VOLTERRA, Edoardo
Luigi Capogrossi Colognesi
– Nacque a Roma il 7 gennaio 1904, da Vito, matematico di fama mondiale, e da Virginia Almagià, figlia di Edoardo, uno dei grandi imprenditori dell’Italia [...] a soli ventotto anni, l’insegnamento di istituzioni di diritto romano presso l’Università di Bologna. E a Bologna, dove liberato solo il 26 luglio, dopo la caduta di Benito Mussolini. Già in collegamento con le forze antifasciste (Amendola, impegnato ...
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TROMBADORI, Antonello
Claudio Rabaglino
– Nacque a Roma il 10 giugno 1917, primogenito di Francesco e di Margherita Ermenegildo. All’anagrafe Trombatore, negli anni Cinquanta il padre chiese e ottenne [...] 1943, pochi giorni dopo la destituzione e l’arresto di Mussolini.
Appena rientrato a Roma, riprese subito l’attività antifascista. e politica. Antonio Amendola e la formazione del gruppo comunista romano, Milano 1985, ad ind.; N. Ajello, Il lungo ...
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CHILANTI, Felice
Renato Bertacchini
Nacque a Ceneselli nell'Alto Polesine (Rovigo) il 10 dic. 1914 da Giovanni Battista e da Ida Bongiovanni in una famiglia di campagna (il padre "zappatore, mietitore, [...] Starace, R. Farinacci, G. Buffarini Guidi. Dopo sei mesi nel carcere romano di Regina Coeli, il C. fu confinato a Lipari, dove rimase fino alla caduta di Mussolini.
Drammatico dunque il cammino del C., "fascista estremista" e "sedizioso", attraverso ...
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ROCCA, Massimo
Enzo Fimiani
– Nacque a Torino il 26 febbraio 1884, primogenito di Giuseppe e di Teresa Pacchioda, che ebbero la sorella Carolina nel 1888.
Anarchico sin da giovanissimo, nel 1901 subì [...] e in novembre ebbe l’incarico di fondare un quotidiano romano di propaganda.
Nelle elezioni politiche del 6 aprile 1924, in Germania e il 14, da Berlino, si rivolse ancora a Mussolini con una lettera in cui si proponeva come collaboratore. Non venne ...
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COSTAMAGNA, Carlo
Marco Cupellaro
Nacque a Quiliano (Savona) il 24 sett. 1881 da Eligio e da Emma Perdusio. Laureatosi in giurisprudenza, entrò nella magistratura, arrivando fino al grado di consigliere [...] appariva decisivo per l'evoluzione del regime, la scelta di Mussolini cadde su una diversa soluzione: il patto di palazzo , ad Indicem;D. Cofrancesco, Appunti per un'analisi del mito romano nell'ideologia fascista, in Storia contemp., XI (1980), pp. ...
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MONICELLI, Tomaso
Daniele D'Alterio
– Nacque a Ostiglia, in provincia di Mantova, il 10 febbr. 1883, da Ettore e da Caterina Simonelli, in una famiglia di commercianti ridotta a modeste condizioni economiche.
Appunto [...] da molti esponenti sindacalrivoluzionari, soprattutto dal gruppo romano di Leone e Mantica, diede luogo ad di Roma.
È nel 1924 che il suo rapporto con il regime mussoliniano cominciò a incrinarsi, segnatamente dopo il delitto Matteotti, che accelerò l ...
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BARZINI, Luigi
Alessandra Cimmino
Nacque a Milano il 21 dic. 1908 da Luigi e da Mantica Pesavento.
Il padre, inviato speciale del Corriere della sera, forse il più celebre giornalista italiano dei primi [...] , ed espresse giudizi fortemente negativi sull'operato di Mussolini. Venuta la polizia italiana a conoscenza di questo momento della crisi e del passaggio di proprietà del quotidiano romano Il Messaggero, il nuovo editore Rusconi propose e impegnò il ...
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D'ALESSIO, Francesco
Guido Melis
Nacque a Montescaglioso (Matera) il 27 maggio 1886, da Carlo e Vincenza Salinari. Di condizioni economiche benestanti (il padre notaio, una lunga tradizione familiare [...] Stato fascista come Stato di diritto, negli Scritti in onore di Santi Romano (Padova 1940), dove il D. si ripropose il problema del raccordo provinciale e relativo regolamento con aggiunte sulla riforma Mussolini, in collaborazione con M. La Torre, ...
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SETTIMELLI, Emilio
Gloria Manghetti
SETTIMELLI, Emilio. – Nacque a Firenze il 2 agosto 1891 da Ferdinando, medico condotto, e da Elvira Guidi; ebbe tre sorelle, Margherita, Emma, Bianca, e un fratello, [...] ’Impero, cessato nel settembre 1933.
La nascita del quotidiano romano s’inquadrava «nell’ambito di un più vasto piano di in Francia da dove il 24 maggio 1938 scrisse a Mussolini una lettera-denuncia ancora molto dura nei confronti dei gerarchi, ...
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MAGGIORE, Giuseppe
Stefano Zappoli
Nacque il 17 luglio 1882 a Palermo, terzo dei sei figli di Filippo, medico assai noto in città, e di Giuseppina Mucoli. Dopo aver frequentato il liceo Vittorio Emanuele, [...] s.).
Nel settembre 1925 il M. inviò un plico di suoi lavori a B. Mussolini e il 28 ottobre si iscrisse al Partito nazionale fascista (PNF). Già nel 1927 tra Stato e Chiesa, come prontamente rilevò L'Osservatore romano. Di lì a poco, in filosofia, il ...
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fascio
fàscio s. m. [lat. fascis]. – 1. a. Quantità più o meno grande di oggetti della stessa natura, per lo più di forma allungata (come legna, spighe, erbe, ecc.), riuniti e spesso legati insieme, di peso tale da poter essere portati a braccia...