FICORONI, Francesco de'
Laura Asor Rosa
Nacque a Lugnano, oggi Labico (Roma), nel 1664, da Bonifacio e Maria Rosati.
Nel suo primo libro, Osservazioni di F. de' F. sopra l'Antichità di Roma descritte [...] osservazioni del sig. F. de' F., scritto da padre Romualdo Riccobaldi (pseudonimo di Paolo Alessandro Maffei) nel 1710, nel pubblicate a Roma. A queste seguirono molte altre opere: I tali ed altri strumenti lusorj degli antichi romani (Roma 1734); ...
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Acerenza
C. Bozzoni
(lat. Acerentia, Acheruntia, Acherontia)
Centro della Basilicata in prov. di Potenza, A. sorge su una rupe tufacea cui deve in gran parte le caratteristiche e l'aspetto di baluardo [...] et gesta aevi Salici, in MGH. SS, V, 1844;
Romualdo Salernitano, Chronicon, a cura di C.A. Garufi, in RIS2 A travers l'Apulie et la Lucanie. Notes de voyage, Paris 1883, I;
B. Croce, Sommario critico della storia dell'arte nel Napoletano, Napoli ...
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ANGELI, Giuseppe
Camillo Semenzato
Nacque a Venezia probabilmente nel 1709. Nel 1741 figurava iscritto nella fraglia dei pittori; in un quadro di genere, Contadino che scherza con una fanciulla, del [...] grigi, i rosa, gli azzurri, svolti mollemente e freddamente insieme.
Ricorderemo ancora tra le sue opere due scene della Via Crucis per la chiesa di S. Maria Zobenigo, la pala con S. Pietro Orseolo che riceve l'abito da s. Romualdo nella chiesa di S ...
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San Benedetto dell'Alpe
Complesso monastico benedettino sulla valle del Montone, lungo la strada che univa Forlì al Casentino, al confine fra i due territori.
Il monastero, risalente al sec. X e riformato [...] da s. Romualdo nel 986, era in località Biforco, lungo il torrente Acquacheta; sulla montagna sovrastante del Monachesimo in Italia, Roma 1961, 212, 235. Si vedano inoltre Bassermann, Orme 178-191; Davidsohn, Storia I 172, 409, 1091; IV III 87. ...
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Monaco, cardinale, dottore della Chiesa (Ravenna 1007 - Faenza 1072). Dopo aver studiato arti liberali, nel 1035 si ritirò nell'eremo camaldolese di Fonte Avellana. Asceta ed erudito, contrario a ogni [...] Avellana, in cui l'influenza del modulo ascetico di s. Romualdo era fortissima. Da questo eremo si diffuse la fama della sua ) per tentare una mediazione tra l'arcivescovo Guido da Velate e i patarini di Arialdo. Il successo della missione, di cui P. ...
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Pittore (Nettuno 1599 - Roma 1661). Allievo, prima a Roma, poi a Bologna, di F. Albani, si stabilì a Roma dal 1621. Le prime opere, tra cui la Visione di s. Isidoro (1622, S. Isidoro), risentono ancora [...] a Castelfusano, mentre già si precisavano le posizioni divergenti tra i due artisti, che condussero all'acceso dibattito, all'interno F. Duquesnoy, si evidenziano nella Visione di s. Romualdo (1631, Pinacoteca Vaticana), in cui l'intensità psicologica ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] tempo di Cicerone l’alfabeto l. si presentava formato di 21 lettere:
A B C D E F G H I K L M N O P Q R S T V (= u) X.
In età augustea fu di nuovo e Acerbo Morena, nel Mezzogiorno Ugo Falcando e Romualdo di Salerno. Il Mezzogiorno prese parte alla vita ...
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Nome di numerosi santi e beati, fra i quali:
1. Benedetto di Albenga, santo. - Benedettino (n. forse presso Taggia nel sec. 9º), visse dapprima da eremita nell'isola Gallinara e fu poi vescovo di Albenga. [...] del monastero di S. Pietro, affidatogli da Teodoro; fondò poi i monasteri di S. Pietro a Wearmouth (674) e di S. poi eremita sul m. Soratte e presso Montecassino, seguì s. Romualdo a Ravenna e fu scelto come missionario in Polonia insieme con ...
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Figlio (m. 671) di Gisulfo II, duca del Friuli. Rapito con i fratelli dagli Avari in giovane età, dopo essere rientrato fortunosamente in patria fu poi costretto a lasciare il Friuli a causa dell'usurpazione [...] . G. continuò comunque a esercitare le funzioni ducali a Benevento, dove accorse in aiuto del figlio Romualdo, reggente del ducato, per combattere i Bizantini che avevano attaccato la città agli ordini di Costante II, e li vinse, dopo numerose ...
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Figlio (n. 1013 circa - m. 1052) di Guaimario IV e di Gaitelgrima, associato al trono dal padre (1018), gli successe nel 1027, e governò per qualche mese sotto le direttive della madre. Vinto in battaglia [...] S'accinse poi con l'aiuto normanno a occupare la Puglia contro i Bizantini, assumendo il titolo di duca di Puglia e Calabria, e , dell'arcivescovo e poeta Alfano e del giurista Romualdo. Tanto splendida ascesa fu però troncata dalla calata in ...
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camaldolese
camaldolése agg. e s. m. e f. [dal nome della località di Camaldoli, in prov. di Arezzo]. – Relativo o appartenente alla congregazione del ramo dei benedettini (benedettini c.), fondata da san Romualdo a Camaldoli verso il 1012,...
religione
religióne s. f. [dal lat. religio -onis, prob. affine a religare «legare», con riferimento al valore vincolante degli obblighi e dei divieti sacrali]. – 1. a. Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo...