Scrittore e uomo politico spagnolo (Vivero, Lugo, 1811 - Madrid 1863), deputato (1843), più volte ministro, ambasciatore a Torino e a Lisbona, senatore (1858); nel 1862 si ritirò volontariamente dal ministero [...] di Grazia e Giustizia. Pubblicò un volume di Poesías (1840), che risente del gusto romantico, come pure il romanzo De Villahermosa a la China (1858), con spunti autobiografici. Diresse la pubblicazione di Galerías de Españoles célebres contemporáneos ...
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Scrittore e patriota (n. Padova 1831 - m. 1861 per naufragio mentre tornava dalla Sicilia nel continente). N. visse intense esperienze intellettuali e militari con una forte volontà di presenza nella vita [...] la vastità della tela non è più dominata dall'autore, che indulge allo straordinario e allo scenografico. L'importanza storica del romanzo, tra i Promessi Sposi e i Malavoglia, sta appunto nel tentativo, anche se solo in parte riuscito, di fondere l ...
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Di nobile famiglia della Pomerania, fu amata dal duca Ludwig von Wolgast; nel 1619 fu accusata di stregonerie e sottoposta a processo sotto l'imputazione di aver cospirato alla distruzione della casa ducale [...] della Pomerania e l'anno seguente fu giustiziata a Stettino. Le sue vicende sono narrate nel romanzo di J. W. Meinhold, Sidonia von B., die Klosterhexe (1843). ...
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Famiglia parmense, nota dal sec. 13º, di parte ghibellina, poi (sec. 14º) guelfa. Tra i membri suoi più noti si ricordano: Gilberto, grammatico, precettore per qualche tempo del figlio naturale del Petrarca, [...] Giovanni; Andrea, letterato (m. Parma 1511), autore di un vasto canzoniere, in gran parte inedito, e di un romanzo in ottava rima, Il Filogine (1507); Iacopo, creato nel 1503 conte palatino; Giambattista (1530-1600), giurista di buona fama, ...
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Uomo politico, magistrato e letterato cileno (n. Santiago del Cile 1817 - m. 1860). Occupò alte cariche nei ministeri della Giustizia e dell'Istruzione del suo paese. Scrisse leggende romantiche in canti, [...] tra cui El campanario (1842), un poema, interrotto al quarto canto, Teudo o las memorias de un solitario (1857), un romanzo in versi, Ricardo y Lucía o la destrucción de la Imperial (1857), alcuni drammi in versi, tra neoclassicismo e romanticismo, ...
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Scrittore e uomo politico polacco (Varsavia 1801 - Londra 1867). Fallita l'insurrezione del 1830, cui aveva attivamente partecipato, riparò a Parigi, dove visse a lungo, a capo dell'ala più estremista [...] a numerose riviste, e pubblicò varie opere in francese. In polacco scrisse la sua opera di maggior interesse, il romanzo Cesarzewicz Konstanty i Joanna Grudzińska, czyli Jakobini polscy ("Il figlio dello zar K. e Giovanna G., ossia i Giacobini ...
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Generale francese (Nancy 1773 - Parigi 1828). Dopo aver militato nell'esercito repubblicano e napoleonico, seguì Giuseppe Bonaparte a Napoli, dove distrusse la banda di Fra Diavolo e fu fatto generale. [...] re Giuseppe in Spagna (1809) e batté più volte l'Empecinado. Ritiratosi a vita privata dopo la seconda Restaurazione, scrisse un romanzo, un'opera di storia militare sull'assedio di Thionville nel 1814 (1819) e i suoi Mémoires (1825). Padre di Victor ...
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Scrittore francese (Parigi 1803 - Cannes 1870). Il padre, Léonor (Broglie, Eure, 1757 - Parigi 1836), pittore, gli insegnò alcuni fondamenti del disegno e della pittura. I suoi primi libri (Théâtre de [...] , La Vénus d'Ille), rivelano la forza dello scrittore: per questa via egli giunge ai capolavori, Colomba (1840), breve romanzo di argomento corso, Carmen (1845), novella di costumi spagnoli. Lokis (1869) è un tardivo ritorno alla vena fantastica. Nel ...
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Giornalista e uomo politico italiano (Reggio di Calabria 1843 - Roma 1894). Dopo aver preso parte alle campagne del 1860-61 e del 1866, fondò in Napoli Il Piccolo (1868), quotidiano di tendenza moderata [...] al 1888. Vivace deputato di destra dal 1874 alla morte, oratore brillante, scrittore sovrabbondante, polemista pronto a disputare di tutto (famosa la sua polemica col Carducci, su Tibullo), scrisse anche un romanzo (L'avvelenatrice, 1884) e Il mio ...
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Scrittore e uomo politico (Cosenza 1490 circa - Napoli 1548), fratello di Coriolano. Partecipò al sacco di Roma al seguito degli imperiali; poi segretario generale del Regno di Napoli. Celebre la sua villa [...] presso Portici (Leucopetra), ove ospitò principi (tra cui Carlo V) e letterati. Lasciò alcuni poemetti (Aretusa, sulla spedizione di Tunisi di Carlo V; Polifemo) e un romanzo, Ismene, perduto. ...
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romanzo1
romanżo1 agg. [dal fr. ant. romanz, che risale alla locuz. lat. *romanĭce loqui «parlare latino»]. – In linguistica e in filologia, sinon. di neolatino: le lingue r.; filologia r., che ha per oggetto di studio, soprattutto comparativo,...
romanzo2
romanżo2 s. m. [dal fr. ant. romanz, uso sostantivato dell’agg. precedente]. – 1. a. Nel periodo delle origini delle letterature moderne, ampio scritto in lingua volgare, in prosa e in versi, diretto a dilettare il lettore col racconto...