scodellare v. tr. [der. di scodella] (io scodèllo, ecc.). - 1. [mettere la minestra o altra vivanda in una scodella: s. la zuppa] ≈ versare. 2. (fig., fam.) a. [mettere su carta con grande facilità: uno [...] scrittore che scodella un romanzo all'anno] ≈ produrre, pubblicare, scrivere, sfornare. b. [fare nascere con facilità e frequenza: la moglie gli ha scodellato cinque figli] ≈ (scherz.) sfornare, (pop.) sgravare. ⇑ dare alla luce, generare, mettere al ...
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insipido /in'sipido/ agg. [dal lat. tardo insipĭdus, der. di sapĭdus "saporito", col pref. in-²]. - 1. [che ha poco sapore: questa minestra è i.] ≈ insulso, sciapo, (tosc.) sciocco, scipito. ↑ insapore. [...] ↔ gustoso, sapido, saporito. 2. (fig.) [privo di qualità in grado di attrarre, di suscitare interesse: una ragazza i.; un romanzo i.] ≈ anonimo, banale, mediocre, scialbo, scipito. ↑ insignificante, insulso. ↔ affascinante, attraente. ↓ interessante. ...
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pantagruelico /pantagru'ɛliko/ agg. [dal fr. pantagruélique, dal nome di Pantagruel, protagonista del romanzo Gargantua et Pantagruel di F. Rabelais (1494-1553)] (pl. m. -ci). - 1. a. [di pranzo e sim., [...] in cui vi è abbondanza di cibo] ≈ luculliano. ↓ abbondante, fastoso, lauto, ricco, sostanzioso. ↔ misero, povero. ↓ frugale, modesto, parco, semplice. b. [di persona, che ama mangiare] ≈ famelico, insaziabile, ...
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Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel r. cavalleresco e nel r. cortese, anch’esso...
In linguistica e in filologia, lo stesso che neolatino (➔ neolatine, lingue); filologia r., quella che ha per oggetto di studio, soprattutto comparativo, i testi letterari, antichi ma anche moderni, redatti nelle lingue romanze, e la cultura...