CARAGLIO (Caralio, Caral, de Caraliis), Giovanni Iacopo
Fabia Borroni
Helena Kozakiewicz
Incisore, medaglista, intagliatore di gemme e orefice, nacque nella città di Verona verso l'anno 1505.
La città [...] diceva "di bonissima mano", sono tratte da Raffaello, Giulio Romano, Perin del Vaga, Baccio Bandinelli, Rosso Fiorentino, Girolamo Sebastiano; Bartsch, n. 7) e Parmigianino, per il cui Diogene (Bartsch, n. 61) il C., non immemore della silografia di ...
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SERAPIDE (Σαράπις, raro Σεράπις, Σοράπις, Σοροάπις; Serapis, raro Sirapis)
L. Vlad Borrelli
Divinità risultante da un sincretismo dell'egizio Osiride-Apis col greco Zeus-Hades e onorata particolarmente [...] Monaco 1959, pp. 27 ss.; 130; J. Servais, Alexandre-Dionysos et Diogène-Sarapis, in L'Antiquité classique, XXVIII, 1959, p. 98 ss.; H. 1960, p. 88 ss.; A. Adriani, Repertorio d'arte dell'Egitto greco-romano, I, Palermo 1961, p. 42 s.; II, p. 40 ss.; ...
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ESIODO (῾Ησίοδος, Hesiŏdus)
L. Guerrini
La prima personalità della letteratura greca che abbia carattete storico.
Di famiglia originaria di Cuma, colonia eolica nell'Asia Minore, E. nacque però probabilmente [...] ad eccezione del Buschor che la identifica con Diogene. La testa del Capitolino è stata rielaborata modernamente derivano l'immagine di Memfi (che a torto era stata ritenuta dal Brendel, in Röm. Mitt., li, 1936, p. 1 ss., il ritratto di Arato) e ...
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CRISIPPO (Χρύσιππος, Chrysīppus)
A. Giuliano
Filosofo nato a Soli di Cilicia (o a Tarso) nel 280, morto ad Atene nel 205 circa a. C. Famoso dialettico, scrisse numerosissime opere, fu capo della scuola [...] stoica.
Cicerone (De fin., i, 11, 39) e Diogene Laerzio (vii, 7, 4) ricordano una statua del filosofo nel Ceramico 4), ricorda che i ritratti di C. erano molto numerosi nel mondo romano.
La testa di C. è rappresentata su alcune monete di età ...
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FALCIONI, Gioacchino
Giovanna Odorisio
Figlio di Giovanbattista, nacque a Roma nel 1731 (Pietrangeli, 1983). Il nome del F. compare per la prima volta in una lista di antiquari databile al 1769-1780, [...] l'altro a vendere le statue moderne, copie dall'antico, raffiguranti Diogene, Zenone, due Putti ed Euripide. Il F. ottenne inoltre che , p. 557; C. Pietrangeli, G. F. scultore e mosaicista romano, in Strenna dei Romanisti, XLIV (1983), pp. 377-384; O ...
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MENANDROS (Μέναανδρος)
L. Guerrini
2°. - Scultore originario del Dokymion, figlio di Diogene, attivo in epoca romana, noto per l'iscrizione posta sulla base di una statua frammentaria rinvenuta nel 1913 [...] abbassata al I-II sec. d. C.
Bibl.: W. M. Ramsay, in Journ. Hell. Stud., XXXVIII, 1918, p. 183, nota 138; W. H. Bucker, in Journ. Rom. Stud., XIV, 1924, p. 30 ss., n. 9, tav. II, 9 a-c; D. M. Robinson, in The Art Bulletin, IX, 1926, p. 56, nota 122 ...
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LAIDE (Λαϊς)
L. Guerrini
Etera di Corinto, amante del filosofo Diogene.
Gli amori di Laide e Diogene dovevano essere correnti nella aneddotica filosofica di periodo romano. Sidonio Apollinare (Carm., [...] paio di forbici nelle mani di L. caratterizza il momento narrato.
Bibl.: G. Uggeri, Lussorio, Sidonio Apollinare e un'iconografia di Diogene e Laide, in Studi italiani di filologia, N. S., 38, 1966, p. 246 ss. Per l'iconografia del Cupido mingens: W ...
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