MALAGODI, Olindo
Fulvio Conti
Figlio di Ludgarda Luminasi e di Tommaso, un patriota che aveva preso parte come volontario alle battaglie del 1848-49, nacque a Cento, presso Ferrara, il 28 genn. 1870. [...] radicale di Milano Il Secolo, poi del giornale romano La Tribuna, vicino alle posizioni di G. Giolitti in Nord e Sud, 1962, n. 27, pp. 80-128; G. Pini - D. Susmel, Mussolini, l'uomo e l'opera, II, Firenze 1963, p. 258; M. Legnani, "La Tribuna" ...
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GIANNINI, Alberto
Simona Urso
Nacque a Napoli il 22 marzo 1885 da Achille e da Eugenia Pietroni. Dopo un accidentato percorso di studi, appena ventenne cominciò il proprio apprendistato come cronista.
Divenuto [...] forze militari alleate, fu rinchiuso nel carcere romano di Regina Coeli, quindi internato nel campo viaggio attraverso il fascismo, Milano 1962, p. 53; R. De Felice, Mussolini il rivoluzionario (1883-1920), Torino 1965, p. 125; E. Santarelli, Storia ...
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BORELLI, Giovanni
Alceo Riosa
Nato a Pavullo nel Frignano (Modena) il 26 marzo 1867, da Felice e da Clementina Tazzioli, ereditò dal padre, modesto falegname che era stato cospiratore e garibaldino, [...] Don Chisciotte, del Fanfulla, nonché redattore del Popolo romano. Su quest'ultimo il B. pubblicò alcuni interessanti grande guerra (1861-1918), Messina-Milano 1939, pp. 297, 371; B. Mussolini, Opera omnia, IV, Firenze 1952, p. 212; V, Firenze 1953, ...
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GUANDALINI (Guanda), Ugo
Maria Iolanda Palazzolo
Nacque a Modena il 9 marzo 1905 da Cesare, ufficiale di cavalleria, e Maria Cornelia Bigone, insegnante di francese. Dopo aver conseguito la maturità [...] iniziai la collana "Problemi d'oggi". Gli articoli dell'Osservatore romano e la campagna dei gesuiti mi fecero una pubblicità che rapidamente più che per volontà cosciente e precisa di Mussolini, per l'omertà grandiosa, l'acquiescenza senza limiti, ...
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PALERMI, Raoul Vittorio
Fulvio Conti
PALERMI, Raoul Vittorio. – Nacque a Firenze il 20 maggio 1864 da Ernesto e da Annunziata Cerroni.
Sugli anni giovanili e su tutta la prima parte della sua vita si [...] di giornalista, fu tra i redattori de Il Popolo romano.
Fondato a Roma nel 1873 da Leone Fortis e M. Terzaghi, Fascismo e massoneria, Milano 1950, passim; R. De Felice, Mussolini il fascista, I, La conquista del potere, 1921-1925, Torino 1966, ...
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FERRARA, Mario
Giuseppe Sircana
Nacque a Roma il 5 sett. 1892 da Michele, avvocato e da Maria Forcella. Giovanissimo, militò tra quei repubblicani che parteciparono alla settimana rossa e abbracciarono [...] di gestire la modernizzazione del paese.
L'avvento al potere di Mussolini fornì al F. nuovi spunti di riflessione sul ruolo dei ceti di cui fu rappresentante in seno al Comitato romano di liberazione nazionale. Fin dal periodo clandestino collaborò ...
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INTERLANDI, Telesio
Mauro Canali
Nacque a Chiaramonte Gulfi, presso Ragusa, il 20 ott. 1894, da Giovanni e da Giuseppina Freri. Fu redattore de La Nazione e de L'Impero, assumendo sempre, in seno al [...] per la penna di N. Quilici giunse a definire il giornale romano "l'organo ufficiale dei social-nazionalisti in Italia". La polemica schierò sempre con l'ala più intransigente. Quando Mussolini adombrò l'ipotesi della convocazione di una Costituente ...
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GIOVANNINI, Alberto
Carlo Vallauri
Nacque a Milano il 9 ott. 1912 da Giovanni e da Estella Cicognani. Il G. si mise in luce nell'ambiente giornalistico e politico di Bologna, dirigendo dal 1935 al 1938, [...] il G. riuscì, poi, a ottenere da un industriale romano i mezzi per pubblicare un settimanale, Rosso e nero, e con una sua premessa; le prefazioni a M. Tedeschi, Fascisti dopo Mussolini, Roma 1950, e a E. Sterpa Gli ultimi italiani(motivi della ...
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BRESCHI, Pier Giulio
Luciano Onder
Nacque a Finale Pia (Savona) il 28 nov. 1874 da Ottavio e da Enrichetta Barrili. A 15 anni fu iniziato al giornalismo dallo zio Anton Giulio Barrili nel quotidiano [...] più scoperto ed egli iniziò rapporti personali di amicizia con Mussolini, dal quale fu in quell'anno nominato cavaliere di mancarono attacchi violenti, specie da parte del quotidiano fascista romano IlTevere, che nel 1926 lo accusava di essere un ...
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fascio
fàscio s. m. [lat. fascis]. – 1. a. Quantità più o meno grande di oggetti della stessa natura, per lo più di forma allungata (come legna, spighe, erbe, ecc.), riuniti e spesso legati insieme, di peso tale da poter essere portati a braccia...