Lomartire
(lat. Bobium)
Comune in prov. di Piacenza, sulla sponda sinistra del fiume Trebbia. Nella zona sono attestati insediamenti già nel Paleolitico e nell'età del Bronzo; ne sono prova [...] di moduli classici, che troverebbe conferma anche nella firma di un lapicida di nome romano La scultura pavese nel quadro dell'arte preromanica in Lombardia, "Atti del 4° Congresso internazionale di studi sull'Alto Medioevo, Pavia e altrove 1967", ...
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ANTELAMI, Benedetto.
A.C. Quintavalle
Scultore e architetto attivo a cavallo fra i secc. 12° e 13° nell'Italia settentrionale.Assai complessi i problemi, diverse le risposte critiche finora offerte [...] critici intorno al Battistero di Parma descritto dal Commendatore Michele Lopez, Atti Memorie Modenesi 3, 1865, pp. 89-100; F. De Dartein, Etude sur l'architecture lombarde et sur les origines de l'architecture romano-byzantine, 2 voll., Paris ...
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GIORDANO, Luca
Maria Giovanna Sarti
Nacque a Napoli il 18 ott. 1634 da Antonio e da Isabella Imparato.
Antonio, mercante di quadri di origine pugliese ma anche modesto pittore, dovette avviare il figlio [...] (p. 166).
Nonostante questo primo, non altrimenti comprovato, viaggio romano, fu a Napoli che il G. crebbe e si formò, del 1663, era partito alla volta di Venezia. Durante il viaggio si fermò, forse, a Firenze e in Lombardia (Relazione, p. 166). A ...
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GIOVANNI da Milano
M. Gregori
Pittore di origine milanese, nato intorno al 1320, attivo in Lombardia e in Toscana nel secondo e terzo quarto del 14° secolo.Il pittore è menzionato da Vasari come G. [...] (Buenos Aires, Inst. Torcuato Di Tella; segnalazione di G. Romano). In questo pannello frammentario la la sostituzione si sia resa necessaria per l'assenza del pittore lombardo, che, di fatto, dal 1369 compare nei già ricordati documenti romani.La ...
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GANTI, Giovanni Cristoforo (Gian Cristoforo Romano)
Matteo Ceriana
Figlio dello scultore Isaia da Pisa, uno dei principali tra quelli attivi a Roma alla metà del XV secolo, nacque in data non precisabile [...] III (1885), pp. 316-324; A. Venturi, Der Medailleur G.C. Romano, in Der Kunstfreund (Berlino), 15 giugno 1885; A. Luzio, Lettere inedite di fra Sabba da Castiglione, in Arch. stor. lombardo, XIII (1886), p. 92; V. Cian, Pietro Bembo e Isabella d'Este ...
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BOEMIA
L. Neme¿kal
(lat. Boiohaemum; ceco Čechy; Bajnochaiman, Behaim, Behaimare, Bohemia nei docc. medievali)
Regione dell'Europa centrale comprendente due importanti formazioni geologiche, il massiccio [...] anche se le annessioni della Carinzia e di parte della Lombardia non furono durature. Grazie alla sua abilità . Kavka
Arte
A differenza dei popoli insediati entro il limes romano, le terre boeme non beneficiarono dei diretti influssi dell'antica ...
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FERRARI, Gaudenzio
Rossana Sacchi
Nacque a Valduggia, nella bassa Valsesia (prov. Vercelli), dal magister Lanfranco e da sua moglie, della casata dei Vinci (Vinzio). Sebbene l'attestato di morte del [...] arti, XLII (1988), pp. 139-50; G. Romano, in Piemontesi e lombardi tra Quattrocento e Cinquecento (catal.), a cura di G. Romano, Torino 1989, pp. 135-39; F. M. Ferro, in Pinacoteca di Brera. Scuole lombarda, ligure e piemontese 1535-1796, Milano 1989 ...
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TETTO
A. Peroni
Copertura di un edificio in quanto protezione superiore esterna dalle intemperie. Nelle forme più complesse il t. può comunemente essere inteso come autonomo elemento strutturale, equivalente [...] de Dartein, Etude sur l'architecture lombarde et sur les origines de l'architecture romano-byzantine, 2 voll, Paris 1865- Lanfranco e la struttura del duomo, in Lanfranco e Wiligelmo. Il duomo di Modena, Modena 1984, pp. 143-239; B.M. Morley, The ...
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divìdere v. tr. [dal lat. dividĕre] (pass. rem. diviṡi, dividésti, ecc.; part. pass. diviṡo). – 1. a. Fare più parti di un tutto: d. un foglio in due; d. una mela in quattro spicchi; d. una parola in sillabe; è pericoloso d. le proprie forze....
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...