NICCOLÒ II
Annamaria Ambrosioni
Ben poco conosciamo di lui prima della elevazione al pontificato, e quasi nulla del periodo anteriore al 1045. Sappiamo infatti solo che Gerardo era originario della [...] prima, si sia instaurata un'alleanza di fatto tra la casa di Tuscia e il gruppo riformatore romano. Tutte queste circostanze, nonché il ai cardinali che lo avevano eletto, anche vescovi della Lombardia e della Tuscia. In esso Benedetto X, dichiarato ...
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SALIMBENE DE ADAM
OOlivier Guyotjeannin
Il francescano di origine emiliana S., insieme al benedettino inglese Matteo Paris (v.), è uno dei due contemporanei di Federico II ad averci lasciato la quantità [...] il tentativo di soggiogare i comuni lombardi (s'intende che si tratta al contempo di cause e di manifestazioni dei suoi rovesci di fortuna), la quod non fuit ita crudelis sicut Icilinus da Romano […]. Aliquando fuit multum solatiosus homo, sed multos ...
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Adriano VI
Mario Rosa
Adriano Florisz (figlio di Fiorenzo) nacque ad Utrecht il 2 marzo 1459 da Fiorenzo Boeyens, falegname specializzato in costruzioni navali. Mortogli assai presto il padre, fu dalla [...] di settembre gli giunsero le prime notizie sulla guerra in Lombardia, mentre in Vaticano era venuto a rifugiarsi il vinto di i rapporti di A. con Erasmo.
Un breve profilo di A. è anche in J. Schmidlin, Geschichte der deutschen Nationalkirche in Rom. S ...
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PANTALEO, Giovanni
Ugo Dovere
– Nacque a Castelvetrano (Trapani) il 5 agosto 1831 da Vito e da Margherita Amodei.
Suo insegnante privato fu il sacerdote di principi liberali Vito Pappalardo, in seguito [...] la coscrizione di volontari.
Pantaleo precedette Garibaldi a Napoli, dove fu ospite di Liborio Romano. Al democrazia lombarda (documenti inediti), in La Lombardia nel Risorgimento italiano, XVII (1932), 21, pp. 43-58; G. Russo, Il discorso di fra ...
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GREGORIO VIII, papa
Tommaso Di Carpegna Falconieri
Alberto di Morra, nato a Benevento nel primo decennio del sec. XII, era figlio di Sartorius, appartenente a una importante famiglia di quella città. [...] nobile romano che, pur capeggiando la fazione imperiale, era noto per la sua abilità di mediazione tentativo di diffondere la vita comune presso il clero secolare delle diocesi diLombardia (Ph. Jaffé, Regesta pontificum Romanorum, a cura di S ...
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Il veleno di Costantino
La donazione di Costantino tra spunti riformatori ed ecclesiologia ereticale
Alberto Cadili
Il richiamo alla donazione costantiniana (o meglio alla sua accettazione) per criticare [...] ritorno alla vita apostolica, sostiene il tentativo comunale romanodi un (alquanto indeterminato) ritorno all’antica grandezza che le persecuzioni furono attuate soltanto dai pagani, i lombardi replicano che, come già avvenuto ai profeti e a ...
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Orizzonti missionari, coloniali, terzomondisti
Massimo De Giuseppe
Impulsi missionari nella stagione liberale: i dilemmi della nazione e il rilancio dell’universalismo cattolico
Un tema per lungo tempo [...] il suo progetto più ambizioso, la fusione tra l’Istituto lombardo e il seminario romano dei Ss. Pietro e Paolo. Nonostante la Santa Sede avesse espresso una serie di perplessità sul carattere nazionale che sarebbe derivato da tale fusione84, la ...
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Innocenzo XI, beato
Antonio Menniti Ippolito
Benedetto nacque in Como il 19 maggio 1611 da Livio Odescalchi e Livia Castelli di Gandino. La sua antica famiglia, dedita proficuamente al commercio - la [...] romano. Come al solito improntò la propria esistenza a principi di assoluta austerità.
Odescalchi era in questo tempo arciprete di interventi particolari di riforma vennero interessati i Domenicani diLombardia e Toscana, i Cistercensi di Polonia.
A ...
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Pio IV
Flavio Rurale
Nacque Giovan Angelo Medici a Milano, in Porta Nuova parrocchia di S. Martino in Nosiggia, il 31 marzo 1499, da Bernardino e Cecilia Serbelloni. L'antica famiglia milanese dei Medici, [...] , Gotha 1889.
L. Staffetti, L'elezione di papa Pio IV, "Archivio Storico Lombardo", 23, 1896, pp. 158-63.
Diario romanodi Niccolò Turinozzi (anni 1558-1560), a cura di P. Piccolomini, "Archivio della R. Società Romana di Storia Patria", 32, 1909, pp ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] politico. Questo processo, culminato con le riforme di Toscana e diLombardia, era cominciato in effetti fin dall’inizio contrassegnato da un materialismo di impianto epicureo a innesto cartesiano mentre il gruppo romanodi Gabrielli, per quanto si ...
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divìdere v. tr. [dal lat. dividĕre] (pass. rem. diviṡi, dividésti, ecc.; part. pass. diviṡo). – 1. a. Fare più parti di un tutto: d. un foglio in due; d. una mela in quattro spicchi; d. una parola in sillabe; è pericoloso d. le proprie forze....
Porrajmos (porrajmos e, rar., Porajmos) s. m. (rar. f.) inv. Persecuzione, sterminio, genocidio di Rom e Sinti da parte del regime nazista, di quello fascista e dei loro alleati, avvenuto tra gli anni Trenta e Quaranta del Novecento (le vittime...