Scrittrice brasiliana (Fortaleza 1910 - Rio de Janeiro 2003). Dopo il successo del suo primo romanzo, O Quinze, l'attività letteraria di P. è stata intensissima: ha collaborato con settimanali e quotidiani, [...] bibliche migrazioni verso la costa e a un forzoso inurbamento. Il mondo rurale del Ceará è al centro anche del secondo romanzo, João Miguel (1932). Con Caminho de pedras (1937) Q. si volse a temi più squisitamente politici e sociali, fino a indagare ...
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Scrittore messicano (Città di Messico 1940 - Bloomington, Indiana, 2015). Il suo primo romanzo, Gazapo (1965), si iscrive nell'ambito del movimento detto de la Onda che, con linguaggio non letterario e [...] giovanile messicano e i suoi conflitti. L'attenzione alla realtà e la sperimentazione formale caratterizzano anche i suoi romanzi successivi (Obsesivos días circulares, 1969; La princesa del palacio de hierro, 1974; Compadre lobo, 1977; Paseo en ...
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Romanziere spagnolo (Entralgo, Asturie, 1853 - Madrid 1938). Ha creato una forma di romanzo borghese di colorito apparentemente naturalistico, inquadrato in una visione, se non serena, rassegnata della [...] vita. Dal primo libro, El señorito Octavio (1881), al postumo Album de un ciego (1940), la sua opera abbraccia più di venti romanzi, fra i quali: Marta y María (1883), El cuarto poder (1888), La hermana San Sulpicio (1889), La espuma (1891), La fe ( ...
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Scrittore romeno (n. Iaşi 1872 - m. 1966): autore, oltre che di un romanzo a sfondo realistico, Un om supărător ("Un uomo fastidioso"), di una ventina di volumi contenenti novelle e racconti, specialmente [...] venatorî e della vita vagabonda, fra i quali Încurca lume ("Il pasticcione", 1903), Deştept băiat! ("Intelligente il ragazzo!", 1904), Oameni cum se cade ("Gente per bene", 1911). Ha pubblicato anche un ...
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Scrittore francese (n. 1940 – m. Parigi 1991). È noto soprattutto per il romanzo autobiografico Flash ou le Grand Voyage (1971, Flash - Katmandu il grande viaggio), in cui racconta il viaggio in Oriente [...] (dal Libano all’Afghanistan e dall’India al Nepal) intrapreso nel 1968 e la sua esperienza con la droga. Testimonianza di un’intera generazione, il libro è considerato un testo di riferimento per il movimento ...
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Beecher Stowe, Harriet
Laura Salvini
Una scrittrice antischiavista
Con il suo celebre romanzo La capanna dello zio Tom, la scrittrice statunitense Harriet Beecher Stowe ebbe un ruolo rilevante nella [...] nel linguaggio comune come sinonimo di "servo dei padroni"). Oltre a La capanna dello zio Tom, Beecher Stowe pubblicò altri romanzi e un discreto numero di saggi sulla vita domestica e l'educazione dei bambini. Morì a Hartford (Connecticut) nel 1896 ...
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Drammaturga e scrittrice norvegese (n. Eidsberg 1951). Esordì nel 1972 con il romanzo Most ("Mosto"), cui fece seguito Sug ("Risucchio", 1979), nel quale sperimentava la combinazione di prosa e poesia. [...] I suoi testi per il teatro e per la radio pubblicati nella raccolta Måkespisere ("Mangiatori di gabbiani", 1983), frammentari, ricchi di humour, erotismo e ironia, fondati su una logica assurda e onirica, ...
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Scrittore nigeriano di lingua inglese (Abeokuta 1920 - Ibadan 1997). Il suo primo romanzo, The palm-wine drinkard (1952; trad. it. 1954), che fu recensito con entusiasmo da D. Thomas, lo segnalò a livello [...] internazionale. Affabulatore smaliziato, ha sviluppato nelle sue storie il tema del viaggio iniziatico (My life in the bush of ghosts, 1954, trad. it., insieme col precedente, 1983; Simbi and the satyr ...
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Scrittore ungherese (Versec 1863 - Budapest 1954). Dopo il successo del suo primo romanzo Fenn és lenn ("Su e giù", 1890), nel 1894 fondò la rivista letteraria Új Idők ("Nuovi tempi") e nel 1911 la rivista [...] delle sue opere è quello dell'alta borghesia e della nobiltà contadina. Scrisse anche romanzi e drammi storici. Fra le sue numerose opere i romanzi: Gyurkovics leányok ("Le ragazze Gyurkovics", 1893); Gyurkovics fiuk ("I ragazzi G.", 1895); Pogányok ...
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Scrittore russo naturalizzato statunitense (Pietroburgo 1899 - Montreux 1977). Giunto alla notorietà con il romanzo Lolita, che lo pose al centro dell'attenzione della critica internazionale, N. è noto [...] lo pseudonimo di Vladimir Sirin, includono volumi di poesie (Gornij put´ «Strada di montagna», 1922; Grozd´ «Grappolo», 1923) e romanzi, poi tradotti dall'autore in inglese (Mašen´ka, 1926, trad. it. Maria, 1972; Korol´ dama, valet, 1928, trad. it ...
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romanzo1
romanżo1 agg. [dal fr. ant. romanz, che risale alla locuz. lat. *romanĭce loqui «parlare latino»]. – In linguistica e in filologia, sinon. di neolatino: le lingue r.; filologia r., che ha per oggetto di studio, soprattutto comparativo,...
romanzo2
romanżo2 s. m. [dal fr. ant. romanz, uso sostantivato dell’agg. precedente]. – 1. a. Nel periodo delle origini delle letterature moderne, ampio scritto in lingua volgare, in prosa e in versi, diretto a dilettare il lettore col racconto...