SIRI, Giuseppe
Nicla Buonasorte
– Nacque a Genova il 20 maggio 1906 da Nicolò e da Giulia Bellavista.
All’età di dieci anni entrò nel seminario minore del Chiappeto, ben presto trasformato in alloggio [...] era in diocesi la massima autorità e chiedeva ai preti l’obbedienza che egli professava nei confronti del ponteficeromano. Di conseguenza, il contributo dei laici alla vita della diocesi genovese fu sempre sottoposto a limitazioni che riflettevano ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Le crociate e il Regno di Gerusalemme
Franco Cardini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il movimento crociato nasce nel corso dell’XI secolo, [...] modo soggetto a un’autorità universale: o quella di uno dei due imperatori (il bizantino o il romano-germanico) o quella del ponteficeromano. Ma il nuovo Regno di Gerusalemme non è emanazione di alcune di queste volontà ecumeniche, per quanto ...
Leggi Tutto
STEFANO V
Ilaria Bonaccorsi
Nato in data sconosciuta da un non meglio identificato Adriano, era comunque membro di una nobile famiglia romana originaria della "regio" della "Via Lata". S. venne educato [...] primo luogo che le calunnie contro Marino erano unicamente opera del patriarca bizantino Fozio; che l'accusa rivolta al ponteficeromano poteva benissimo essere indirizzata contro lo stesso Fozio, laico e destituito d'autorità, e che Roma non voleva ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
È solo nel corso del XIII secolo che – anche grazie alla riscoperta dell’Aristotele [...] potere” (plenitudo potestatis) papale, ossia l’idea che, in quanto vicario di Cristo e successore di Pietro, il ponteficeromano detenesse la forma più completa di autorità esistente: l’unico potere autenticamente universale e assoluto, in virtù del ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Catia Di Girolamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Eletto all’inizio del 1295, dopo un brevissimo conclave, Bonifacio VIII possiede una [...] sovrani di Francia e d’Inghilterra, attribuendosi quel ruolo di “iudex omnium”, che già Innocenzo IV ha rivendicato al ponteficeromano in occasione del suo conflitto con Federico II di Svevia. Si lascia andare all’esternazione delle sue convinzioni ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La politica dei papi
Ivana Ait
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nei secoli della crescita della società e dell’economia europea, sul [...] : “Nessuno può arrogarsi il governo di una chiesa se non è stato eletto clero e dal popolo”; “il ponteficeromano è il solo primate apostolico della Chiesa universale”. Con quest’ultima disposizione scatena l’opposizione della Chiesa greca, forte ...
Leggi Tutto
ABRAMO Ecchellense (Ibrāhīm al-H̩āqilānī, più di rado al-Ḥāqilī, forma non mai usata da lui stesso)
Giorgio Levi Della Vida
Nacque a H̩āqil, villaggio presso Giubail (l'antica Byblos) il 18 febbr. 1605. [...] Vaticana, a lui familiare fin dal suo primo soggiorno romano (di suo un manoscritto vaticano aveva fornito al famoso 1653); soprattutto l'elaborata difesa del primato del ponteficeromano secondo le fonti orientali, in polemica coi protestanti ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Zorzi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il 26 febbraio 1266, Carlo d’Angiò, fratello minore del re di Francia, Luigi IX, sconfiggendo [...] anni di Giovanna sono funestati dallo scisma che a partire dal 1378 divide la cristianità tra seguaci del ponteficeromano e sostenitori di quello avignonese. La regina, nonostante Urbano VI sia un regnicolo e la popolazione napoletana parteggi ...
Leggi Tutto
IMPERATORE e IMPERO
Giuseppe CARDINALI
Francesco ERCOLE
Antichità romana. - Epoca repubblicana. - La parola imperator in origine significa genericamente colui il quale imperat, chiunque, cioè, sia [...] Roma, nella bolla Unam Sanctam, la soggezione dell'impero cristiano al potere centrale, unitario, assoluto del ponteficeromano, instaurando così ufficialmente un concetto del potere ecclesiastico che, già timidamente affermato da Onorio di Autun, da ...
Leggi Tutto
SACRAMENTI
Marcel SIMON
Enrico ROSA
. È difficile dare di questo termine una definizione adeguata. Esso ebbe nella latinità una lunga storia, e acquistò un significato religioso specifico nel linguaggio [...] S. Cipriano si dichiarò nella questione favorevole ai rigoristi e contrario alla sentenza e alla prassi dello stesso ponteficeromano, S. Stefano; il quale aveva interdetto qualsiasi innovazione o velleità di ribattezzare quelli che fossero stati ...
Leggi Tutto
anti-Pontefice
(anti-pontefice), agg. inv. Che si oppone all’influenza esercitata dal Pontefice. ◆ Non c’è incontro che possa suonare come atto distensivo, invece, per gli oppositori del viaggio papale. In testa i «lupi grigi» ultranazionalisti...
collegio
collègio s. m. [dal lat. collegium, der. di collega; propr. «insieme di colleghi»]. – 1. Corpo di persone unite dall’esercizio di una medesima professione o dall’essere investite di una stessa carica: c. degli avvocati, dei medici,...