BONAMICI, Stanislao Antonio Domenico
Piero Treves
Nato a Livorno nel 1815 da Carlo e da Carlotta Olivero, ruppe ben presto i rapporti con la famiglia, la quale alimentò, o permise che sorgesse, e variamente [...] ricostruzione storico-cronologica della sua stessa attività pratica, intorno alla quale si stese un alone come di romanzo, di deteriore romanticismo e "rosso" e "nero". Questo ha contribuito altresì a esagerare o a sminuire (nell'un caso e nell'altro ...
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CROCE, Ettore
Francesco Maria Biscione
Nacque a Rocca San Giovanni (Chieti) da Giustino e Angela Mayer il 6 maggio 1866. Di famiglia benestante e di trodizioni liberali e repubblicane, fu notevole e [...] - fu caratterizzata da un'indomita carica di ribellione e da un'appassionata quanto disordinata attività, fortemente'venata di romanticismo., per una rivoluzione sociale che spazzasse via l'oppressione di classe e segnasse il trionfo degli ideali ...
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Poeta russo (Mišenskoe, gov. di Tula, 1783 - Baden-Baden 1852), vissuto dal 1841 alla morte quasi sempre in Germania; a Roma (1835) incontrò Gogol´. Dopo alcune prove, in prosa e in versi, in cui veniva [...] (1808), sotto il titolo Ljudmila, un rifacimento della Lenore di G. A. Bürger, dal quale suole datarsi l'inizio del romanticismo russo. Ai motivi di Lenore attinse ancora per Svetlana (1808-12), cui è maggiormente legata la sua fama. Di scarsa ...
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Critico letterario (Lucera 1900 - Roma 1996); prof. (1952-70) di letteratura italiana nell'università di Bari. Le sue acute indagini letterarie rivelano anche una profonda preparazione in campo filosofico, [...] (1951); La letteratura a Napoli dal 1800 al 1860 (1972); Manzoni francese 1805-1810. Dall'Illuminismo al Romanticismo (1993). Importante l'ampia antologia degli scritti di B. Croce sulla letteratura italiana (La letteratura italiana per saggi ...
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Scrittore e giornalista italiano (Cento, Ferrara, 1870 - Parigi 1934). Diresse La Tribuna di Roma (1910-23), portandola a un alto livello giornalistico e culturale. Assai vicino a G. Giolitti, nominato [...] sua produzione poetica (cfr. Poesie vecchie e nuove, 1928), nella quale si ravvisano echi carducciani, del romanticismo inglese, nonché del primo decadentismo italiano. Postume sono state pubblicate le importanti Conversazioni della guerra 1914-1919 ...
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Critico letterario italiano (Colle Sannita 1891 - Bologna 1962). La sua critica, partendo dalle giovanili esperienze del dannunzianesimo e del futurismo, si basa sui principi dell'estetica del Croce e [...] di Tutte le opere del Leopardi, nella collezione dei "Classici Mondadori", da lui stesso diretta.
Opere
Opere principali: Dal romanticismo al futurismo (1921); D'Annunzio (1926); Croce (1927); I miti della parola (1931); La poesia ermetica (1936 ...
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Letterato italiano (Mussomeli 1812 - Glenmoor 1872); prof. d'estetica a Firenze, deputato al parlamento. L'opera sua più famosa rimane la Storia della letteratura italiana (1855, nata nel 1844 come Storia [...] quanto "segna la prima concreta applicazione di una problematica storiografica agitata dai più vigorosi intelletti critici del romanticismo". Frutto di larghe ricerche erudite la Storia politica dei municipî italiani (1851) e l'incompiuta Storia del ...
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Scrittrice spagnola (Puerto Príncipe, od. Camagüey, Cuba, 1814 - Madrid 1873). Da Cuba si trasferì molto giovane in Spagna. A Madrid divenne una delle figure più rappresentative dell'ambiente letterario [...] , fu presto dimenticata: soltanto la critica più recente ne ha messo in rilievo l'apporto fondamentale nell'ambito del romanticismo spagnolo. Della produzione poetica della G. de A., che oscilla tra l'ispirazione amorosa e quella religiosa e palesa ...
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Scrittrice ceca (Vienna 1820 - Praga 1862). Figlia di un cocchiere austriaco e d'una cameriera ceca, passò l'infanzia a Ratibořice in Boemia. Sposatasi nel 1837, soggiornò nel 1842-45 a Praga, dove con [...] eccezionale nelle difficili condizioni della Boemia di allora, la N. compose nel 1843-45 liriche patriottiche. Nella scia di un romanticismo idillico e umanitario (su cui pesa l'influsso di G. Sand) si muovono le sue prime novelle: Baruška (1852 ...
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Scrittore spagnolo (Madrid 1772 - ivi 1857). Studiò a Salamanca e si formò sulle idee filosofiche e politiche dell'enciclopedismo; durante l'invasione francese (1808), svolse parte attivissima per difendere [...] Viseo (1801) e Pelayo (1805) sono d'influenza decisamente alfieriana. Di formazione neoclassica, fu sensibile alle suggestioni del romanticismo, come testimoniano El panteón de El Escorial e la romanza La fuente de la mora encantada. Motivi dominanti ...
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romanticismo
s. m. [der. di romantico]. – 1. a. Atteggiamento etico-spirituale e movimento letterario, artistico e culturale, sorto in Germania e in Gran Bretagna negli ultimi anni del Settecento e quindi diffusosi in Francia, in Italia e...
classicismo
s. m. [der. di classico]. – 1. Aderenza d’uno scrittore, d’un artista, d’uno stile, al gusto e agli atteggiamenti che furono proprî dell’arte e del mondo classico: il c. del Foscolo, del Canova; il c. dell’architettura palladiana;...